Roma, 9 ottobre 2023 – Niente elettricità, niente cibo, niente acqua alla Striscia di Gaza. È la minaccia – o la promessa - del ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, che oggi ha ordinato “l’assedio completo” dell’exclave palestinese, già dissanguata da 16 anni di blocco terrestre, aereo e marittimo imposto dallo Stato ebraico ed Egitto. “Stiamo combattendo animali umani e ci comporteremo di conseguenza”, ha detto Gallant, citato dai media. E nelle prossime 24-48 ore potrebbe partire l’operazione via terra delle truppe di Tel Aviv.
La Striscia di Gaza in ginocchio
La Striscia di Gaza è abitata da circa 2 milioni di palestinesi ed è controllata da Hamas, organizzazione politica e paramilitare palestinese islamista a partire dal 2007. Da allora, le sanzioni economiche hanno messo in ginocchio la popolazione, di cui quasi il 50% è disoccupato. Egitto e Israele hanno chiuso in gran parte le loro frontiere con muri di cemento e filo spinato, che tiene dentro i palestinesi e fuori i beni d’importazione. Secondo Tel Aviv, il blocco permanente è necessario per fermare il flusso di armi nel territorio, mentre i palestinesi e le ong sostengono che si tratta di una punizione collettiva che aggrava le già disastrose condizioni economiche e sociali della popolazione. Il blocco è stato criticato, inoltre, dall’allora segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite e da altre organizzazioni per i diritti umani.
La strage dei minorenni
E a pagare il prezzo della guerra saranno ancora una volta i civili, soprattutto i bambini. Durante gli 11 giorni di combattimenti nel 2021, almeno 67 minorenni hanno perso la vita. Lo riporta il New York Times, che sottolinea come circa la metà della popolazione è di età inferiore ai 18 anni, per cui il numero di bambini a rischio è straordinariamente alto. Per Israele, l’alto numero di vittime civili a Gaza è colpa di Hamas, perché lancia razzi e conduce operazioni militari da aree civili. Per i critici di Tel Aviv, il numero di morti è la prova che gli attacchi israeliani sono indiscriminati e sproporzionati.
Gli ostaggi di Hamas
Tra i 2 milioni di abitanti della Striscia ora ci sarebbero anche “dozzine” di ostaggi presi da Hamas, la cui presenza complica la risposta di Israele all’attacco missilistico di sabato. Le brigate Al Qassam, l’ala militare di Hamas, hanno dichiarato che ci sono ostaggi “in ogni angolo della Striscia di Gaza”, presumibilmente sia israeliani che stranieri. Secondo quanto riporta la Cnn, tra i prigionieri ci potrebbero essere anche tre brasiliani e un giovane britannico, che sono spariti dal festival di musica elettronica Nova Music, tenutosi nel Sud di Israele e attaccato da una cinquantina di miliziani di Hamas ieri. Il numero esatto degli ostaggi, tuttavia, al momento rimane sconosciuto.
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