Venerdì 26 Luglio 2024

Fukushima, iniziato lo scarico delle acque radioattive nell’oceano. Proteste, l’Aiea: “Trizio inferiore ai limiti di pericolosità”

Alle 6 ora italiana è cominciato il rilascio graduale di oltre un milione di tonnellate d’acqua contaminata che avverrà in un periodo di almeno 30 anni

Roma, 24 agosto 2023 – A Fukushima è iniziato, come preannunciato, alle 13 ora locale (le 6 in Italia) lo scarico nell'oceano Pacifico delle acque radioattive e trattate contenute nelle cisterne della centrale nucleare distrutta dal terremoto e dal successivo tsunami del marzo 2011.

L'operazione segue l'annuncio del governo del Giappone fatto ad inizio settimana, nonostante le proteste dei Paesi vicini, in primis la Cina, per le possibili conseguenze sull'ambiente, degli ambientalisti e anche dei pescatori locali preoccupati per la reputazione dei loro prodotti. Il rilascio, che avverrà gradualmente nel corso di un periodo tra i 30 e i 40 anni, riguarda più di un milione di tonnellate di acqua contaminata dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi gestita dalla Tokyo Electric Power (Tepco).

Fukushima: protesta contro lo sversamento dell'acqua radioattiva nell'Oceano (Ansa)
Fukushima: protesta contro lo sversamento dell'acqua radioattiva nell'Oceano (Ansa)

Le critiche della Cina

La Cina torna a criticare con durezza il Giappone dopo l'avvio delle operazioni di rilascio nell'oceano delle acque contaminate, definendo la mossa “estremamente egoista e irresponsabile”. "L'oceano è una proprietà comune di tutta l'umanità – si legge in una nota del ministero degli Esteri cinese - e l'avvio forzato dello scarico delle acque reflue nucleari di Fukushima nel Pacifico è un atto estremamente egoista e irresponsabile che ignora gli interessi pubblici internazionali".

La replica del Giappone

Il governo giapponese e gli operatori dell'impianto di Fukushima replicano alle critiche sostenendo che l'acqua deve essere rilasciata per procedere con lo smantellamento dell'impianto nucleare danneggiato e prevenire fuoriuscite accidentali di materiale radioattivo. Inoltre il trattamento e la diluizione eseguita sull’acqua di raffreddamento della centrale stoccata negli ultimi 12 anni renderanno lo scarico delle acque reflue più sicure rispetto agli standard internazionali previsti e che il loro impatto ambientale sarà trascurabile. Il piano giapponese ha ricevuto il via libera dall'Aiea, l'organismo di vigilanza nucleare delle Nazioni Unite, che ha valutato e approvato l’operazione.

Trizio radioattivo sotto i livelli di pericolosità

La concentrazione del trizio radioattivo nell'acqua radioattiva di Fukushima rilasciata dal Giappone è "ben al di sotto” dei limiti di pericolosità: lo ha detto l'agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea): “Gli esperti dell'Aiea hanno raccolto campioni questa settimana delle acque preparate per la prima fuoriuscita – ha affermato in una nota l'organismo delle Nazioni Unite, che supervisiona l'operazione – . L'analisi condotta indipendentemente sul posto ha confermato, i valori sono al di sotto del limite operativo di 1.500 becquerel (Bq) per litro”.

Coldiretti, le preoccupazioni per le importnazioni di pesce 

In Italia sono arrivati oltre 123mila chili di pesce dal Giappone in un anno pari a meno dello 0,02% sul totale dei prodotti ittici importanti da tutto il mondo. È quanto emerge dall'analisi della Coldiretti su dati Istat nel 2022 in riferimento alla decisione della Cina di vietare le importazioni di prodotti ittici dal Giappone in risposta alla decisione di rilasciare le acque reflue dello stabilimento nucleare di Fukushima devastato dal disastro del marzo 2011. “In realtà –  sottolinea la Coldiretti –  i quantitativi aumentano se si considerano le importazioni dei tutti i Paesi che pescano nelle acque del Mar del Giappone anche perché l'Italia è fortemente dipendente dall'estero per i prodotti ittici”.