Domenica 1 Settembre 2024
SIMONE TOMASELLO
Esteri

Fumetti con supereroi russi e “ucraini idioti”, così Mosca glorifica la guerra contro Kiev

La mossa dei ministeri della Difesa e dell’Educazione. Il progetto mira a ottenere il supporto dei più giovani, che finora si sono dimostrati poco propensi ad accogliere la propaganda anti-occidentale

Mosca, 30 maggio 2024 – Anche i fumetti rispondono alle logiche della guerra. Così il Cremlino continua incentivare e glorificare la campagna dell’esercito russo in Ucraina. Alla luce di alcuni sondaggi, i giovani russi sono stati indicati come il target che sostiene meno il conflitto. Per questo motivo il Cremlino ha agito per invertire la tendenza. Secondo quanto racconta la Bbc, ad aprile i ministeri della Difesa e dell’Educazione hanno cominciato a distribuire migliaia di fumetti in tutta la Russia e in tutti i territori ucraini occupati. L’obiettivo sarebbe quello di distribuirli in ogni scuola sotto il controllo di Mosca, rivela il sito ufficiale del progetto.

I fumetti sono composti da 22 piccole storie dedicate ai soldati russi decorati per le loro “gesta” sul campo di battaglia. Questi racconti fanno da eco alla pretesa di Mosca di aver intrapreso l’invasione nel febbraio 2022 come atto “preventivo” per evitare un genocidio pianificato dal governo di Kiev, spalleggiato dalla Nato.

Un fumetto di propaganda russo (tradotto in italiano)
Un fumetto di propaganda russo (tradotto in italiano)

Gli Avengers russi

Tra i protagonisti delle storie, troviamo il colonnello Azatbek Asanbekovich Omurbekov, ufficiale al comando dell’unità responsabile del massacro di Bucha nel marzo 2022. Il colonnello viene descritto come un “uomo vero” e caratterizzato da grande umanità, come le sue truppe. “Quando il nemico (l’esercito ucraino) si ritirava, abbandonava i feriti. I soldati russi, invece, fornivano loro le prime cure, anche in guerra bisogna rimanere umani”, si legge in un passo della storia. Questo a dispetto del fatto che le maggiori organizzazioni di salvaguardia dei diritti umani hanno accusato i russi di aver torturato e ucciso barbaramente prigionieri di guerra. 

L’autore di queste storie è lo scrittore per bambini e grande sostenitore dell’invasione Oleg Roy, da sempre impegnato nel meccanismo della propaganda russa. Nelle sue produzioni appare chiara la retorica anti-occidentale e anti-Ucraina. Roy è stato autore anche di una serie di fumetti dedicati ai patriottici “supereroi russi”, elogiati dai media sostenuti dal Cremlino e considerati come la “risposta della Russia alla DC e alla Marvel”.

La propaganda russa
La propaganda russa

I soldati “cyborg”

Un altro scrittore devoto alla causa russa è Mikhail Zvinchuk. Fumettista e blogger militare, fa parte del Consiglio presidenziale russo sulla guerra in Ucraina. I suoi comic book sono stati tradotti anche in inglese, cinese e arabo. Zvinchuk descrive situazioni reali accadute al fronte con lo scopo di glorificare le gesta dei soldati russi. Nelle strisce le truppe del Cremlino vengono definite dagli ucraini come “cyborg”. I soldati di Kiev sono rappresentati, invece, come pedine dei generali occidentali, come – ad esempio – dimostra una scena in cui un generale polacco li riprende duramente: “Diamine! I russi vi stanno sbaragliando non perché sono ben informati, ma perché voi siete un branco di idioti!”. 

I suoi fumetti hanno fatto parte di una mostra itinerante, che è stata visitata – secondo i dati ufficiali – da oltre mezzo milione di persone. L’esposizione ha viaggiato in treno per 34mila chilometri attraverso tutti i territori della Federazione, toccando 75 città.

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Omaggio alla Wagner

A questa saga fumettistica si aggiunge la serie dedicata alla celebrazione di Yevgeny Prigozhin e del suo gruppo paramilitare Wagner. Sono considerati i salvatori dei russofoni dell’Ucraina orientale, che altrimenti sarebbero stati “sterminati” dal “governo filo-nazista ucraino”. I mercenari della Wagner sono stati coinvolti sia nella guerra in Ucraina, sia in quella in Siria, oltre a diversi interventi in vari colpi di stato africani. Lo stesso Prigozhin, morto in un misterioso incidente aereo il 23 agosto, è una figura controversa in Russia, dopo aver guidato un breve ammutinamento delle sue truppe contro il Cremlino. I soldati della Wagner hanno marciato quasi fino a Mosca, prima di fare dietrofront e tornare alle loro posizioni sulla linea del fronte.