Parigi, 13 ottobre 2023 – Torna la paura in Francia: dopo l’attentato di stamane ad Arras, dove si contano un morto e due feriti, un tentato attacco sarebbe stato sventato dalle autorità transalpine. La conferma arriva dal presidente francese Emmanuel Macron, senza fornire ulteriori dettaglia. La stampa francese oggi ha riferito che un uomo armato di coltello da cucina è stato arrestato nei pressi di un istituto mentre usciva da una moschea nella località di Limay, nel dipartimento degli Yvelines, nell'area metropolitana di Parigi.
L’attentato ad Arras
Al grido 'Allah Akbar' un ragazzo ceceno 20enne, Mohammed Mogouchkov, ha dato l'assalto alla sua ex scuola ad Arras uccidendo a coltellate un insegnante e ferendo due persone prima di essere fermato dagli agenti di polizia intervenuti. L'aggressione di stampo terroristico è avvenuta nel liceo Gambetta-Carnot della cittadina a sud di Lens. Le forze dell’ordine hanno fermato anche il fratello dell’aggressore. L'inchiesta è stata affidata all'antiterrorismo.
Le fonti della polizia citate dalla stampa francese hanno confermato l'uccisione dell'insegnante, il 57enne Dominique Bernard, e due feriti, due sono in condizioni gravi. L'aggressore è stato arrestato. Gérald Darmanin, ministro dell'interno, ha confermato che il ragazzo ha gridato 'Allah Akbar'. E’ gravissimo anche un dipendente della scuola, ferito con diverse coltellate, mentre un altro insegnante è stato colpito ma in maniera più lieve. Nessun studente è ricorso alle cure dei sanitari, grazie alla prontezza di Bernard.
Il presidente Emmanuel Macron è arrivato verso le 15 al Lycée Léon Gambetta. Il capo di Stato francese ha visitato la scuola accompagnato dal ministro degli Interni Gérald Darmanin e dal ministro dell'Istruzione Gabriel Attal.
Il professore eroe
Il quotidiano locale, La Voix Du Nord, ha scritto: "Gli alunni sono stati confinati nelle loro rispettive classi", e riportato la testimonianza di alcuni studenti: "Stavamo uscendo dalla classe per andare a mensa, abbiamo visto un tipo con due coltelli attaccare il prof con del sangue addosso. Ha tentato di calmarlo per proteggerci. Ci ha detto di andare via, non capivamo bene, abbiamo iniziato a correre ed altri sono risaliti ai piani alti". La vittima, il professore Dominique Bernard, insegnava letteratura. Bernard aveva lavorato per tutta la sua carriera nel nord della Francia e negli ultimi anni i suoi studenti erano soprattutto gli alunni del quinto anno. "Era un po' severo, ma gentile", lo ricorda un alunno intervistato da Le Figaro sul posto. Anche Lilou, un'allieva del quarto anno, ricorda un insegnante piacevole nelle sue lezioni, poi lo scorso anno purtroppo Bernard si era assentato per un lungo periodo di malattia. Louis, un alunno dell'ultimo anno, ha raccontato che Bernard era stato insegnante di suo padre in un'altra scuola ad Arras. "Mio padre è scioccato, lo ricorda come un insegnante molto gentile" si legge su 20 Minutes. Bernard era originario proprio di Arras e aveva deciso di tornare in città più di quindici anni fa, dopo aver lavorato a Lille.
L'assalitore era schedato 'S'
Il giovane 20enne ceceno che oggi ha assaltato la sua ex scuola, uccidendo un insegnante e ferendo diversi studenti, alcuni in modo grave, era conosciuto alle forze dell'ordine transalpine perché era stato schedato come "S", che nel sistema francese significa "a rischio radicalizzazione", ed era quindi sorvegliato dai servizi di sicurezza.
Il fratello dell’aggressore fermato davanti altra scuola
Il fratello del 20enne di origini cecene che ha seminato morte e feriti al liceo Gambetta è stato trovato davanti un'altra scuola ed è stato arrestato, riferiscono i media. Non sarebbe stato in possesso di armi.
Chi è l'attentatore Mohammed Mogouchkov
Il profilo della famiglia di Mohammed Mogouchkov, il killer del liceo Gambetta, è inquietante: padre, madre e cinque figli vivono in Francia, ma sono irregolari semza permesso o nazionalità francese. Il padre è stato espulso anni fa e ora è in Russia, la madre con i figli vive in un centro di accoglienza, ma solo grazie all'intervento di diverse organizzazioni umanitarie si erano opposte all'espulsione di tutta la famiglia nel 2014. Il fratello più grande, Mosvar, è in carcere dal 2019 perché coinvolto in un progetto di attentato contro l'Eliseo: è stato condannato nel 2023 a 5 anni di reclusione per omessa denuncia. Poi aveva perso la possibilità di libertà, ma con il braccialetto elettronico, poiché sorpreso a diffondere su X contenuti violenti di propaganda all'Isis. Così anche Mohammed era finito sotto sorveglianza e schedato come "S", ma soltanto da una decina di giorni.
La Francia al livello di allerta attentati
Dopo l'attentato di oggi, la Francia alza il suo livello di allerta a quello di “emergenza attentati”. Lo si apprende da fonti vicine alla premier Elisabeth Borne. La decisione è stata adottata nel vertice sicurezza all'Eliseo, convocato da Emmanuel Macron. Le fonti indicano che la premier “ha deciso di elevare il dispositivo Vigipirate al livello di emergenza attentati”. Si tratta di un livello che può essere attivato subito dopo un attentato o nel caso che un gruppo terroristico identificato e non localizzato entri in azione.
Stamane lanciato allerta per sicurezza scuole
Sempre il canale Bfm-tv ha reso noto che questa mattina il ministero dell'Interno aveva inviato un messaggio di allerta con raccomandazione di osservare il più alto livello di sicurezza "a tutte le scuole" in Francia, e non soltanto a quelle ebraiche. Intanto dopo il sanguinoso raid è stata creata cellula di sostegno medico-psicologica per gli studenti testimoni dell'assalto di questa mattina.
Tre anni fa l'insegnante decapitato da 18enne ceceno
La violenta aggressione al liceo di Arras riporta alla mente quanto successe tre ann fa sermpre per mano di terroristi di origine cecena: il 16 ottobre del 2020 Samuel Paty fu ucciso e decapitato fuori della sua scuola, in un sobborgo di Parigi, perché durante un dibattito in classe sulla libertà di espressione aveva mostrato delle caricature del profeta Maometto. In quell'occasione il killer fu 18enne rifugiato ceceno Abdoullakh Anzorov, ucciso in seguito dalla polizia. Il giovane si era radicalizzato all'estremismo islamico.