Gaza, 12 novembre 2018 - L'aviazione israeliana ha bombardato a Gaza City la palazzina dove si trovano gli studi centrali della emittente Hamas, la televisione al-Aqsa. Stasera un F-16 con la Stella di David ha sparato due missili "di avvertimento", con una carica esplosiva ridotta. Non ci sono vittime: in precedenza i dipendenti avevano ricevuto un avvertimento. La emittente continua a trasmettere, ma solo immagini registrate.
E' tensione alle stelle tra Gaza e Israele, dopo il pomeriggo di guerra con il lancio, in poco più di tre ore, di 200 tra razzi e colpi di mortaio, verso il sud dello Stato ebraico. Un attacco a cui Tel Aviv ha risposto con la sua aviazione militare, colpendo oltre 20 obiettivi di Hamas nella Striscia.
Il bilancio è di tre i palestinesi uccisi a Gaza e sette i feriti sul versante israeliano, con un soldato di 19 anni in gravi condizioni dopo che l'autobus sul quale viaggiava vicino alla Striscia è stato centrato da un missile antitank. Hamas ha rivendicato i lanci a nome del comando unificato delle fazioni palestinesi, giustificando l'azione come "una risposta al crimine di ieri".
I primi razzi sono partiti nel pomeriggio dopo i funerali, seguiti da migliaia di persone, dei sette palestinesi uccisi ieri a seguito di un'incursione di un'unità d'elite israeliana. Un blitz di Tzahal, secondo Hamas "mirato", con soldati a bordo di un'auto per tre chilometri all'interno del territorio della Striscia. Durante l'azione si è verificato un aspro scontro a fuoco in cui è rimasto ucciso un comandante locale dell'ala militare di Hamas, Nur Barake, e con lui altri sei. Poi, coperti dall'aviazione, le forze speciali israeliane sono riuscite ad uscire dalla Striscia, ma un suo colonnello, di cui non si conosce l'identità, è rimasto ucciso ed un capitano gravemente ferito.