Martedì 20 Agosto 2024

Gaza, recuperati i corpi di sei ostaggi. Tel Aviv: “Dei 109 civili trattenuti a Gaza, 73 sarebbero ancora vivi”

Netanyahu: “Li riporteremo tutti a casa vivi o morti”. Biden: “Hamas si sta tirando indietro da accordo”. Oggi Blinken in Egitto. Nella notte raid di Israele sulla striscia: 35 morti. Shin Bet: “Iran e Hezbollah dietro fallito attentato a Tel Aviv”

Roma, 20 agosto 2024 – La tregua a Gaza, fortemente cercata nei summit e negli incontri diplomatici, sembra ancora lontana. Ne è consapevole anche il patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa: "C'è chi non vuole la pace". Quella appena trascorsa è stata un'altra notte di guerra. Hezbollah ha annunciato di aver lanciato raffiche di razzi contro postazioni dell'esercito israeliano sulle alture occupate e annesse del Golan, come "rappresaglia" per gli attacchi subiti ieri nel Libano orientale. Dall'altro lato almeno nove palestinesi sono stati uccisi e altri cinque feriti dopo che l'esercito israeliano ha fatto saltare in aria un condominio in un campo profughi nella parte centrale della Striscia. Lo ha riferito Al Jazeera del Qatar.

Recuperati i corpi di sei ostaggi a Gaza (foto Twitter/Idf)
Recuperati i corpi di sei ostaggi a Gaza (foto Twitter/Idf)

Sempre nella notte le autorità israeliane hanno recuperato i corpi di sei ostaggi nella Striscia: 5 finora sono stati identificati, si tratta di Nadav Popplewell, Yagev Buchshtab, Yoram Metzger, Haim Peri e Avraham Munder, mentre l'identità del sesto deve ancora essere resa nota. Lo riporta il Jerusalem Post. "I nostri cuori sono addolorati per questa terribile perdita. Mia moglie Sarah ed io porgiamo le nostre più sentite condoglianze alle care famiglie”. Ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Stando a quanto dichiarato dal portavoce del governo di Tel Aviv, David Mencer, i civili tenuti in ostaggio a Gaza sarebbero in tutto 109, di cui 73 ancora vivi. 

Le notizie in diretta

13:50
Iran: "Periodo di attesa della rappresaglia contro Israele potrebbe essere lungo" 

Il portavoce dei Guardiani della Rivoluzione iraniana ha rivelato che "Il periodo di attesa per la rappresaglia iraniana contro Israele potrebbe essere lungo". Il Medio Oriente, infatti, si sta preparando per la rappresaglia della repubblica islamica annunciata a seguito dell'uccisione a Teheran lo scorso 31 luglio del leader di Hamas, Ismail Haniyeh. Israele non ha né confermato né smentito di essere coinvolto nell'omicidio.

13:40
Idf: "Abbiamo ucciso decine di terroristi a Gaza" 

A Khan Younis, un portavoce dell'Idf ha affermato che le truppe della 98a Divisione "hanno ucciso diversi altri terroristi e distrutto siti appartenenti a gruppi terroristici, tra cui i lanciarazzi utilizzati nei recenti attacchi". Secondo l'esercito nella parte centrale di Gaza, più precisamente nel corridoio Netzarim, i riservisti della 252a divisione "hanno ucciso diversi terroristi dirigendo attacchi aerei".

13:34
Netanyahu: "Non sono sicuro che ci sarà un accordo" 

Secondo due associazioni di familiari di ostaggi e soldati morti che hanno incontrato in giornata il leader israeliano Benyamin Netanyahu, quest'ultimo ha dichiarato: "Non sono sicuro che ci sarà un accordo, ma se ci sarà, proteggerà gli interessi che ripeto più e più volte, sono la preservazione delle risorse strategiche di Israele". Il primo ministro di Tel Aviv ha affermato che se l'accordo dovesse andare in porto, dopo 42 giorni i combattimenti a Gaza riprenderanno "fino all'eliminazione di Hamas, anche mentre vengono negoziati i passi successivi".

13:29
Medio Oriente, in settimana al Cairo i negoziati per un cessate il fuoco 

Giovedì e venerdì si terranno al Cairo i negoziati per un cessate il fuoco a Gaza. A svelarlo è stato ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty a Sky News. Nel comunicato ufficiale, si legge che lo stesso Ministro ha espresso "la speranza che il prossimo ciclo di negoziati dimostrerà una sincera volontà politica da parte israeliana di porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza".

13:17
Israele: "109 ostaggi ancora a Gaza, 73 sarebbero vivi" 

Sono 109 i civili israeliani rapiti durante l'attacco compiuto lo scorso 7 ottobre e tenuti in ostaggio da Hamas a Gaza. Di questi, 36 avrebbero perso la vita e 73 sarebbero ancora vivi. Lo ha dichiarato il portavoce del governo di Tel Aviv, David Mencer, dopo che le milizie dell'Idf hanno recuperato 6 corpi dal tunnel di Khan Yunis.  

11:00
"Ecco perché Hamas dice no al piano ponte"

Una fonte anonima di Hamas ha ribadito al media qatarino al Araby al Jadeed che la milizia islamista palestinese ha respinto l'ultima "proposta ponte" degli Stati Uniti perché contiene nuovi elementi aggiunti dal primo ministro Benyamin Netanyahu e sono inaccettabili per Hamas. I punti critici dell'ultima proposta includono la possibilità che Israele si opponga al numero e all'identità dei detenuti palestinesi da liberare in cambio di ostaggi, e la deportazione all'estero di un gran numero di questi detenuti, così come la perquisizione degli sfollati di Gaza che tornano alle loro case nel nord della Striscia.

10:58
Attacco aereo su scuola a Gaza

Almeno 12 palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano su una scuola. Lo affermano le autorità di difesa civile di Gaza. L'esercito israeliano ha confermato spiegando che all'interno dell'istituto c'era una base militante di Hamas, secondo quanto ha riferito l'agenzia di stampa Reuters. Secondo la Afp che cita un portavoce dell'agenzia di difesa civile, Mahmud Bassal, i corpi di cinque uomini e due bambini sono stati tirati fuori dall'edificio "dopo che un aereo israeliano ha sganciato una bomba sul secondo piano dell'edificio che ospita migliaia di sfollati". Quindici persone sono rimaste ferite nell'attacco.

08:20
"Iran e Hezbollah dietro fallito attentato a Tel Aviv"

La polizia e lo Shin Bet (il servizio di sicurezza interno) ritengono che dietro il fallito attentato a Tel Aviv di domenica sera ci siano l'Iran e il suo alleato in Libano Hezbollah, poiché l'ordigno era particolarmente sofisticato anche se difettoso tenuto conto che è esploso prima che l'attentatore raggiungesse il suo obiettivo. Che, secondo gli investigatori, era quasi sicuramente una sinagoga vicina durante l'ora della preghiera, come hanno riferito le emittenti Channel 12 e Kan. Ieri mattina Hamas e la Jihad islamica hanno rivendicato la responsabilità dell'attacco, sebbene non risulti che l'attentatore, un palestinese di Nablus, fosse affiliato a nessuno dei due. L'ordigno esplosivo di otto chili, che "è stato probabilmente costruito in Cisgiordania", era "grande e significativo e se non fosse esploso all'esterno, avrebbe colpito molte persone", ha detto la polizia. Gli investigatori, secondo indiscrezioni, hanno una "pista significativa".

08:13

Hezbollah, colpite postazioni Israele su alture Golan

Hezbollah ha annunciato di aver lanciato raffiche di razzi contro postazioni dell'esercito israeliano sulle alture occupate e annesse del Golan, come "rappresaglia" per gli attacchi subiti ieri nel Libano orientale. Secondo il gruppo filo-iraniano i suoi combattenti hanno lanciato "intense raffiche di razzi" contro due postazioni militari sul Golan, "in risposta all'attacco del nemico israeliano nella regione della Bekaa". Ieri sera, Israele ha preso di mira i depositi di armi di Hezbollah nella regione.

08:11
Recuperati corpi di 6 ostaggi

Le autorità israeliane hanno recuperato i corpi di sei ostaggi nella Striscia di Gaza. Cinque sono stati identificati, si tratta di Nadav Popplewell, Yagev Buchshtab, Yoram Metzger, Haim Peri e Avraham Munder, mentre l'identità del sesto deve ancora essere resa nota. Lo riporta il Jerusalem Post. Il kibbutz di Nirim, dove vivevano Nadav Popplewell e Yagev Buchshtab, ha confermato che i loro cadaveri sono stati riportati in Israele. Il kibbutz di Nir Oz, da dove erano stati rapiti lo scorso 7 ottobre, ha confermato che sono stati recuperati a Gaza i corpi di Haim Peri e Yoram Metzger durante un'operazione militare. Entrambi avevano 80 anni. Peri è stato ricordato come un ''imprenditore, umanista e attivista per la pace'' che ha salvato la moglie il 7 ottobre prima di essere rapito, scrive il Times of Israel. Metzger, che aveva lavorato in una fabbrica di vernici e in seguito in un'autofficina, è stato rapito insieme alla moglie Tami che è stata rilasciata tramite un accordo a novembre.