Londra, 21 dicembre 2018 - Come è possibile che un singolo drone possa mettere in ginocchio uno degli aeroporti più importanti d’Europa? È quello che è successo ieri a Gatwick, l’ottavo aeroporto più trafficato d’Europa con un volume di oltre 45 milioni di passeggeri all’anno, entrato nel panico a causa di un minaccioso drone che ha continuato a svolazzare intorno alla pista a intervalli irregolari fin dalle ore 21 di mercoledì sera. Ieri sono stati colpiti più di 110mila viaggiatori ma è probabile che i disagi continuino almeno fino alla vigilia di Natale e si prevede che più di 360mila persone possano rimanerne coinvolte. Per molti questo potrebbe significare un Natale completamente rovinato, visto che solo nella giornata di ieri sono stati cancellati più di 760 voli da e per Gatwick, che ha confermato la sospensione di tutti i voli fino a data da definire. Si prevedono pesanti ripercussioni anche durante l’intera giornata di oggi e per il resto del fine settimana – ovvero il grosso del traffico aereo natalizio. Tra le centinaia di migliaia di persone rimaste a terra ieri c’era anche chi, sfibrato dall’attesa, si accampava in aeroporto per la seconda notte di fila, dopo che alcune linee aeree si sono rifiutate di rimborsare i propri passeggeri. I danni economici, per migliaia di turisti non sono ancora stati calcolati ma è chiaro che l’intera situazione potrebbe pesare moltissimo per migliaia di famiglie. Ieri Scotland Yard ha chiarito che non riteneva l’azione del drone (peraltro criminale) parte di un attentato terroristico, ma rimane il fatto che il titolare del popolare gadget volante, descritto come ‘un pilota esperto’, è riuscito a beffare le forze dell’ordine per più di 24 ore, senza mai farsi trovare.
Giocando a nascondino con gli agenti, il drone spariva per ore per poi tornare a volare in cielo pochi minuti dopo che l’aeroporto annunciava la ripresa dei voli, riportando il tutto al punto di prima. La situazione ha raggiunto il ridicolo ieri pomeriggio, quando è stato chiamato addirittura l’esercito –i ceccchini – perché intervenisse per trovare il pilota sabotatore e aiutasse con lo sfollamento dell’aeroporto. Allo stesso tempo sono stati chiamati i tiratori scelti per abbattere il drone e riportare la calma sulla pista di decollo ma, secondo molti, questi avrebbero dovuto entrare in azione immediatamente e non dopo una giornata intera di caos. L’inattività della polizia per quasi 24 ore è stata molto criticata e molti inglesi si sono chiesti a cosa sia servito spendere diversi milioni di sterline in difesa se un solo drone può creare un disastro del genere.
Nel tardo pomeriggio il ministro della Difesa, Gavin Williamson, ha annunciato che avrebbe cancellato le restrizioni sui voli notturni in tutti gli altri aeroporti inglesi per smaltire congestione a Gatwick: sono stati dirottati su diversi altri aeroporti inglesi e, in alcuni casi, persino all’estero. Ryanair ha annunciato ufficialmente che tutti i suoi voli saranno spostati sullo scalo di Stansted.
"Continueremo a lavorare con le autorità di Gatwick per risolvere la questione e permettere a tutti di riprendere a viaggiare. L’attività riscontrata è illegale e si rischia fino a cinque anni di carcere", ha detto il primo ministro britannico, Theresa May.