Sabato 14 Dicembre 2024
MARTA OTTAVIANI
Esteri

Georgia, la deputata dell’opposizione: “Il Paese va verso l’autoritarismo, ma noi non rinunceremo a lottare”

Tamar Kordzaia è tra quanti hanno rifiutato di sedersi in Parlamento e accettare lo strapotere di Sogno Georgiano: “La presidente Salomé Zourabichvili è l'unica in grado di compattare l’opposizione”

Roma, 14 dicembre 2024 – Un Paese che va verso l’autoritarismo e che gira attorno all’oligarca, Bidzina Ivanishvili, che ne è l’effettivo padrone. Un’opposizione che sta cercando di studiare le mosse future, perché ci sia una traduzione politica oltre a quella della piazza. Tamar Kordzaia, una di quei 61 deputati eletti che hanno rifiutato di sedersi in Parlamento e accettare lo strapotere di Sogno Georgiano.

Onorevole Kordzaia, lei tecnicamente è alla sua terza legislatura. Cosa c’è questa volta di diverso?

"La mia collocazione politica è al centro, ma le categorie politiche sono diverse rispetto all’Italia e poi questa volta siamo tutti coalizzati contro Sogno Georgiano e abbiamo deciso di non sederci in parlamento".

L'opposizione protesta in piazza contro il governo di Sogno Georgiano (Ansa)
L'opposizione protesta in piazza contro il governo di Sogno Georgiano (Ansa)

Come può andare avanti la legislatura con l’opposizione che si rifiuta di partecipare alla vita parlamentare?

“Non va avanti, siamo alle porte del totalitarismo. Almeno fino a quando il governo non deciderà di scendere a patti con l’opposizione e la piazza che lo contesta”.

Quale concessione potreste accettare dal governo?

"Non pare proprio che il governo abbia intenzione di fare concessioni e intavolare un dialogo”.

Mi scusi, però, da una parte c’è un governo che ha vinto in maniera netta. Dall’altra una piazza, molto motivata, che manifesta tutte le sere. Ma quanto credete di poter andare avanti così?

“Il governo è determinato a condurre tutta la legislatura in autonomia. Il punto è che loro questa volta non hanno nemmeno provato a cercare un compromesso con l’opposizione. Si tratta di una cosa che non possiamo accettare”.

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Il rapporto Osce però, probabilmente, decreterà che le elezioni sono state regolari. A quel punto come la mettiamo?

“L’Osce ha anche detto che la legge che noi chiamiamo russa e che è la legge sulla trasparenza deve essere ritirata”.

Come si organizzerà la vostra azione politica in futuro? Non potete andare in piazza per sempre, per quanto sia una piazza splendida…

“L’unico referente politico su cui possiamo puntare ora è la presidente Salomé  Zourabichvili. Stiamo facendo delle consultazioni per capire come poter andare avanti, ma al momento lei è davvero l’unica figura sulla quale può convergere il consenso di tutte le parti chiamate in causa”.

Secondo lei, questo governo è filorusso o semplicemente autoritario?

“Non credo che uno escluda l’altro. Infatti, per me è entrambi”.

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Cosa può fare l’Unione Europea per aiutarvi?

“Sappiamo che mettere d’accordo 27 Paesi è difficile, ma ogni singolo Paese può fare qualcosa. L’Ucraina, pur non essendo Ue, ha messo sotto sanzioni alcuni membri di Sogno Georgiano. All’interno dell’Ue sono intervenuti i Paesi Baltici”.

Ultima domanda: Sogno Georgiano è un partito molto grande. Lei ritiene che ci sia qualcuno con cui sia possibile parlare? O sono tutti in malafede?

“Occorre chiarire una cosa: Sogno Georgiano non è riunito attorno a un’idea, ma una persona (l’oligarca Bidzina Ivanishvili, ndr). Sono uniti intorno ai soldi e finché lui garantirà le loro posizioni di potere e le loro fortune allora non faranno nulla. Molti, probabilmente, temono anche per la loro stessa vita”.