Roma, 3 maggio 2024 – La polizia che sgombera gli accampamenti pro-Gaza nel campus dell’Ucla usando anche i proiettili di gomma. L’irruzione alla Columbia del primo maggio. Le proteste in Arizona e in Alabama, dove i manifestanti pro-Israele e pro-Palestina riescono a mettersi d’accordo su un coro: "Fuck Joe Biden". Le università statunitensi bruciano, e mentre c’è chi parla di analogie tra le proteste di oggi e quelle del 1968 per la guerra del Vietnam, le proteste negli atenei rischiano di avere un peso nella campagna elettorale americana, tra le critiche all’attuale presidente e Donald Trump che definisce "una cosa bellissima da guardare" lo sgombero della Hamilton Hall. Ma dilagano anche in Europa tra Francia, Spagna e Italia.
La Ucla e la Columbia
La polizia americana ci ha messo poco più di quattro ore ieri per sgomberare l’accampamento all’interno del campus dell’università di Ucla a Los Angeles allestito da manifestanti pro-Gaza. Gli agenti in tenuta antisommossa sono entrati dopo una notte di attesa di ultimatum e dopo che i funzionari dell’università lo hanno dichiarato illegale. Secondo la Cnn la polizia ha sparato anche proiettili di gomma e molti dei mille occupanti sono stati arrestati. La notte precedente l’accampamento era stato assaltato da contromanifestanti che hanno sparato spray urticanti. Il primo maggio è stata la volta della Columbia e della City University di New York: 300 arresti e proteste contro la brutalità della polizia, mentre il sindaco Eric Adams ha accusato "agitatori esterni" di aver fomentato le tensioni.
Le altre università Usa
Sempre il primo maggio sono stati smantellati gli accampamenti dell’università del Texas e della Fordham a New York, mentre nel pomeriggio di ieri gli studenti del Massachusetts Institute of Technology hanno bloccato un viale. Arresti a Madison nell’università del Wisconsin mentre la polizia ha sgomberato un assembramento illegale nell’ateneo dell’Arizona. Anche la Milland Library dell’università di Portland è stata sgomberata ieri. Il Crowd Counting Consortium ha contato dal 17 aprile 400 manifestazioni negli atenei. Secondo la Cnn nelle ultime due settimane sono state arrestate più di 1.500 persone. E ieri Trump ha rincarato la dose: "Estremisti di sinistra stanno terrorizzando i campus americani. Dov’è Biden?".
L’Europa
Ma le proteste dilagano anche in Europa. In Francia sono state occupate la Sorbona e Sciences Po, per protestare contro un master della divisione di Lille con l’ateneo di Tel Aviv. Le aule sono rimaste chiuse mentre il consiglio di amministrazione si è espresso contro i boicottaggi. La ministra Sylvie Retailleau ha chiesto ai rettori di garantire l’ordine pubblico e di usare il massimo dei poteri a loro disposizione per contenere le proteste. In Spagna da lunedì è occupata la facoltà di filosofia dell’università di Valencia: gli studenti hanno fatto sapere che continueranno "fino alla fine del genocidio palestinese".
L’Italia
In Italia dopo le cariche della polizia a Pisa e a Firenze all’inizio di aprile le proteste si sono concentrate sul boicottaggio dei bandi con Israele, mentre a Napoli è stato occupato il rettorato della Federico II e alla Sapienza di Roma due studentesse si sono incatenate per chiedere lo stop alle collaborazioni con Tel Aviv. Gli universitari italiani sono pronti a piantare le tende in vista della giornata della Nakba in calendario per il prossimo 15 maggio. La tensione non è destinata a scendere.