Washington, 8 giugno 2018 - Non attenderà la fine della riunione del G7 in Canada, che prende il via oggi. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump volerà direttamente a Singapore per incontrare il leader nordcoreano Kim Jong-un il prossimo 12 giugno. Lo ha reso noto oggi Sarah Sanders, la portavoce della Casa Bianca. Trump partirà dal Quebec sabato mattina, lasciando Everett Eissenstat, vice assistente del presidente per gli Affari Internazionali, a rappresentare gli Usa alla riunione dei Sette Grandi della Terra.
VIDEO G7, Conte è arrivato in Canada
Una decisione che arriva in un momento in cui Trump al vertice rischia di trovarsi davanti a una faida commerciale, aggravata proprio dalle sue decisioni e dal suo attacco diretto all'omologo francese, Emmanuel Macron, e al premier canadese Justin Trudeau, due suoi stretti alleati, rei di aver fatto fronte comune contro i dazi all'import di acciaio e alluminio e di aver anche creato un consiglio di cooperazione nel settore della Difesa.
Ma le tariffe commerciali di Trump non incontrano il favore nemmeno della premier britannica Theresa May e della cancelliera tedesca Angela Merkel. La Sanders, nel dare l'annuncio del viaggio anticipato di Trump, non ha fatto riferimento alle tensioni commerciali con gli alleati.
Trump, partendo anticipatamente sabato mattina, "salterà" le sessioni del vertice dedicate al cambiamento climatico e le energie pulite e quella sugli oceani, alle quali invece parteciperanno i leader di dodici Paesi invitati al tavolo dei Grandi del Mondo.
Non è escluso che il vertice termini senza un comunicato congiunto finale. E Macron ha avvertito Trump che il summit potrebbe concludersi con un documento firmato solo da sei Paesi, esclusi gli Stati Uniti. Trump avrebbe anche evocato la possibilità di non recarsi al vertice, e mandare al suo posto il vice, Mike Pence. Alla fine il rischio è rientrato, ma è stato preceduto da un botta e risposta su Twitter che non fa ben sperare sul faccia a faccia con gli alleati. "Il rischio é creare un mondo della legge del più forte. Questo non è né un bene per noi né per nessuno dei nostri Paesi amici nel mondo. Ecco perchè continueremo a combattere", ha twittato Macron.
Le risque : créer un monde de la loi du plus fort. Ce n'est ni bon pour nous ni pour aucun de nos pays amis dans le monde. C’est pourquoi nous continuerons à nous battre.https://t.co/GOZVZLfVK6
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) 7 giugno 2018
La replica di Trump non si è fatta attendere: "Per favore dite al premier Trudeau e al presidente Macron che stanno facendo pagare agli Usa imponenti dazi e creano barriere non monetarie. Il surplus commerciale dell'Ue con gli Usa è di 151 miliardi di dollari e il Canada continua a tenere fuori i nostri agricoltori. Non vedo l'ora di incontrarli oggi".
Please tell Prime Minister Trudeau and President Macron that they are charging the U.S. massive tariffs and create non-monetary barriers. The EU trade surplus with the U.S. is $151 Billion, and Canada keeps our farmers and others out. Look forward to seeing them tomorrow.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 7 giugno 2018
Prime Minister Trudeau is being so indignant, bringing up the relationship that the U.S. and Canada had over the many years and all sorts of other things...but he doesn’t bring up the fact that they charge us up to 300% on dairy — hurting our Farmers, killing our Agriculture!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 7 giugno 2018
Why isn’t the European Union and Canada informing the public that for years they have used massive Trade Tariffs and non-monetary Trade Barriers against the U.S. Totally unfair to our farmers, workers & companies. Take down your tariffs & barriers or we will more than match you!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 8 giugno 2018