Gaza City, 13 luglio 2024 - E' di almeno 90 morti e 300 feriti il bilancio di una serie di raid aerei israeliani nella regione di al-Mawasi, a ovest di Khan Younis. Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa si contano anche decine di persone ancora intrappolate sotto le macerie degli edifici colpiti. L'area ospita migliaia di sfollati palestinesi, fuggiti dopo l'avvio dell'operazione israeliana nella Striscia di Gaza, designata dall'esercito israeliano come 'zona umanitaria sicura'.
L’obiettivo del raid era Deif, capo militare di Hamas, che secondo fonti israeliane sarebbe rimasto gravemente ferito nei raid. “La sua eliminazione e quella di Salameh (leader della brigata di Khan Younis ndr) non sono per niente certe”, ha detto Netanyahu. La tv libanese: “Deif sta bene”.

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Benjamin Netanyahu ha affermato che "non è assolutamente certo" che il capo del terrorismo di Hamas, Muhammad Deif, e il suo vice Rafa'a Salameh siano stati eliminati nell'attacco di IDF oggi a Gaza. Ma "in un modo o nell'altro", promette, Israele eliminerà tutta la leadership di Hamas, riferisce il Times of Israel. In una conferenza stampa al ministero della Difesa a Tel Aviv, Netanyahu ha affermato di aver approvato l'attacco una volta accertato che non vi fossero ostaggi nella zona e dopo aver ricevuto informazioni soddisfacenti sulla probabile entità dei danni collaterali e sulla natura delle munizioni da utilizzare.
"Il numero dei martiri del massacro di Al-Mawasi è salito a 90 morti e 300 feriti". Lo annuncia il Ministero della Sanità di Hamas che gestisce la Striscia di Gaza. Lo scrive al Jazeera.
Mohammed Deif, mente del massacro del 7 ottobre - insieme al leader Yahya Sinwar - oggi è stato l'obiettivo di nuovo raid israeliano a Mawasi. Insieme a lui è stato colpito Rafaa Salameh comandante della Brigata Khan Yunis di Hamas, un pezzo grosso dello schieramento militare della fazione islamica che finora ha fronteggiato l'operazione di terra israeliana nella zona. Deif - il cui vero nome sarebbe Mohammed Diab Ibrahim al Masri - in arabo significa 'ospite' e corrisponde alla sua strategia di perenne fuga che finora gli ha sempre permesso di scampare a decine di tentativi israeliani di eliminarlo. In uno di questi, durante la guerra del 2014, un razzo ha raso al suolo la sua casa, uccidendo la moglie Widad, il figlio di 7 mesi e la figlia di 3 anni. Deif è un uomo in clandestinità da sempre e porta sul corpo i segni dei ripetuti attentati a cui è sopravvissuto.

Tra gli uccisi nel raid israeliano a Mawasi c'è anche Osama Nofal, direttore generale del ministero dell'economia di Hamas nella Striscia. Lo ha riferito il sito Ynet secondo cui Nofal era considerato una figura di spicco di Hamas a Gaza.
Hamas denuncia che c'è stato un raid israeliano a una sala di preghiera in un campo profughi sulla spiaggia di Gaza, a ovest di Gaza City, che ha causato 17 morti. Lo affermano i funzionari sanitari della Striscia di Gaza, come riporta il Guardian.
Notizie contrastanti su Mohammed Deif, leader del braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam. Stando a una fonte della tv libanese Al Mayadeen, affiliata a Hezbollah, sarebbe in buone condizioni e sarebbero "infondate" le notizie secondo cui sarebbe rimasto gravemente ferito in un raid nella zona di Al-Mawasi, nel sud della Striscia di Gaza. La notizia della rete libanese viene rilanciata dai media israeliani in assenza di conferme ufficiali sulle sorti di Deif.
C'è un'alta probabilità che Mohammed Deif, leader del braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam, sia stato ucciso nel raid israeliano nel sud della Striscia di
Gaza. Lo riferisce l'emittente israeliana Kan che cita una fonte di alto livello non meglio precisata. La notizia viene rilanciata dal Jerusalem Post, per ora in assenza di conferme ufficiali.
L'ospedale Nasser a Khan Yunis "non è più in grado di funzionare" per l'enorme numero di feriti arrivati dopo il raid israeliano a Gaza: lo affermano i funzionari sanitari citati da alcuni media internazionali. L'ospedale Nasser di Khan Younis "non è più in grado di funzionare" poiché i medici sono "sopraffatti dal gran numero di feriti".
Mohammed Deif sarebbe rimasto gravemente ferito nei raid israeliani su al-Mawasi, mentre il comandante della Brigata Khan Younis di Hamas Salameh sarebbe rimasto ucciso. Lo riferisce la tv saudita al-Hadath, dopo che anche fonti dell'intelligence israeliana avevano dato per gravemente ferito il capo dell'ala militare di Hamas a Gaza.
L'Idf ha confermato di aver "attaccato Muhammad Deif e Rafa Salameh". Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i due erano "in un complesso civile che Hamas aveva recintato con alberi, in un'area aperta, recinzioni e piccoli edifici, che ha una struttura bassa e capannoni così che i terroristi potessero muoversi in sicurezza. Anche gli agenti di Hamas che avevano messo in sicurezza il complesso sono rimasti feriti". L'Idf ha poi precisato che "non si tratta delle tende degli sfollati interni oltre la recinzione".
Il bilancio del massiccio raid israeliano nella zona di Al-Mawasi, nella zona di Khan Younis nel sud di Gaza, è salito a 71 morti e 289 feriti. E' quanto riferisce il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas.

Un alto esponente di Hamas ha definito «una sciocchezza» il fatto che il raid israeliano su Khan Yunis abbia colpito Mohammed Deif, capo militare di Hamas. Lo ha riferito la Radio militare. «Tutti i martiri - ha spiegato Abu Zuhri - sono civili e quanto accaduto è una grave escalation nella guerra genocida, appoggiata dagli Usa e dal silenzio del mondo». Per l'esponente di Hamas l'attacco mostra che Israele non vuole un accordo per il cessate il fuoco.
Sarebbe stato Mohammed Deif, il capo dell'ala militare di Hamas, l'obiettivo dei raid israeliani condotti sull'area di al-Mawasi, a ovest di Khan Younis, costati la vita, secondo fonti palestinesi, ad almeno 30 persone. Lo rivela il giornale israeliano Yisrael Hayom, senza fornire ulteriori dettagli, mentre la radio dell'Esercito israeliano parla di un obiettivo "molto significativo", che non si sa se sia stato colpito.
E' di almeno 30 morti e oltre un centinaio di feriti il bilancio di una serie di raid aerei israeliani nella regione di al-Mawasi, a ovest di Khan Younis. Lo ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui si contano anche decine di persone ancora intrappolate sotto le macerie degli edifici colpiti. L'area di al-Mawasi ospita migliaia di sfollati palestinesi, fuggiti dopo l'avvio dell'operazione israeliana nella Striscia di Gaza, designata dall'esercito israeliano come 'zona umanitaria sicura'.