Roma, 15 gennaio 2025 – L’annuncio arriva dal neo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump: è fatta per la tregua a Gaza. “C’è l’accordo – scrive sul suo social, Truth –. Gli ostaggi saranno rilasciati tra poco”. Netanyahu parla di questioni ancora da "finalizzare", ma Qatar, Egitto e Stati Uniti, ufficializzano l’intesa, che è stata confermata anche da Hamas. Nella Striscia la gente festeggia per le strade. L’intesa, secondo un’anticipazione di Reuters, prevederebbe una fase iniziale di cessate il fuoco di 42 giorni, il ritiro graduale delle forze israeliane, la liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas – tre ogni settimana e il resto alla fine delle 6 settimane – e il rilascio dei detenuti palestinesi detenuti da Israele. In giornata era arrivata la notizia, mediata da fonti di entrambe le parti, del sì di Hamas al piano dei mediatori, dopo che, stando alle fonti, il leader Muhammad Sinwar, si era detto favorevole “in linea di principio”. Trump si intesta il successo diplomatico: “Accordo epico, si è potuto realizzare solo con la mia vittoria”, dice. La replica di Biden, che ha parlato in conferenza stampa con Blinken e Harris poco dopo l’emiro del Qatar: “Risultato frutto di mesi di pressione. Con l’amministrazione Trump gioco di squadra”.
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Benyamin Netanyahu ha appena parlato con Donald Trump e lo ha ringraziato per l’aiuto nel promuovere il rilascio degli ostaggi e aver sostenuto Israele a porre fine alla sofferenza degli ostaggi e delle loro famiglie. Lo riferisce l’ufficio del premier israeliano. Netanyahu ha chiarito "di essere impegnato a riportare a casa tutti gli ostaggi con ogni mezzo possibile" e ha elogiato Trump per le sue parole secondo cui gli Usa lavoreranno per garantire che Gaza non diventi mai più un rifugio per il terrorismo. Successivamente, il premier ha parlato con Joe Biden, ringraziando anche lui per l’aiuto nel promuovere l’accordo.
“La battaglia a sostegno di Gaza è giunta alla sua conclusione con l’annuncio di un cessate il fuoco”. Lo ha scritto su X Mohamed Abdel Salam, il portavoce ufficiale degli Houthi.
"Dopo quindici mesi di ingiustificabile calvario, immenso sollievo per gli abitanti di Gaza, speranza per gli ostaggi e le loro famiglie. Stasera i miei pensieri sono con Ofer e Ohad (i due ostaggi franco-israeliani)": lo scrive il presidente francese, Emmanuel Macron, in un messaggio pubblicato su X dopo la tregua a Gaza."L’accordo va rispettato. Gli ostaggi vanno liberati. Gli abitanti di Gaza vanno soccorsi. Bisogna giungere ad una soluzione politica", conclude Macron.
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Il capo ad interim di Hamas a Gaza, Khalil al-Hayya, ha dichiarato che Israele non è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi a Gaza, poco dopo l’annuncio di un accordo di cessate il fuoco. Parlando alla televisione, ha inoltre giurato che il gruppo palestinese non perdonerà né dimenticherà.
"Dopo oltre 15 mesi logoranti siamo commossi per la notizia di un accordo che prevede anzitutto il ritorno degli ostaggi alle loro famiglie, che recupereranno ossigeno e noi, con tutti loro, la speranza di riprendere una vita senza l'ombra di un nuovo 7 ottobre. Ben comprendiamo che è un accordo moralmente lacerante e non facile affatto". Lo dichiara la presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) Noemi Di Segni . "La speranza che accompagna questa commozione è per l'avvio di un piano con alleanze che consentano di porre nuove basi per la stabilità dell'intera area mediorientale", sottolinea.
La mia diplomazia non ha mai cessato di impegnarsi per raggiungere questo obiettivo", ha affermato Biden. "Questo è il risultato non solo dell'estrema pressione a cui è stato sottoposto Hamas e dei cambiamenti nell'equazione regionale in seguito al cessate il fuoco in Libano e all'indebolimento dell'Iran, ma anche dell'instancabile e ardua diplomazia americana", ha affermato il presidente uscente. "Ho delineato i contorni precisi di questo piano il 31 maggio 2024, dopodiché è stato approvato all'unanimità dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite", ha affermato Biden rispondendo al presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, che ha rivendicato il merito del successo della mediazione. Con Trump "abbiamo fatto un gioco di squadra. Sapevo che questo accordo avrebbe dovuto essere implementato dal team successivo, quindi ho detto al mio gabinetto di coordinarsi strettamente con il team entrante per assicurarmi che parlassimo tutti con la stessa voce". Parlando insieme al Segretario di Stato Antony Blinken e alla Vicepresidente Kamala Harris, Biden ha annunciato che il processo si svolgerà in diverse fasi e che il cessate il fuoco continuerà per tutta la sua durata. "Nelle prossime sei settimane, Israele negozierà gli accordi necessari per passare alla fase due, che è la fine definitiva della guerra. Ci sono diversi dettagli da negoziare per passare dalla fase uno alla fase due, ma se i negoziati dovessero durare più di sei settimane, il cessate il fuoco continuerà finché i negoziati non saranno andati avanti". Biden ha anche detto che "non vede l'ora" di accogliere a casa gli ostaggi di nazionalità americana e ha riconosciuto che i palestinesi di Gaza hanno attraversato "l'inferno" da quando e' iniziato il conflitto il 7 ottobre 2023 con l'attacco di Hamas al territorio israeliano.
L'accordo di cessate il fuoco a Gaza è frutto della "tenacia" palestinese. Lo ha affermato Hamas, dopo l'annuncio del raggiungimento di un'intesa con Israele.
"I palestinesi potranno tornare nei quartieri di tutte le aree di Gaza": lo ha detto il presidente Usa uscente Joe Biden. "Il popolo palestinese ha vissuto l'inferno, troppi innocenti sono morti, troppe comunità sono state distrutte".
"L'Italia accoglie con grande favore l'annuncio di un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas e si congratula con Egitto, Qatar e Stati Uniti per il risultato raggiunto dopo un lungo impegno negoziale che il Governo italiano - anche in qualità di Presidenza del G7 - ha sempre sostenuto con convinzione". Lo scrive in una nota Palazzo Chigi. "L'Italia ha seguito da vicino sin dall'inizio la dolorosa vicenda degli ostaggi nelle mani di Hamas e si aspetta ora che tutti gli ostaggi possano finalmente tornare alle loro famiglie. Il cessate il fuoco fornisce un'importante opportunità per aumentare in maniera consistente l'assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza. L'Italia continuerà a impegnarsi in questo ambito, anche attraverso l'iniziativa 'Food for Gaza' incentrata sulla sicurezza alimentare e la salute", si legge ancora nella nota. "L'Italia è pronta a fare la sua parte, insieme ai partner europei e internazionali, per la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza"
"L'accordo a Gaza è stato uno dei più difficili della mia carriera". Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca
Il premier del Qatar Mohammed Al Thani ha confermato il rilascio di 33 ostaggi israeliani nella prima fase della tregua a Gaza. "Il Qatar continuerà a lavorare perché l'accordo venga attuato pienamente e ci sia una pace duratura a Gaza". Lo ha detto Mohammed Abd Al Rahman, ministro degli Esteri del Qatar, nel corso di una conferenza stampa sull'accordo tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco a Gaza. "Ci sarà un meccanismo per analizzare e gestire eventuali violazioni. Noi ci aspettiamo che le parti rispettino l'accordo, sappiamo che questo tipo di accordi è molto complesso e possono esserci dei problemi, ma siamo pronti ad affrontarli", ha aggiunto il ministro.
"Oggi, dopo molti mesi di intensa diplomazia da parte degli Stati Uniti, insieme a Egitto e Qatar, Israele e Hamas hanno raggiunto un cessate il fuoco e un accordo sugli ostaggi. Questo accordo fermerà i combattimenti a Gaza, aumenterà l'assistenza umanitaria tanto necessaria ai civili palestinesi e riunirà gli ostaggi alle loro famiglie dopo oltre 15 mesi di prigionia": così Joe Biden sull'accordo per Gaza.
"Accordo entrerà in vigore dal 19 gennaio, 33 ostaggi israeliani saranno rilasciati. L'accordo prevede tre fasi". Così l'emiro Al Thani, nella conferenza stampa congiunta che si sta tenendo a Doha organizzata da Qatar, Usa ed Egitto.
L'accordo di tregua a Gaza tra a Israele e Hamas prevede una fase iniziale di cessate il fuoco della durata di sei settimane e include un ritiro graduale delle forze israeliane e il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas in cambio del rilascio dei prigionieri palestinesi detenuti da Israele. Qatar, Egitto e Stati Uniti garantiscono l'attuazione dell'accordo, sottolineando che saranno rilasciati per primi tutti gli ostaggi viventi, poi i resti degli ostaggi deceduti. Hamas rilascerà gli ostaggi nell'arco di sei settimane, tre ostaggi ogni settimana e il resto prima della fine del periodo. I negoziati sulla seconda fase dell'accordo inizieranno il 16° giorno della prima fase e si
prevede che includeranno il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti, compresi i soldati israeliani maschi, un cessate il fuoco permanente e un ritiro completo dei soldati israeliani. L'accordo prevede l'ingresso a Gaza di 600 camion carichi di aiuti umanitari ogni giorno della tregua, 50 dei quali trasporteranno carburante, mentre 300 camion saranno destinati alla Striscia di Gaza settentrionale. Secondo ufficiali israeliani, si ritiene che 98 ostaggi siano ancora a Gaza, di cui 60 ancora in vita.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha annunciato che lunedì sarà in Israele e Palestina "per incoraggiare questo processo di pace". L'accordo di tregua che si sta per chiudere, ha detto Tajani a margine della presentazione di un libro a Roma, "non è sufficiente". "Dobbiamo arrivare a compiere altri passi importanti, l'Italia sarà sempre più presente", ha aggiunto il ministro.
I media statali egiziani riferiscono che è in corso il coordinamento per "aprire il valico palestinese di Rafah per consentire l`ingresso degli aiuti internazionali" a Gaza, citando una fonte della sicurezza egiziana. L`
Egitto "si sta preparando a portare la maggior quantità possibile di aiuti alla Striscia di Gaza", affermano i media, in seguito alla notizia di un accordo di cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi raggiunto tra Israele e Hamas
Le IDF si stanno preparando a ricevere gli ostaggi che saranno rilasciati da Hamas dalla Striscia di Gaza come parte dell'imminente accordo di cessate il fuoco. L'operazione di preparazione militare è stata denominata "Sparrow Wings". Lo fanno sapere le stesse forze di difesa israeliane
Per Israele vi sono ancora questioni dell'accordo su Gaza che rimangono "irrisolte" e spera di "finalizzare questa notte". E' quanto riferisce l'ufficio di Benjamin Netanyahu.
Tra i primi 33 ostaggi che saranno rilasciati da Hamas ci sono tutti i rapiti ancora vivi: una richiesta su cui Israele ha particolarmente insistito durante i negoziati, come riferisce Channel 12. Tra gli ostaggi in vita destinati ad essere liberati in questa fase ci sono l'israeliano di origine etiope Avera Mengistu e il beduino israeliano Hisham al-Sayad, detenuti rispettivamente dal 2014 e dal 2015. In cambio dei 33, saranno liberati oltre 1.000 prigionieri palestinesi, tra cui almeno 250 terroristi definiti "con le mani sporche di sangue".
Il portavoce del primo ministro Benyamin Netanyahu, Omer Dostri, ha dichiarato, riferendosi ai dettagli dell'accordo raggiunto in Qatar, che "le notizie sul ritiro dall'asse Filadelfia sono una completa menzogna. Il primo ministro non ha rinunciato ad un millimetro del controllo israeliano sull'asse Filadelfia".
Il cessate il fuoco a Gaza entrerà in vigore immediatamente. Lo ha detto un funzionario della Casa Bianca al New York Times. La prima fase durerà sei settimane, durante le quali inizierà il rilascio degli ostaggi.
Basem Naim, alto funzionario di Hamas, ha confermato ai giornalisti che il gruppo ha accettato un accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi con Israele.
"Questo epico accordo di cessate il fuoco avrebbe potuto realizzarsi solo in seguito alla nostra storica vittoria di novembre, poiché ha segnalato al mondo intero che la mia amministrazione avrebbe cercato la pace e negoziato accordi per garantire la sicurezza di tutti gli americani e dei nostri alleati". Lo scrive Donald Trump su Truth commentando l'accordo su Gaza."«Abbiamo ottenuto così tanto senza nemmeno essere alla Casa Bianca. Immaginate tutte le cose meravigliose che accadranno quando tornerò alla Casa Bianca e la mia amministrazione sarà pienamente confermata, così da poter garantire altre vittorie per gli Usa", ha aggiunto.
Migliaia di persone in tutta Gaza celebrano l'accordo per il cessate il fuoco annunciato dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump.
L'accordo che sarebbe stato raggiunto da Israele e Hamas sulla tregua a Gaza prevederebbe una fase iniziale di cessate il fuoco di sei settimane, il ritiro graduale delle forze israeliane, il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas e il rilascio dei detenuti palestinesi detenuti da Israele. Lo scrive Reuters anticipando alcuni dei contenuti dell'intesa.
Stati Uniti, Qatar ed Egitto pubblicheranno a breve una dichiarazione congiunta sull'accordo sul cessate il fuoco a Gaza e sulla liberazione degli ostaggi. Lo scrive il Times of Israel citando un alto diplomatico arabo a conoscenza dei negoziati. Successivamente, il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani terra' una conferenza stampa a Doha per fornire dettagli sull'accordo, ha affermato il funzionario.
"Abbiamo un accordo per gli ostaggi in Medio Oriente. Saranno rilasciati a breve. Grazie!". Lo scrive sul suo social Truth Donald Trump, dando per primo la notizia dela tregua a Gaza. Ai negoziati per il cessate il fuoco hanno presenziato sia gli inviati del presidente Joe Biden che del presidente eletto Donald Trump, ha precisato la rete NBC. Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha puntualizzato che l'accordo proposto si basa su un quadro presentato dall'amministrazione Biden a maggio.
Fonti egiziane hanno riferito al canale qatariota alArabi che "la maggior parte delle forze dell'Idf ha lasciato l'asse Filadelfia (al confine tra Gaza e il Sinai egiziano) nelle ultime ore".
Questa sera il primo ministro del Qatar Mohammed al-Thani e il ministro degli Esteri Mohammed bin Abd al-Rahman terranno una conferenza stampa a Doha: secondo il quotidiano del Qatar Al-Arabi Al-Jadeed i due dovrebbero annunciare l'accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Nel frattempo, stasera alle 17,30, il primo ministro Benyamin Netanyahu valuterà la situazione.
L'ufficio del primo ministro israeliano Netanyahu in una nota riferisce che "contrariamente a quanto riportato dai media, l'organizzazione terrorista Hamas non ha ancora fornito una risposta all'accordo". Una fonte israeliana ha confermato alla tv pubblica Kan che "la leadership di Hamas a Gaza ha dato una risposta positiva, confermando l'accordo, che dovrebbe essere firmato oggi. L'aspettativa è di annunciare presto l'arrivo dell'intesa".
Hamas e la Jihad islamica hanno approvato l'accordo di tregua a Gaza: lo affermano fonti palestinesi vicine ai colloqui di Doha. "Le fazioni della resistenza hanno raggiunto un accordo tra loro e hanno informato i mediatori della loro approvazione dell'accordo di scambio (di prigionieri) e del cessate il fuoco", ha detto una prima fonte palestinese all'Afp a condizione di anonimato. Anche un'altra fonte palestinese ha confermato la loro approvazione dell'accordo
Una fonte israeliana ha confermato alla tv pubblica Kan che "la leadership di Hamas a Gaza ha dato una risposta positiva, confermando l'accordo, che dovrebbe essere firmato oggi. L'aspettativa è di annunciare presto l'arrivo dell'intesa".
Un alto funzionario israeliano ha dichiarato che a Doha "si sta registrando una svolta: ci sono progressi nei negoziati per un accordo di cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi". Lo riferiscono in un flash le tv israeliane. Un secondo funzionario ha affermato che "Israele è ottimista sul fatto che si possa raggiungere un accordo entro domani al più tardi".
Il portavoce per la lingua araba dell'Idf Avichay Adraee ha twittato che l'esercito israeliano ha emesso un ordine di evacuazione per i residenti del campo profughi di Jabalya nella Striscia di Gaza settentrionale. L'ordine chiede loro di evacuare immediatamente nei rifugi nel centro di Gaza City, in preparazione di un attacco da parte delle forze israeliane. Lo riportano i media israeliani.
Israele deve ritirare le sue forze dalla Siria o causerà "risultati sfavorevoli per tutti". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyp Erdogan. "Le azioni aggressive delle forze che attaccano il territorio siriano, Israele in particolare, devono cessare il prima possibile. Altrimenti, causeranno risultati sfavorevoli per tutti", afferma. Israele sostiene che il dispiegamento di forze in una zona cuscinetto sul lato siriano del confine e in posizioni strategiche oltre la zona, è una misura difensiva e temporanea nel contesto della situazione in Siria.
Hamas sta tentando di far deragliare i colloqui sul cessate il fuoco a Gaza sostenendo che Israele ha aggiunto nuove richieste ai negoziati. Lo ha detto ad Haaretz una fonte israeliana di alto livello. Altre fonti israeliane hanno aggiunto che, nonostante il ritardo nella risposta ufficiale di Hamas alla bozza dell'accordo, i negoziati non sono in stato di crisi e sono in corso. Un'altra fonte israeliana ha detto ad Haaretz che sembra "Hamas sia interessata all'accordo, ma non è stato ancora finalizzato nulla". Hamas può "interrompere gli accordi all'ultimo momento", ha aggiunto la fonte, affermando che i recenti messaggi contrastanti possono essere percepiti come un segnale che le cose non stanno procedendo come previsto.
Il generale delle Idf, Ghassan Alian, coordinatore delle attività governative nei Territori (Cogat), contro il quale nei giorni scorsi una fondazione filo-palestinese aveva presentato una richiesta di arresto in Italia, è tornato questa mattina in Israele, come previsto. Lo confermano l'emittente Kan ed il sito Times of Israel, citando una fonte della Difesa israeliana. Lunedì la Fondazione filopalestinese 'Hind Rajab' (Hrf) - nota per tracciare gli spostamenti dei militari dell'Idf all'estero - aveva presentato una richiesta di arresto di Alian, sostenendo che si trovasse in Italia "in segreto".
Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha affermato che 62 persone sono state uccise nel territorio palestinese nelle ultime 24 ore, portando il bilancio complessivo delle vittime di guerra a 46.707. Il ministero ha dichiarato che almeno 110.265 persone sono state ferite in più di 15 mesi di guerra tra Israele e Hamas, scatenata dall'attacco del gruppo palestinese del 7 ottobre 2023.
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Il Cremlino ha espresso un "cauto ottimismo" sulla possibilità di una tregua a Gaza, giudicandola "estremamente necessaria". "Purtroppo - ha detto il portavoce Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax - si parla poco della catastrofe umanitaria che sta accadendo a Gaza. Questa catastrofe tende solo ad aggravarsi e quindi un cessate il fuoco e una tregua sono qualcosa di estremamente necessario".
L'aeronautica militare israeliana ha lanciato raid aerei su oltre 50 obiettivi nella Striscia di Gaza, colpendo gruppi di operativi di Hamas e Jihad islamica palestinese. Lo riferisce l'Idf. Uno degli attacchi, avvenuto durante la notte, aveva come obiettivo un importante terrorista che operava in una ex scuola di Gaza City. L'esercito non fornisce la sua identità né ulteriori dettagli sul suo ruolo. L'edificio scolastico fungeva da rifugio per gli sfollati di Gaza e i media palestinesi riferiscono di almeno 5 morti nell'attacco. Ulteriori attacchi durante la notte hanno colpito miliziani di Hamas a Khan Younis e Deir al-Balah, rispettivamente nella parte meridionale e centrale di Gaza, afferma l'Idf, aggiungendo che tra gli altri obiettivi colpiti nei giorni scorsi c'erano cellule di agenti, depositi di armi, infrastrutture di tunnel, postazioni di lancio di carri armati ed edifici utilizzati da Hamas. Secondo Al Jazeera, sono almeno 22 i morti nei raid su Gaza.
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Una delegazione della Jihad islamica è arrivata in Qatar per partecipare ai negoziati sulla tregua a Gaza e sullo scambio di prigionieri con Israele. Lo ha dichiarato alla France Presse un esponente del gruppo militante palestinese. "Una delegazione di alto rango della Jihad islamica è arrivata a Doha ieri sera", ha detto il funzionario, parlando a condizione di anonimato in quanto non autorizzato a discutere pubblicamente dei colloqui, aggiungendo che "le discussioni sono in corso, incentrate sul meccanismo per l'attuazione dell'accordo di cessate il fuoco e sui nomi dei prigionieri palestinesi inclusi nell'accordo di scambio".
Secondo il Wall Street Journal, che cita fonti arabe, il leader de facto di Hamas a Gaza, Muhammad Sinwar, è d'accordo in linea di principio con i termini dell'intesa per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza. Muhammad Sinwar è fratello del leader Yahya ucciso dall'Idf ed erede legittimo del terrore a Gaza.
È stato raggiunto un accordo di cessate il fuoco a Gaza, ma il suo annuncio è stato ritardato a causa di disaccordi sui meccanismi di attuazione. Lo ha detto all'agenzia di stampa Al-Araby Al-Jadeed un'importante fonte palestinese, secondo cui, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha tentato di sabotare l'accordo e di ritardarne l'avanzamento all'ultimo minuto, insistendo affinché i soldati israeliani tenuti in ostaggio da Hamas fossero inclusi nella lista dei 33 ostaggi da rilasciare nella prima fase dell'accordo.
L'accordo per il cessate il fuoco a Gaza in tre fasi, basato su un quadro definito dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e approvato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, inizierebbe con il rilascio graduale di 33 ostaggi nell'arco di un periodo di sei settimane, tra cui donne, bambini, adulti di età superiore ai 50 anni e civili gravemente malati e feriti. In cambio, Israele rilascerebbe centinaia di prigionieri di sicurezza palestinesi. La BBC ha stimato il numero a 1.000 prigionieri, tra cui circa 190 terroristi che hanno scontato condanne di 15 anni o più.

Israele e Hamas hanno concordato in linea di principio un accordo sugli ostaggi lunedì sera e da allora hanno lavorato a Doha per finalizzare i dettagli riguardanti l'attuazione dell'accordo. Lo dicono due funzionari arabi al "The Times of Israel". Una delle questioni principali che deve ancora essere definita sono i parametri esatti del ritiro dell'Idf da Gaza. I mediatori stanno ancora aspettando una mappa da Israele che lo definisca, dicono i funzionari arabi, che ipotizzano l'annuncio di un accordo tra oggi e domani sotto forma di una dichiarazione congiunta da parte di Stati Uniti, Qatar ed Egitto. Ieri mattina il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha affermato che Israele aveva accettato l'accordo sugli ostaggi, mentre Hamas non aveva ancora fatto lo stesso.