Mercoledì 15 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Tregua Gaza, Muhammed Sinwar approva accordo. Idf bombarda 50 siti nella Striscia: “Colpito terrorista di spicco”

Funzionari di entrambe le parti e dei paesi mediatori ritengono vicinissimo il cessate il fuoco. Delegazione Jihad islamica arrivata in Qatar per prendere parte ai negoziati. Limati gli ultimi dettagli sul rilascio degli ostaggi

Roma, 15 gennaio 2025 – Dovrebbe essere ormai solo questione di ore, non più di 24, secondo fonti interne, prima della dichiarazione ufficiale sul raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Per tutta la giornata di ieri sono proseguiti i contatti tra Israele e Hamas per mettere fine agli scontri e arrivare allo scambio di ostaggi. L'accordo in tre fasi, basato su un quadro definito dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e approvato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, inizierebbe con il rilascio graduale di 33 ostaggi nell'arco di un periodo di sei settimane, tra cui donne, bambini, adulti di età superiore ai 50 anni e civili gravemente malati e feriti. In cambio, Israele rilascerebbe centinaia di prigionieri di sicurezza palestinesi.

Secondo il Wall Street Journal, che cita fonti arabe, anche Muhammad Sinwar, leader di fatto di Hamas sarebbe “d'accordo in linea di principio” con i termini del piano per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco.

Guerra Gaza, cessate il fuoco più vicino
Guerra Gaza, cessate il fuoco più vicino

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11:11
Sanità Gaza: 62 vittime nelle ultime 24 ore

Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha affermato che 62 persone sono state uccise nel territorio palestinese nelle ultime 24 ore, portando il bilancio complessivo delle vittime di guerra a 46.707. Il ministero ha dichiarato che almeno 110.265 persone sono state ferite in più di 15 mesi di guerra tra Israele e Hamas, scatenata dall'attacco del gruppo palestinese del 7 ottobre 2023.

Vittime dei raid a Gaza
Vittime dei raid a Gaza
10:29
Cremlino: "Cauto ottimismo su tregua. E' necessaria"

Il Cremlino ha espresso un "cauto ottimismo" sulla possibilità di una tregua a Gaza, giudicandola "estremamente necessaria". "Purtroppo - ha detto il portavoce Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax - si parla poco della catastrofe umanitaria che sta accadendo a Gaza. Questa catastrofe tende solo ad aggravarsi e quindi un cessate il fuoco e una tregua sono qualcosa di estremamente necessario".

10:04
Idf: "Raid aerei su 50 siti a Gaza. Colpito terrorista di spicco"

L'aeronautica militare israeliana ha lanciato raid aerei su oltre 50 obiettivi nella Striscia di Gaza, colpendo gruppi di operativi di Hamas e Jihad islamica palestinese. Lo riferisce l'Idf. Uno degli attacchi, avvenuto durante la notte, aveva come obiettivo un importante terrorista che operava in una ex scuola di Gaza City. L'esercito non fornisce la sua identità né ulteriori dettagli sul suo ruolo. L'edificio scolastico fungeva da rifugio per gli sfollati di Gaza e i media palestinesi riferiscono di almeno 5 morti nell'attacco. Ulteriori attacchi durante la notte hanno colpito miliziani di Hamas a Khan Younis e Deir al-Balah, rispettivamente nella parte meridionale e centrale di Gaza, afferma l'Idf, aggiungendo che tra gli altri obiettivi colpiti nei giorni scorsi c'erano cellule di agenti, depositi di armi, infrastrutture di tunnel, postazioni di lancio di carri armati ed edifici utilizzati da Hamas. Secondo Al Jazeera, sono almeno 22 i morti nei raid su Gaza.

10:01
Gaza, delegazione Jihad islamica in Qatar per negoziati

Una delegazione della Jihad islamica è arrivata in Qatar per partecipare ai negoziati sulla tregua a Gaza e sullo scambio di prigionieri con Israele. Lo ha dichiarato alla France Presse un esponente del gruppo militante palestinese. "Una delegazione di alto rango della Jihad islamica è arrivata a Doha ieri sera", ha detto il funzionario, parlando a condizione di anonimato in quanto non autorizzato a discutere pubblicamente dei colloqui, aggiungendo che "le discussioni sono in corso, incentrate sul meccanismo per l'attuazione dell'accordo di cessate il fuoco e sui nomi dei prigionieri palestinesi inclusi nell'accordo di scambio".

08:39
Wsj: Muhammed Sinwar approva accordo in linea di principio

Secondo il Wall Street Journal, che cita fonti arabe, il leader de facto di Hamas a Gaza, Muhammad Sinwar, è d'accordo in linea di principio con i termini dell'intesa per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza. Muhammad Sinwar è fratello del leader Yahya ucciso dall'Idf ed erede legittimo del terrore a Gaza.

08:08
"Accordo raggiunto, ma Netanyahu ha tentato di sabotarlo"

È stato raggiunto un accordo di cessate il fuoco a Gaza, ma il suo annuncio è stato ritardato a causa di disaccordi sui meccanismi di attuazione. Lo ha detto all'agenzia di stampa Al-Araby Al-Jadeed un'importante fonte palestinese, secondo cui, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha tentato di sabotare l'accordo e di ritardarne l'avanzamento all'ultimo minuto, insistendo affinché i soldati israeliani tenuti in ostaggio da Hamas fossero inclusi nella lista dei 33 ostaggi da rilasciare nella prima fase dell'accordo.

08:00
I punti chiave dell'accordo

L'accordo per il cessate il fuoco a Gaza in tre fasi, basato su un quadro definito dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e approvato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, inizierebbe con il rilascio graduale di 33 ostaggi nell'arco di un periodo di sei settimane, tra cui donne, bambini, adulti di età superiore ai 50 anni e civili gravemente malati e feriti. In cambio, Israele rilascerebbe centinaia di prigionieri di sicurezza palestinesi. La BBC ha stimato il numero a 1.000 prigionieri, tra cui circa 190 terroristi che hanno scontato condanne di 15 anni o più.

Un cartellone con immagini di ostaggi israeliani tenuti da Hamas a Gaza e la scritta "Non fermarti finché non saranno tornati tutti"
Un cartellone con immagini di ostaggi israeliani tenuti da Hamas a Gaza e la scritta "Non fermarti finché non saranno tornati tutti"
07:56
Israele e Hamas a un passo dall'accordo

Israele e Hamas hanno concordato in linea di principio un accordo sugli ostaggi lunedì sera e da allora hanno lavorato a Doha per finalizzare i dettagli riguardanti l'attuazione dell'accordo. Lo dicono due funzionari arabi al "The Times of Israel". Una delle questioni principali che deve ancora essere definita sono i parametri esatti del ritiro dell'Idf da Gaza. I mediatori stanno ancora aspettando una mappa da Israele che lo definisca, dicono i funzionari arabi, che ipotizzano l'annuncio di un accordo tra oggi e domani sotto forma di una dichiarazione congiunta da parte di Stati Uniti, Qatar ed Egitto. Ieri mattina il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha affermato che Israele aveva accettato l'accordo sugli ostaggi, mentre Hamas non aveva ancora fatto lo stesso.