L’Aia, 23 novembre 2023 – Il vincitore è lui, il “Trump olandese”, Geert Wilders, che alle elezioni di ieri ha raddoppiato i seggi del suo Partito della Libertà, staccando di più di 8 punti percentuali l’alleanza tra verdi e laburisti, giunta al secondo posto per numero di preferenze. Tuttavia la sua nomina a primo ministro non è affatto certa: serve il supporto di 76 deputati per avere una maggioranza e non è scontato che lo trovi.
Classe 1963, Wilders è nato al confine con la Germania, da padre olandese e madre indonesiana. È in parlamento dal 1998, eletto per la prima volta con il Partito popolare per la libertà e la democrazia – che ha espresso per tredici anni il premier uscente Mark Rutte – che ha poi abbandonato per fondare il Partito della Libertà. Si definisce antifascista, anticomunista, filosemita e anti-islamista, sostenendo che “i musulmani siano vittime” dell’Islam e assimilando il Corano al Mein Kampf. Nel 2001 aveva definito Oriana Fallaci “il suo idolo”. Nonostante il partito di cui è a capo venga definito di estrema destra, Wilders ripudia i movimenti neonazisti e suprematisti bianchi.
La campagna elettorale del Partito della Libertà è stata incentrata sul tema dell’immigrazione – proponendo uno stop ai permessi di asilo, la limitazione all’immigrazione da paesi non-occidentali e l’introduzione dell’obbligo di permesso di lavoro per i cittadini comunitari – ma ha limitato la sua storica retorica anti-Islam a favore di tematiche come il costo della vita e un eventuale referendum per uscire dall’Unione Europea. Per quanto riguarda il Medio Oriente, l’eventuale primo ministro Wilders cercherà di rafforzare i legami con l’”unica vera democrazia” della regione, Israele, ritirando la delegazione diplomatica a Ramallah, sede dell’Autorità nazionale palestinese, considerata “corrotta”. Il Partito della Libertà è infine negazionista del cambiamento climatico: per Wilders è necessario smettere di avere paura, in quanto i Paesi Bassi hanno i migliori ingegneri idrogeologici, perfettamente in grado di affrontare l’innalzamento dei livelli del mare.