Sabato 29 Giugno 2024

Navalny, i funerali venerdì a Mosca. La moglie Yulia all’Europarlamento: “Putin è un maledetto mafioso”

A Strasburgo la vedova del dissidente ha messo in guardia gli alleati europei dell’Ucraina: “Tutto è già stato utilizzato: armi, denaro, sanzioni, ma niente funziona: Putin va combattuto da criminale”

Strasburgo, 28 febbraio 2024 – Si è aperto con una standing ovation l’intervento al Parlamento europeo di Yulia Navalnaya, la vedova del dissidente Alexei Navalny, morto il 16 febbraio in circostanze ancora non del tutto chiarite in una colonia penale nell’Artico in cui era detenuto da dicembre. Dopo due settimane di dolore e trattative con le autorità russe per riavere la salma, è arrivato l’annuncio: “Il funerale avrà luogo venerdì a Mosca – ha dichiarato la donna, senza tralasciare che non sarà l’ultimo capitolo di queste settimane che le hanno stravolto la vita – Non so ancora se sarà pacifico o se la polizia arresterà coloro che saranno venuti a salutare Alexei.

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Yulia Navalnaya durante il discorso al Parlamento Europeo (Ansa)
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Navalnaya ha voluto ricordare l’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, a cui suo marito si era opposto: “Una guerra brutale e subdola. Il mondo intero è corso in aiuto dell'Ucraina, ma sono passati due anni, c'è molta stanchezza, molto sangue, molta delusione. E Putin non è andato da nessuna parte”. La vedova ha messo in guardia gli alleati occidentali di Kiev e l’opinione pubblica mondiale: “Tutto è già stato utilizzato: armi, denaro, sanzioni. Niente funziona. E il peggio è successo: tutti si sono abituati alla guerra – e poi ha aggiunto – Non potete sconfiggerlo pensando che sia un uomo di principi che ha una morale e delle regole. Putin è un maledetto mafioso, va combattuto come un criminale, non con le note diplomatiche”.

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Secondo Navalnaya, per sconfiggere il presidente russo è necessario ben altro: “Alexei era un inventore. Aveva sempre nuove idee per tutto, ma soprattutto per la politica. È riuscito a diventare il politico più famoso del Paese. È riuscito a ispirare milioni di persone con le sue idee. E come faceva? Usava la fantasia”. E “decine di milioni di russi” sarebbero pronti ad essere “alleati affidabili” in questa lotta. 

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Un’eredità difficile, quindi, quella di Navalny. Ma Yulia sarebbe pronta a farsene carico: “Putin deve rispondere di ciò che ha fatto al mio Paese. Deve rispondere di ciò che ha fatto a un Paese vicino e pacifico. E deve rispondere di tutto ciò che ha fatto ad Alexei – ha dichiarato la vedova – Mio marito non vedrà come sarà la bella Russia del futuro, ma noi dobbiamo vederla. E io farò del mio meglio perché il suo sogno si realizzi”.

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