Roma, 31 ottobre 2023 – Centinaia tra morti e feriti, secondo Hamas. Ma anche fonti mediche confermano le prime stime della strage in un campo profughi di Jabalya nel nord della Striscia di Gaza. Testimoni sul posto fanno sapere che Israele ha bombardato facendo ricorso alla cosiddetta “cintura di fuoco”, ovvero un raid serrato lungo un’intera striscia di edifici. Ne sarebbero caduti almeno una ventina. Le vittime sono in gran parte bambini, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa palestinese WAFA.
"Il campo di Jabalya è stato bombardato con 6 bombe, ciascuna del peso di una tonnellata di esplosivo”, scrive in un post su X il ministero dell’Interno controllato da Hamas che poco dopo presenta un primo bilancio. “Più di 50 martiri e circa 150 feriti e dozzine sono sotto le macerie, in un atroce massacro israeliano che ha preso di mira una vasta area di case”. Decine di corpi sarebbero già stati estratti dai resti degli edifici. Afp ha riferito di “almeno 47 corpi recuperati”.
Il direttore della difesa civile di Gaza, Ahmad al-Kahlout ha confermato il raid ai giornalisti davanti all’ospedale di Khan Younis, nel sud della Striscia: “Il campo profughi di Jabalya è stato completamente distrutto da sei bombe di fabbricazione Usa”, ha detto citato da al Jazeera.
L’area era già stata bombardata il 23 ottobre dall’aviazione israeliana. In quell’occasione si era parlato di una trentina di morti.