Parigi, 5 dicembre 2024 – Ieri il governo Barnier è caduto e oggi il primo ministro francese, Michel Barnier, si è recato al Palazzo dell'Eliseo per presentare le dimissioni al presidente Emmanuel Macron.
Una crisi determinata dalla legge di bilancio “lacrime e sangue” da 60 miliardi necessaria per rispettare i parametri del patto di stabilità europeo.
Emmanuel Macron riceverà domani i capi dei gruppi parlamentari del Partito socialista, del campo presidenziale e del partito Les Republicains, hanno dichiarato fonti parlamentari ed esecutive. Nella prima mattinata, il capo dello Stato riceverà i leader del suo campo (Renaissance, Modem, Horizons, ecc.). Poi, a fine mattinata, il leader dei deputati socialisti Boris Vallaud e il suo omologo del Senato Patrick Kanner, nonché il leader del partito Olivier Faure, secondo un funzionario socialista. Nel primo pomeriggio sarà la volta dei leader di LR. Secondo queste fonti, France insoumise, Rassemblement national e gli Ecologisti non sono stati invitati in questa fase.
"Onorerò il mandato al quale mi hanno eletto i francesi fino all’ultimo giorno", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron nell’intervento in tv dopo la sfiducia al governo Barnier. "Nominerò il premier nei prossimi giorni, la sua priorità è il bilancio", ha aggiunto. Ha quindi precisato che costituirà "un governo di interesse generale" dopo la caduta di quello di Michel Barnier. "Il premier dovrà fare consultazioni e formare un governo ristretto al vostro servizio", composto dall’insieme delle forze politiche disponibili a non sfiduciarlo.
Il nome del prossimo primo ministro francese non sarà annunciato questa sera dal presidente Emmanuel Macron, secondo fonti vicine al capo dello stato. Macron parlerà ai francesi in tv questa sera alle 20.
“Quando sei all’interno di un’Unione Europea che è fatta di nazioni una legata all’altra, una crisi come quella che sta attraversano la Francia e non da pochi mesi, ci preoccupa. Non abbiamo mai pensato che le cose che vanno male agli altri possano portare benefici a noi". Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, rispondendo ad una domanda dell’ANSA sulla caduta del governo francese, a margine della presentazione del francobollo dedicato all’apicoltura. "Certo tutto questo ci preoccupa, dopodichè non possiamo entrare nelle scelte che fanno i cittadini francesi, che rispettiamo", ha precisato il ministro.
La caduta del governo Barnier pesa sul consolidamento di bilancio della Francia. E' il messaggio all'unisono che arriva dalle agenzie di rating Moody's e S&P nel pieno della crisi politica che mette a rischio la correzione dei conti pubblici imposta a Parigi dalla procedura anti-deficit Ue.
Per Moody's la sfiducia votata dall'Assemblea nazionale crea "una frattura politica" che "aggrava le sfide fiscali", perché "riduce le probabilità di un consolidamento delle finanze pubbliche, contribuisce a un premio di rischio più alto" sui mercati e comporta "un costo del debito più elevato". Non solo. ''La sconfitta del governo sul bilancio complica il processo decisionale politico ed è probabile che un nuovo primo ministro si trovi ad affrontare le stesse difficoltà".
"Il primo ministro ha presentato oggi le dimissioni del suo governo al presidente della Repubblica che ne ha preso atto", ha dichiarato l'Eliseo in un comunicato stampa. "Michel Barnier assicura, insieme ai membri del governo, la gestione degli affari correnti fino alla nomina di un nuovo governo", prosegue il testo, mentre Emmanuel Macron interverrà questa sera alle 20 in un discorso televisivo alla nazione.
Riflettori della politica francese su François Bayrou, a pranzo all'Eliseo da Emmanuel Macron, che ha intenzione di nominare in poche ore il primo ministro che succederà a Michel Barnier. La notizia è stata data da Le Parisien. Il centrista, capo del MoDem, da sempre molto vicino a Macron, "è in corsa", conferma "sorridendo" al quotidiano parigino un dirigente di Renaissance, il movimento macroniano.
"Non sono candidato a nulla". Lo ha detto ai microfoni di Rtl il ministro francese della Difesa, Sébastien Lecornu. Il suo nome è tra quelli circolati per Matignon, per la successione a Michel Barnier.
Il gruppo parlamentare della France Insoumise (Lfi) censurerà automaticamente un governo il cui primo ministro non appartiene al Nuovo fronte popolare (Nfp). Lo ha assicurato a Le Figaro Mathilde Panot, capogruppo di Lfi all'Assemblea nazionale su LCI. Questo voto di sfiducia varrebbe anche per Bernard Cazeneuve, esponente del centrosinistra regolarmente citato per Matignon, "che non è del Pfn", ha insistito Panot. Cazeneuve ha lasciato il Ps per fondare un proprio partito politico. Anche il Rassemblement national (Rn) è pronto a sfiduciare il prossimo governo se non rispetterà le sue "linee. "L'urgenza della situazione richiederebbe che Emmanuel Macron nomini un primo ministro molto rapidamente", ha dichiarato a Rtl il deputato Rn Jean-Philippe Tanguy. Ma "le nostre linee non sono cambiate, saranno le stesse", ha avvertito. "Se il nuovo governo non le rispetterà, Rn lo censurerà", ha promesso.
La crisi politica non ha, per il momento, affossato la Borsa di Parigi. Verso le 11 il listino principale segnava un indice positivo intorno al +0,40%. Un andamento in linea con un po' tutte le Borse europee.
Anche se in Francia "si arriverà alla formazione di un nuovo governo, sarà un governo estremamente instabile e la possibilità di avere delle presidenziali anticipate è proprio vicina". Così Romano Prodi, presidente della Fondazione per la Cooperazione Internazionale, già presidente del Consiglio italiano e della Commissione europea, intervistato in occasione della diciassettesima edizione del Forum Economico Eurasiatico di Verona in corso a Ras Al Khaimah, negli Emirati Arabi Uniti.
Il primo ministro francese Michel Barnier è arrivato al Palazzo dell'Eliseo per presentare le dimissioni del suo governo al presidente Emmanuel Macron, dopo essere stato rovesciato ieri da un voto di censura del parlamento. Secondo l'articolo 50 della Costituzione francese, dopo l'adozione di una mozione di censura da parte dell'Assemblea nazionale, "il primo ministro deve presentare al presidente della Repubblica le dimissioni del governo". Emmanuel Macron si rivolgerà ai francesi questa sera alle 20 in un discorso alla nazione