Tel Aviv, 2 marzo 2024 – In attuazione del principio di auto difesa, la nave militare italiana Duilio ha abbattuto un drone nel Mar Rosso. Il drone, dalle caratteristiche analoghe a quelli già usati in precedenti attentati dagli Houthi, si trovava a circa 6 chilometri dalla fregata italiana, in volo nella sua direzione. Lo rende noto la Difesa. “Gli attacchi terroristici degli Houthi sono una grave violazione del diritto internazionale e un attentato alla sicurezza dei traffici marittimi da cui dipende la nostra economia”, ha commentato il ministro Crosetto.
Il cacciatorpediniere italiano Caio Duilio abbatte un drone, le caratteristiche
Mentre sale il bilancio dei morti nella strage per gli aiuti umanitari a Gaza (115 secondo Hamas), il direttore dell'ospedale al-Awda di Jabalia, Mohammed Salha, chiarisce che 8 feriti su 10 sono stati colpiti da proiettili. L’Onu conferma questa versione che smentisce la ricostruzione di Israele in base alla quale i soldati avrebbero sì sparato, ma la maggior parte dei decessi sarebbe avvenuta a causa della calca, per schiacciamento. La situazione nella Striscia è disperata, come ci conferma il portavoce Unicef Jonathan Cricks. Negli ultimi giorni 10 bambini sono morti per fame. Gli Usa hanno iniziato oggi a lanciare aiuti umanitari sulla Striscia.
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"La quantità di aiuti che arrivano Gaza non è nemmeno lontanamente sufficiente e continueremo a fare ogni sforzo possibile per aumentarla". Lo ha scritto Joe Biden in un post su X.
Nel pomeriggio di oggi, in attuazione del principio di auto difesa, Nave Duilio ha abbattuto un drone nel Mar Rosso. Il drone, dalle caratteristiche analoghe a quelli già usati in precedenti attentati, si trovava a circa 6 chilometri dalla nave italiana, in volo nella sua direzione. Lo rende noto la Difesa. "La Marina militare difende il diritto alla libera navigazione nel Mar Rosso dagli attacchi degli Houthi. La nave Caio Duilio ha abbattuto un drone diretto contro il cacciatorpediniere. Mi sono congratulato con Guido Crosetto e con gli ammiragli Cavo Dragone e Credendino". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
"Israele ha più o meno accettato l'accordo per una tregua a Gaza di sei settimane". Lo ha detto un alto funzionario Usa in una telefonata con un ristretto gruppo di giornalisti.
I lanci di aiuti umanitari sulla striscia di Gaza sono avvenuti oggi in tre fasi distinte: in mattinata li hanno condotti aerei egiziani, nel pomeriggio aerei americani ed in seguito aerei giordani. Lo ha riferito la radio militare secondo cui qui voli "sono coordinati al minuto con la aviazione militare israeliana". La emittente ha riferito che nei giorni passati anche aerei degli Emirati arabi uniti e aerei francesi hanno compiuto lanci analoghi. Questo crescente traffico aereo "rende più complesse le operazioni dell'aviazione israeliana a Gaza". L'intervento odierno dell'aviazione Usa, ha aggiunto la radio in un commento, "rappresenta un chiaro segno di insoddisfazione" di Washington nei confronti di Israele per la grave situazione umanitaria creatasi a Gaza.
In Israele ha raccolto almeno 15mila persone la "marcia dell'unità" per chiedere la liberazione dei 134 ostaggi ancora prigionieri di Hamas a Gaza. Lo affermano gli organizzatori, citati da Times of Israel, mentre i partecipanti continuano a camminare verso Gerusalemme, dove contano di arrivare questa sera. La folla agita bandiere israeliane, con camioncini che diffondono tramite altoparlanti canzone scelte dai famigliari dei rapiti.
I tre aerei hanno sganciato 66 pacchi contenenti circa 38mila pasti a Gaza alle 14.30 ora italiana, secondo i due funzionari, che hanno parlato a condizione dell'anonimato prima di un annuncio pubblico. Il lancio dovrebbe essere il primo di molti annunciati dal presidente statunitense Joe Biden ieri. Gli aiuti saranno coordinati con la Giordania, che ha a sua volta effettuato lanci aerei per consegnare cibo a Gaza. Il portavoce della Casa Bianca per la sicurezza nazionale, John Kirby, ha dichiarato ieri che i lanci aerei sono stati pianificati per fornire assistenza umanitaria d'emergenza in modo sicuro alle persone a terra. Il C-130 dell'aeronautica militare è stato utilizzato negli anni passati per effettuare aviolanci umanitari in Afghanistan, Iraq, Haiti e altre località.
Undici persone sono state uccise e almeno 50 sono rimaste ferite in un attacco aereo dell'esercito israeliano "che ha preso di mira le tende degli sfollati" vicino all'ingresso dell'ospedale Tal as-Sultan a Rafah, nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato, in una nota, il ministero della Sanità di Gaza, controllata da Hamas. Abdel Fattah Abu Marhi, capo dell'unita' paramedica dell'ospedale, è stato ucciso. Il ministero ha aggiunto che tra i feriti ci sono anche bambini. Lo riporta Al-Jazeera.
L'esercito israeliano ha annunciato oggi una serie di 'pause umanitariè di quattro ore ciascuna per consentire alla popolazione di due località situate nel sud della Striscia di Gaza - Rafah e Dir el-Balah - di provvedere ai rifornimenti necessari. Lo ha reso noto su X il portavoce militare Avichay Adraee. A Rafah quelle pause saranno osservate oggi, domani e giovedì nei rioni Jneia, Salam e Sultan. A Dir el-Balah la sospensione delle attività militari avrà luogo lunedì, martedì e mercoledì nei rioni Jaffa, Sheikh Yamani e Salam. A Rafah, riferiscono fonti locali, permane una situazione di emergenza costante dopo che - su pressione dell'esercito israeliano - vi sono sfollati oltre un milione di palestinesi originari da altre zone della Striscia. A Dir el-Balah, aggiungono le fonti locali, la situazione è invece ancora sotto controllo anche perché ancora non vi sono penetrate le forze di terra israeliane, che pure sono impegnate nella vicina Khan Yunis.
Hamas respinge la richiesta israeliana di sapere quanti degli ostaggi tenuti prigionieri a Gaza siano ancora vivi. Lo ha appreso il giornale al-Arabi al-Jadid, citato da media israeliani. "Hamas e la resistenza - ha affermato la fonte raggiunta dal giornale - non consegnerà alcuna informazione circa i prigionieri senza che sia pagato un prezzo. Non accettiamo il condizionamento richiesto da Israele fra la consegna di quella lista e la ripresa delle trattative sul cessate il fuoco». Ieri l'ala militare di Hamas aveva pubblicato su Telegram un video in cui annunciava la morte di sette ostaggi e sosteneva che "può superare i 70" il numero complessivo degli ostaggi morti «a causa dei bombardamenti» israeliani. Gli ostaggi a Gaza sono 134.
Una fonte politica israeliana raggiunta oggi dal sito Ynet ha smentito le informazioni secondo cui una delegazione di Israele sarebbe in procinto di recarsi al Cairo per portare avanti i negoziati su uno scambio di prigionieri con Hamas. "Nessuna delegazione partirà - ha detto la fonte - se prima non avremo ricevuto le risposte che abbiamo richiesto e se non avremo ricevuto la lista degli ostaggi ancora in vita". Secondo la fonte la questione principale non riguarda il ritorno degli sfollati palestinesi nel nord della Striscia bensì il numero degli ostaggi che saranno liberati ed il rapporto fra ciascun ostaggio ed i detenuti palestinesi da liberare. "Finché non avremo ricevuto risposte chiare - ha concluso la fonte - la delegazione non partirà per il Cairo".
Il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz volerà domani negli Stati Uniti: un viaggio che ha scatenato l'ira del premier Benjamin Netanyahu che ha ricordato all'ex capo di Stato maggiore come ci sia "un solo premier". E' quanto rivelato da Yedioth Ahronoth. L'ufficio del capo di governo ha fatto sapere che il leader di Unità nazionale non ha concordato la visita con il premier, violando le norme che regolano l'attività dell'esecutivo. La notizia del viaggio a Washington, e poi a Londra, di Gantz arriva mentre si moltiplicano i messaggi che attestano l'insofferenza del presidente americano Joe Biden nei confronti di Netanyahu per la condotta della guerra a Gaza, che si somma all'irritazione per i controversi alleati di governo dell'estrema destra messianica, come Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich.
Fonti della sicurezza egiziana annunciano ad Al Arabiya, che domani, domenica, riprenderanno al Cairo i negoziati per il cessate il fuoco a Gaza e lo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi. "Si ragiona su una lunga tregua a Gaza e sullo scambio - dice la fonte - ma per raggiungere l'accordo occorre stabilire il ritiro di Israele dal nord di Gaza e il rientro degli sfollati".
Sono almeno 92 i morti nella Striscia di Gaza, nelle ultime 24 ore; e tra questi 5 bambini deceduti per fame e disidratazione: è il nuovo bilancio fornito dal ministero della Sanità dell'enclave, che è gestito da Hamas. Da martedì sono 15, secondo il movimento islamista, i bambini morti per malnutrizione nel Nord della Striscia, mentre il totale dei decessi, dall'inizio della guerra, è giunto a 30.320 unità.
Almeno 30.320 palestinesi sono stati uccisi e 71.533 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza, aggiungendo che 92 persone sono stati uccise e 156 ferite nelle ultime 24 ore.
Una delegazione israeliana dovrebbe atterrare oggi al Cairo per portare avanti i colloqui per una tregua temporanea a Gaza e uno scambio di prigionieri palestinesi con ostaggi in mano ad Hamas, riferisce il notiziario libanese Al-Akhbar. Citando fonti egiziane anonime, il giornale afferma che la delegazione dovrebbe portare con sé un elenco di prigionieri di sicurezza palestinesi che Israele rifiuta di rilasciare come parte dell'accordo con Hamas. Il team negoziale israeliano, inoltre, dovrebbe chiedere di vedere in anticipo l'elenco dei nomi degli ostaggi che sarebbero inclusi nell'intesa.
Un missile lanciato da un drone dell'esercito israeliano ha colpito un'auto nel centro di Rafah, ferendone gravemente i cinque occupanti e diverse persone che camminavano nelle vicinanze. Lo scrive al Jazeera, aggiungendo che i feriti sono stati portati all'ospedale Abu Youssef al-Najjar di Rafah.
Molte delle persone rimaste ferite giovedì alla periferia di Gaza City mentre erano in attesa di ottenere aiuti umanitari sono state colpite da proiettili, verosimilmente esplosi da militari israeliani: lo ha riferito Stephane Dujarric, un portavoce delle Nazioni Unite. Alla base della constatazione una visita di esperti dell'Onu ieri all'ospedale di Al-Shifa, il principale della Striscia di Gaza, dove sono in cura circa 200 delle vittime. Giovedì almeno 112 persone sono rimaste uccise e altre 760 ferite nei pressi di un posto di blocco dell'esercito di Israele dopo l'arrivo nell'area di un convoglio di tir che trasportava cibo e aiuti umanitari. Più fonti hanno accusato i militari di Israele, che avrebbero aperto il fuoco sulla folla di persone in prossimità del check point. Secondo Dujarric, all'Al-Shifa gli esperti dell'Onu hanno visto "un gran numero di ferite da colpi di arma da fuoco".
Altri quattro bambini sono morti di fame negli ospedali della Striscia di Gaza, portando ad almeno dieci il totale di questi casi registrati negli ultimi giorni. Lo rendono noto l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e l'Ufficio dell'Onu per gli affari umanitari (Ocha), confermando dati del Ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas.
Almeno 17 persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite dopo un raid israeliano a Deir al-Balah e Jabalia nella Striscia di Gaza. Lo riporta l'agenzia stampa palestinese Wafa. Secondo fonti locali, i raid hanno colpito due abitazioni a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, causando la morte di 15 persone e il ferimento di decine. Nel campo di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, fonti locali hanno riferito che e' stata bombardata una casa che ospitava 70 persone e che almeno due sono morte. Probabilmente altre sono sotto le macerie.
Il direttore ad interim dell'ospedale al-Awda di Jabalia, Mohammed Salha, afferma che circa l'80% dei feriti nella strage durante la fila per gli aiuti umanitari a Gaza portati nella sua struttura sanitaria presentavano lesioni d'arma da fuoco. Lo riporta l'emittente araba Al Jazeera. Dei 176 feriti portati all'ospedale al-Awda 142 avevano lesioni d'arma da fuoco mentre gli altri 34 mostravano ferite dovute a una fuga precipitosa, ha detto Salha specificando di non poter fornire informazioni sulla causa della morte delle vittime dell'accaduto perché i loro corpi sono stati trasportati in altre strutture
Il Ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas afferma che sono stati trovati altri tre cadaveri relativi alla strage avvenuta durante la calca per gli aiuti umanitari vicino la città di
Gaza, portando a 115 il totale delle vittime dell'accaduto. I feriti sono circa 760.
Joe Biden spera in "in un cessate il fuoco a Gaza entro il Ramadan". Il mese del Ramadan, ovvero del digiuno per i musulmani, inizia la sera del 10 o dell'11 marzo. "Stiamo ancora lavorando molto sulla tregua, ma non ci siamo ancora", ha sottolineato Biden.
"Gli Usa parteciperanno ad una grande operazione di aiuti a Gaza" che prevede il lancio di assistenza umanitaria dai jet militari. Lo ha annunciato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. L'operazione inizierà "nei prossimi giorni". In un incontro con la premier italiana Giorgia Meloni nello Studio Ovale, il presidente ha anche ribadito che gli Stati Uniti continuano a lavorare ad un "accordo sugli ostaggi e ad una tregua" nel conflitto.