Roma, 20 agosto 2024 – La tregua a Gaza, fortemente cercata nei summit e negli incontri diplomatici, sembra ancora lontana. Ne è consapevole anche il patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa: "C'è chi non vuole la pace". Quella appena trascorsa è stata un'altra notte di guerra. Hezbollah ha annunciato di aver lanciato raffiche di razzi contro postazioni dell'esercito israeliano sulle alture occupate e annesse del Golan, come "rappresaglia" per gli attacchi subiti ieri nel Libano orientale. Dall'altro lato almeno nove palestinesi sono stati uccisi e altri cinque feriti dopo che l'esercito israeliano ha fatto saltare in aria un condominio in un campo profughi nella parte centrale della Striscia. Lo ha riferito Al Jazeera del Qatar.
Sempre nella notte le autorità israeliane hanno recuperato i corpi di sei ostaggi nella Striscia: 5 finora sono stati identificati, si tratta di Nadav Popplewell, Yagev Buchshtab, Yoram Metzger, Haim Peri e Avraham Munder, mentre l'identità del sesto deve ancora essere resa nota. Lo riporta il Jerusalem Post. "I nostri cuori sono addolorati per questa terribile perdita. Mia moglie Sarah ed io porgiamo le nostre più sentite condoglianze alle care famiglie”. Ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu. I media locali hanno specificato che cinque dei sei civili ritrovati sono morti soffocati dentro il tunnel nel quale erano imprigionati. Stando a quanto dichiarato dal portavoce del governo di Tel Aviv, David Mencer, i civili tenuti in ostaggio a Gaza sarebbero in tutto 109, di cui 73 ancora vivi. Secondo le ultime fonti, Israele avrebbe bombardato un mercato a Gaza, nella zona di Deir al Balah: i morti sarebbero 8, la maggior parte bambini.
Un gruppo di 20 organizzazioni umanitarie ha chiesto un’azione immediata contro la poliomielite, per evitare il diffondersi di un’epidemia. I vaccini sono pronti per essere distribuiti, ma per avviare la procedura è necessario un cessate il fuoco.
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Un gruppo di 20 organizzazioni umanitarie e 20 professionisti medici che hanno lavorato a Gaza hanno confermato la presenza di vaccini antipolio a Gaza, pronti per essere distribuiti ad agosto e settembre. Per portare a termine la procedura, tuttavia, è necessario il pieno accesso alle forniture umanitarie della zona da tutti i valichi di frontiera, oltre alla sicurezza e alla garanzia di libera circolazione all'interno della Striscia. Tutto ciò può essere raggiunto solo con la fine immediata delle ostilità. "Ora che la poliomielite è confermata, la risposta deve essere misurata in ore, non in settimane. Senza un'azione immediata, un'intera generazione è a rischio di infezione e centinaia di bambini rischiano di affrontare la paralisi a causa di una malattia altamente trasmissibile che può essere prevenuta con un semplice vaccino. Questi bambini non hanno il lusso del tempo" ha affermato direttore regionale di Save the Children per il Medio Oriente, Jeremy Stoner.
Stando a quanto riportano i media locali, la causa della morte di almeno cinque dei sei ostaggi, i cui corpi sono stati recuperati nella notte dall'esercito israeliano a Khan Younis, è stata il soffocamento nel tunnel dove erano tenuti prigionieri. A riferirlo il sito Ynet. Secondo i media, sei mesi fa un attacco dell'Idf adiacente alla galleria ha provocato un incendio e il fumo causato si è espanso fino ai locali sotterranei. Nel tunnel sono stati ritrovati morti anche i rapinatori armati di Kalashnikov.
In giornata è avvenuto un colloquio tra il Premier del Regno Unito Keir Starmer e il leader israeliano Benjamin Netanyahu, nel quale i due hanno trattato degli "sforzi diplomatici per garantire un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi nella Striscia di Gaza". Starmer "ha accolto con favore il sostegno di Israele alla 'proposta ponte' americana e sottolineato la necessità di muoversi rapidamente" e ha parlato del fatto che "La de-escalation nella regione è nell'interesse di tutti, dal momento che le ripercussioni di un errore di calcolo avrebbero un costo elevato per tutte le parti". Il Premier Uk ha confermato il sostegno "al diritto di Israele all'autodifesa" e che Londra "continuerà a lavorare con i partner per la sicurezza nella regione". A Netanyahu è stato chiesto di "garantire maggiore accesso ai prigionieri detenuti in Israele, aumentare la fornitura di aiuti a Gaza e garantire che il diritto internazionale sia sempre rispettato".
L'ultimo aggiornamento parla di 251 ostaggi sequestrati da Hamas nell'attacco del 7 ottobre nel sud di Israele. Ad oggi si pensa siano ancora 105 gli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza: di questi 34 sono ufficialmente considerati morti dalle autorità israeliane. Finora 116 ostaggi sono tornati vivi in Israele: alcuni rilasciati da Hamas nei giorni successivi all'attacco, altri sono stati liberati con blitz dell'esercito, mentre ben 105 di essi sono stati rilasciati in occasione dell'accordo per lo scambio di prigionieri tra fine novembre e inizio dicembre. Infine, 30 cadaveri sono stati recuperati dall'Idf nella Striscia, compresi i sei di oggi.
"Non sarà consentito a Israele di tenere in ostaggio il futuro del Medio Oriente". Questa la dichiarazione del re della Giordania, Abdullah II, riportata dall'agenzia di stampa ufficiale Petra. "Non accetteremo che il futuro della regione sia tenuto in ostaggio dalle politiche del governo estremista israeliano" ha affermato, evidenziando gli sforzi messi in campo dal regno hashemita per ridurre le tensioni in Medio Oriente. Il re ha rivolto, nel finale, un nuovo appello alla comunità internazionale ad agire in fretta per porre fine ai conflitti nella Striscia di Gaza.
"Il nostro centro di gravità si sta spostando da sud a nord, siamo in una fase di cambiamento graduale, abbiamo più compiti nel sud, abbiamo gli ostaggi, dobbiamo riportarli a casa, stiamo negoziando su questo e credo che riusciremo a ottenere risultati - ha sottolineato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant - Vogliamo riportare a casa gli abitanti del nord (sfollati per le tensioni con gli Hezbollah libanesi), vogliamo farlo in sicurezza". "Se è possibile farlo con un accordo - ha concluso - faremo così".
Otto civili sarebbero rimasti uccisi in un bombardamento israeliano che ha colpito un mercato a Gaza. Lo scrive Haaretz, segnalando che - secondo i testimoni - la maggior parte delle vittime sarebbero bambini. Il mercato colpito in questione si trova nella zona di Deir al Balah.
Il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani a Gaza ha lanciato forti accuse nei confronti del leader israeliano Netanyahu, reo di avere abbandonato definitivamente i prigionieri di Hamas al loro destino. Netanyahu ha dichiarato in giornata ai membri dei forum Tikva e Gvura - contrari a una trattativa - che "Israele non lascerà il Corridoio di Philadelphi e il Corridoio di Netzarim in nessuna circostanza", aggiungendo in seguito di "non essere sicuro che ci sarà un accordo. Le osservazioni del primo ministro rappresentano di fatto un sabotaggio dell'accordo sugli ostaggi". "Netanyahu non affronta il fatto che abbandonare gli ostaggi porta al loro assassinio in cattività" si legge nei virgolettati riportati sul 'Times of Israel'.
"Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha lasciato El Alamein per il Qatar", dove è atteso a Doha: la notizia è stata riferita da fonti aeroportuali al Cairo, informate sulle attività di scalo sulla costa mediterranea egiziana. Insieme agli Usa, l'Egitto e il Qatar sono gli altri due Paesi mediatori nei colloqui che mirano a un accordo tra Israele e Hamas per una tregua a Gaza e lo scambio di prigionieri. Blinken, inoltre, ha riconosciuto l'importante ruolo dell'Egitto "nella mediazione dei colloqui per il cessate il fuoco e per aver permesso un aumento dell'assistenza umanitaria a Gaza" e ha nuovamente sottolineato "l'importanza di continuare a lavorare insieme per prevenire un'escalation regionale in questo momento critico".
Il portavoce dei Guardiani della Rivoluzione iraniana ha rivelato che "Il periodo di attesa per la rappresaglia iraniana contro Israele potrebbe essere lungo". Il Medio Oriente, infatti, si sta preparando per la rappresaglia della repubblica islamica annunciata a seguito dell'uccisione a Teheran lo scorso 31 luglio del leader di Hamas, Ismail Haniyeh. Israele non ha né confermato né smentito di essere coinvolto nell'omicidio.
A Khan Younis, un portavoce dell'Idf ha affermato che le truppe della 98a Divisione "hanno ucciso diversi altri terroristi e distrutto siti appartenenti a gruppi terroristici, tra cui i lanciarazzi utilizzati nei recenti attacchi". Secondo l'esercito nella parte centrale di Gaza, più precisamente nel corridoio Netzarim, i riservisti della 252a divisione "hanno ucciso diversi terroristi dirigendo attacchi aerei". Le forze israeliane, in una nota, hanno confermato l'uccisione di 40 terroristi a Rafah.
Secondo due associazioni di familiari di ostaggi e soldati morti che hanno incontrato in giornata il leader israeliano Benyamin Netanyahu, quest'ultimo ha dichiarato: "Non sono sicuro che ci sarà un accordo, ma se ci sarà, proteggerà gli interessi che ripeto più e più volte, sono la preservazione delle risorse strategiche di Israele". Il primo ministro di Tel Aviv ha affermato che se l'accordo dovesse andare in porto, dopo 42 giorni i combattimenti a Gaza riprenderanno "fino all'eliminazione di Hamas, anche mentre vengono negoziati i passi successivi".
Giovedì e venerdì si terranno al Cairo i negoziati per un cessate il fuoco a Gaza. A svelarlo è stato ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty a Sky News. Nel comunicato ufficiale, si legge che lo stesso Ministro ha espresso "la speranza che il prossimo ciclo di negoziati dimostrerà una sincera volontà politica da parte israeliana di porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza".
Sono 109 i civili israeliani rapiti durante l'attacco compiuto lo scorso 7 ottobre e tenuti in ostaggio da Hamas a Gaza. Di questi, 36 avrebbero perso la vita e 73 sarebbero ancora vivi. Lo ha dichiarato il portavoce del governo di Tel Aviv, David Mencer, dopo che le milizie dell'Idf hanno recuperato 6 corpi dal tunnel di Khan Yunis.
Una fonte anonima di Hamas ha ribadito al media qatarino al Araby al Jadeed che la milizia islamista palestinese ha respinto l'ultima "proposta ponte" degli Stati Uniti perché contiene nuovi elementi aggiunti dal primo ministro Benyamin Netanyahu e sono inaccettabili per Hamas. I punti critici dell'ultima proposta includono la possibilità che Israele si opponga al numero e all'identità dei detenuti palestinesi da liberare in cambio di ostaggi, e la deportazione all'estero di un gran numero di questi detenuti, così come la perquisizione degli sfollati di Gaza che tornano alle loro case nel nord della Striscia.
Almeno 12 palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano su una scuola. Lo affermano le autorità di difesa civile di Gaza. L'esercito israeliano ha confermato spiegando che all'interno dell'istituto c'era una base militante di Hamas, secondo quanto ha riferito l'agenzia di stampa Reuters. Secondo la Afp che cita un portavoce dell'agenzia di difesa civile, Mahmud Bassal, i corpi di cinque uomini e due bambini sono stati tirati fuori dall'edificio "dopo che un aereo israeliano ha sganciato una bomba sul secondo piano dell'edificio che ospita migliaia di sfollati". Quindici persone sono rimaste ferite nell'attacco.
La polizia e lo Shin Bet (il servizio di sicurezza interno) ritengono che dietro il fallito attentato a Tel Aviv di domenica sera ci siano l'Iran e il suo alleato in Libano Hezbollah, poiché l'ordigno era particolarmente sofisticato anche se difettoso tenuto conto che è esploso prima che l'attentatore raggiungesse il suo obiettivo. Che, secondo gli investigatori, era quasi sicuramente una sinagoga vicina durante l'ora della preghiera, come hanno riferito le emittenti Channel 12 e Kan. Ieri mattina Hamas e la Jihad islamica hanno rivendicato la responsabilità dell'attacco, sebbene non risulti che l'attentatore, un palestinese di Nablus, fosse affiliato a nessuno dei due. L'ordigno esplosivo di otto chili, che "è stato probabilmente costruito in Cisgiordania", era "grande e significativo e se non fosse esploso all'esterno, avrebbe colpito molte persone", ha detto la polizia. Gli investigatori, secondo indiscrezioni, hanno una "pista significativa".
Hezbollah, colpite postazioni Israele su alture Golan
Hezbollah ha annunciato di aver lanciato raffiche di razzi contro postazioni dell'esercito israeliano sulle alture occupate e annesse del Golan, come "rappresaglia" per gli attacchi subiti ieri nel Libano orientale. Secondo il gruppo filo-iraniano i suoi combattenti hanno lanciato "intense raffiche di razzi" contro due postazioni militari sul Golan, "in risposta all'attacco del nemico israeliano nella regione della Bekaa". Ieri sera, Israele ha preso di mira i depositi di armi di Hezbollah nella regione.
Le autorità israeliane hanno recuperato i corpi di sei ostaggi nella Striscia di Gaza. Cinque sono stati identificati, si tratta di Nadav Popplewell, Yagev Buchshtab, Yoram Metzger, Haim Peri e Avraham Munder, mentre l'identità del sesto deve ancora essere resa nota. Lo riporta il Jerusalem Post. Il kibbutz di Nirim, dove vivevano Nadav Popplewell e Yagev Buchshtab, ha confermato che i loro cadaveri sono stati riportati in Israele. Il kibbutz di Nir Oz, da dove erano stati rapiti lo scorso 7 ottobre, ha confermato che sono stati recuperati a Gaza i corpi di Haim Peri e Yoram Metzger durante un'operazione militare. Entrambi avevano 80 anni. Peri è stato ricordato come un ''imprenditore, umanista e attivista per la pace'' che ha salvato la moglie il 7 ottobre prima di essere rapito, scrive il Times of Israel. Metzger, che aveva lavorato in una fabbrica di vernici e in seguito in un'autofficina, è stato rapito insieme alla moglie Tami che è stata rilasciata tramite un accordo a novembre.