Lunedì 26 Agosto 2024

G20, Obama-Putin: "Intesa su soluzione in Siria". Ma sulle strategie è scontro

Gli attentati di Parigi irrompono nel programma del vertice. Tusk: "Agire contro i finanziatori del terrore". Juncker: "Non confondere i rifugiati coi terroristi"

G20, il vertice Obama-Putin (Afp)

G20, il vertice Obama-Putin (Afp)

Antalya, 15 novembre 2015  - Il clima del G20 che si è aperto oggi in Turchia sconta pesantemente la tragica notte di Parigi. Lo stesso padrone di casa, Recep Tayyp Erdogan, aveva spiegato che l'ondata di attentati sarebbe stata "in primo piano" al vertice di Antalya. E così è stato, con l'attenzione catalizzata dal vertice Usa-Russia, un faccia a faccia tra Barack Obama e Vladimr Putin che non ha fatto altro che sigillare un'intesa. L'accordo raggiunto a Vienna prevede una transizione politica in Siria, mediata dall'Onu, e un coprifuoco. "Trovare una soluzione al conflitto - ha affermato la casa Bianca riferendosi al vertice informale tra i due presidenti -, è un imperativo reso più urgente dagli attacchi di Pariigi. Da questo punto di vist Obama ha salutato positivamente l'importanza degli sforzi militari russi diretti a sconfiggere lo Stato islamico in Siria". Stati Uniti e Russia, però, perseguiranno l'Iisis con "strategie differenti" come ha detto il consigliere di Putin per la politica estera Yuri Ushakov: Mosca e Washington hanno "obiettivi strategici nella lotta allo Stato islamico che sono molto vicini tra loro, ma restano differenze tattiche" ha sottolineato lo stesso Ushakov.

LA FRANCIA E RENZI - A rappresentate la Francia ad Antalya il ministro degli Esteri Laurent Fabius. Il presidente francese François Hollande - assente al summit - ha detto oggi ai capigruppo parlamentari che vuole fare in modo che lo stato d'emergenza, dichiarato dopo gli attentati di venerdì sera a Parigi, duri tre mesi, hanno detto all'Afp varie fonti parlamentari. "Ci ha detto che vuole che lo stato d'emergenza duri tre mesi" al minimo, ha detto una fonte. La proroga dello stato d'emergenza oltre 12 giorni può essere autorizzata solo con una legge, approvata dal parlamento, che ne fissa la durata definitiva.

"Abbiamo mandato un messaggio di unità ieri con tutte le forze politiche. Di fronte al terrorismo è bene che le polemiche interne tra i partiti si abbassino di un tono". Lo ha detto al G20 il premier Matteo Renzi aggiungendo che "l'Italia ha la forza per poter affrontare questa fase". Per Renzi questo è il momento "della determinazione e della saggezza e del buon senso. Nessun tono superiore a quello di cui abbiamo bisogno. E' un momento delicato. Con buon senso ed equilibrio - ha proseguito - dovremo affrontare senza alcun isteria e sottovalutazione un tema grande che ci porteremo per i prossimi mesi e forse anni. Ma se il Paese è unito e compatto saremo in grado di affrontarlo e di vincere". Per il premier Matteo Renzi bilaterali in programma, in particolare quello con Vladimir Putin fissato per domani mattina alle 9.

TUSK: AGIRE SUI FINANZIATORI  - "Dopo Parigi, il G20 non sia solo un altro summit, le parole non bastano, è il momento di agire". Lo ha detto Donald Tusk, presidente del consiglio europeo, in conferenza al G20. "Non c'è un forum migliore di questo per affrontare anche il problema del finanziamento al terrore che arriva da molti Paesi. Solo se cooperiamo sullo scambio di informazioni sulle transazioni sospette potremo essere efficaci contro il terrorismo", ha aggiunto. Poi ha esortato Mosca a "azioni sul terreno in Siria più focalizzate sull'Isis. Non possiamo accettare azioni contro l'opposizione moderata, pena una nuova ondata di rifugiati siriani. Abbiamo segnali che è già iniziata". 

JUNKER - Il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, ha ricordato che "la decisione di sospendere Schengen da parte della Francia è prevista dal trattato stesso. In casi di emergenza". Ma Junker ha anche detto che "non vanno mischiate le categorie delle persone: i responsabili degli attacchi di Parigi non possono essere confusi con i rifugiati in cerca di salvezza: non mi piacciono queste reazioni". 

OBAMA-ERDOGAN: UN ATTACCO ALL'OCCIDENTE - Quello sferrato contro Parigi "è un attacco a tutto l'Occidente. I cieli sono stati oscurati...". Lo ha detto il presidente Usa Barak Obama al termine dell'incontro con il presidente turco Recyp Erdogan, al G20 di Antalya. Obama ha manifestato la sua solidarietà al popolo francese assicurando che "i responsabili saranno braccati e assicurati alla giustizia".  "Insisteremo con i membri della coalizione per aumentare la pressione sull'Isis e contribuire a una transizione di pace in Siria, con una risoluzione politica, per alleviare la sofferenza di tante persone". "Quella di oggi è stata una discussione utile sui progressi di Vienna per una transizione democratica in Siria ed eliminare Daesh che ha creato dolore in Siria, Parigi e altre parti del mondo". Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto che i leader del G20 riuniti ad Antalya invieranno "un messaggio fortissimo, duro", contro il terrorismo dopo gli attacchi di venerdì a Parigi.