Parigi, 13 dicembre 2024 - Il presidente Emmanuel Macron ha nominato primo ministro Francois Bayrou, suo alleato centrista dal 2017. La notizia della nomina è stata formalizzata in un comunicato dell'Eliseo, un testo di sole poche righe in cui viene affidato a Bayrou il mandato di "formare il nuovo governo". Bayrou ha assicurato che c'è "un cammino da trovare" verso la "necessaria riconciliazione" del paese. "Tutti - ha dichiarato Bayrou ai giornalisti uscendo dai suoi uffici di Alto Commissario al Piano - possono vedere la difficoltà del compito. Tutti si dicono che c'è un cammino da trovare per riunire le persone invece di dividerle. Penso che la riconciliazione sia necessaria".
“Nessuna sfiducia a priori” da Rn, per Le Pen “un prolungamento del macronismo può solo portare all'impasse”. La France Insoumise di Mélenchon ha annunciato che presenterà subito “una mozione di sfiducia”.
Bayrou è nato il 25 maggio 1951 a Borderes, nei Pirenei Orientali, dove è cresciuto in una famiglia di agricoltori. Appassionato di letteratura, ha fatto studi classici a Bordeaux al termine dei quali ha ottenuto il diploma dell'aggregazione, diventando professore di francese. All'inizio della sua carriera come insegnante, ha continuato ad aiutare la madre a mantenere l'azienda agricola di famiglia dopo la morte del padre nel 1974, anno in cui comincia la sua militanza politica.
Bayrou abbraccia la politica diventando consigliere generale dei Pirenei Atlantici, poi deputato dell'Udf (Unione per la democrazia francese) e poi presidente del consiglio generale dei Pirenei Atlantici. La sua statura di politico nazionale arriva quando viene nominato ministro dell'Istruzione nazionale e ministro dell'Istruzione superiore dal 1995 al 1997, diventando il più giovane titolare del dicastero all'età di 41 anni. Si è poi visto affidare le redini dell'Udf ed è diventato deputato europeo nel 1999.
Tuttavia, non ha abbandonato la scena politica nazionale: si è candidato alle elezioni presidenziali nel 2002, e a quelle del 2007. E' arrivato al terzo posto col 18,5% dei voti, dietro Nicolas Sarkozy e Segolene Royal, rifiutandosi di votare per Sarkozy al secondo turno. Nel 2007 Bayrou ha fondato il partito MoDem (Moderati Democratici), ma da allora ha dovuto affrontare numerose defezioni da parte dei suoi ex amici. Combattivo, Bayrou si è candidato per la terza volta all'Eliseo nel 2012. Dal 2014 è sindaco di Pau.
Il 17 maggio 2017, il presidente della Repubblica Emmanuel Macron - a cui ha dato il suo sostegno - lo ha nominato ministro della Giustizia, ma il 21 giugno 2017 ha annunciato le sue dimissioni dal governo per una vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto per gli incarichi di lavoro fittizi degli eurodeputati del suo partito. Il 1 gennaio 2023, Bayrou ha ricevuto la Legion d'Onore da Macron all'Eliseo, di cui è diventato uno storico alleato. Il 5 febbraio 2024 Bayrou è stato scagionato dai tribunali con il beneficio del dubbio nel caso degli assistenti parlamentari MoDem al Parlamento europeo.