Venerdì 26 Luglio 2024

Chi c’è dietro gli attentati ai treni Tgv in Francia? Ultra-sinistra, Iran o Russia: tutte le ipotesi

Il modus operandi dei sabotatori che hanno paralizzato il traffico ferroviario nel giorno di apertura dei giochi olimpici lasciano pensare ad ambienti di estrema sinistra e ecoterroristi transalpini. Ma non si escludono altre piste

Roma, 26 luglio 2024 – Chi c’è dietro agli attentati alle linee ferroviarie Tgv in Francia nel giorno della cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi? E’ la domanda che si fanno gli inquirenti per capire chi possa aver danneggiato con alcune bombe incendiarie le linee ad alta velocità Tgv.

Massiccio attacco a Alta Velocità in Francia, è sabotaggio
Chi c'è dietro agli attacchi terroristici alla rete ferroviaria francese?

Nelle ore immediatamente successive ai sabotaggi che hanno semiparalizzato il traffico ferroviario in Francia (e i collegamenti dell’alta velocità con Londra), da informazioni di stampa arrivate da ambienti investigativi transalpini, gli indizi a disposizione portavano a pensare che gli attentati fossero attribuibili a elementi legati a gruppi politici di estrema sinistra e ambientalisti. Ma da Israele, che nei giorni scorsi aveva allertato contro “possibili attentati orchestrati dall’Iran”, si rilancia questa pista anche in relazione ai sabotaggi alla rete ferroviaria. Ma c’è chi pensa anche a un coinvolgimento della Russia.

Le indagini

Dal primo ministro Gabriel Attal è arrivato un invito a "tutti alla prudenza" mentre "inizia l'indagine" sul sabotaggio delle linee LGV Atlantico, Nord ed Est. "L'indagine sta iniziando e invito tutti alla cautela. Quello che sappiamo, quello che possiamo vedere, è che questa operazione è stata preparata e coordinata, che sono stati presi di mira punti chiave, il che dimostra una sorta di conoscenza della rete per sapere dove colpire", ha spiegato il capo del governo dimissionario dall'unità di crisi del ministero dei Trasporti. Il premier Attal ha aggiunto di "non poter dire di più sugli autori o sulle loro motivazioni" per il momento.

I sospetti sull’ultrasinistra ed ecoterroristi

Secondo fonti di sicurezza citate ripetutamente dai media d'Oltralpe, il modus operandi – attacchi incendiari alle strutture – è simile a quello usato dai gruppi di ultra-sinistra in passato, ma per il momento non ci sono prove che suggeriscano il loro coinvolgimento diretto. Tuttavia è una delle piste sulla quale si orienta l'indagine aperta dalla Procura di Parigi, pressa in carico dalla Giurisdizione nazionale per la lotta contro la criminalità organizzata (Junalco). Interpellato dai media all'ingresso dell'Eliseo, il presidente Emmanuel Macron ha dichiarato di non voler commentare il sabotaggio.

I precedenti

Attentati di questo genere alla rete ferroviaria francese non sono una novità. Nell'aprile 2023, un incendio doloso nella regione francese delle Landes ha danneggiato i cavi di controllo del segnalamento su una linea ferroviaria, causando gravi disagi al traffico ferroviario nel sud-ovest della Francia. Nel gennaio 2023, un attentato incendiario a una cassetta dei segnali nel cuore della notte ha distrutto circa 600 cavi a Vaires-sur-Marne, paralizzando il traffico alla stazione di Parigi Est per due giorni. Il danno si verificò al culmine delle proteste contro la riforma delle pensioni.

Nel giugno 2021 sono stati incendiati anche i cavi di segnalazione nella regione della Drome sulla linea ad alta velocità del Mediterraneo, causando forti ritardi sulla linea Parigi-Marsiglia. In Germania, nel settembre 2023, un incendio doloso di cavi elettrici vicino ai binari ha causato gravi disagi al traffico ferroviario nel nord del Paese. La polizia aveva descritto l'azione come "politicamente motivata"; una lettera anonima pubblicata sul sito web di estrema sinistra Indymedia aveva rivendicato la responsabilità, affermando che il "sabotaggio" era stato compiuto per protestare contro "lo sfruttamento neo-coloniale e l'estrazione di materie prime che stanno distruggendo la Terra". Secondo fonti di sicurezza citate ripetutamente dai media d'Oltralpe, il modus operandi – attacchi incendiari alle strutture – è simile a quello usato dai gruppi di ultra-sinistra in passato, ma per il momento non ci sono prove che suggeriscano il loro coinvolgimento diretto.

L’arresto di un cittadino russo

Tuttavia è una delle piste sulla quale si orienta l'indagine aperta dalla Procura di Parigi, pressa in carico dalla Giurisdizione nazionale per la lotta contro la criminalità organizzata (Junalco). Nel periodo che precede i Giochi Olimpici, le autorità erano anche preoccupate di possibili interferenze straniere. Secondo la procura di Parigi, un cittadino russo è stato arrestato martedì scorso per il sospetto di "organizzare eventi in grado di destabilizzare i Giochi Olimpici".

Le accuse di Israele all’Iran

Ciò che è accaduto in Francia “è stata programmato ed eseguito sotto l'influenza dell'asse del male dell'Iran e dell'islam radicale”. Lo ha detto il ministro degli esteri israeliano Israel Katz ricordando di “aver avvisato questa settimana la sua controparte francese Stephan Sejourne in base a informazione di Israele che l'Iran stava programmando attacchi terroristici contro la delegazione israeliana e tutti i partecipanti alle Olimpiadi. Devono essere assunte crescenti misure preventive per sventare i loro attacchi. l mondo libero deve fermare l' Iran ora, prima che sia troppo tardi”.

Gli appoggi interni

Di sicuro chiunque abbia organizzato i sabotaggi sapeva dove colpire e conosceva bene il funzionamento della rete dell’alta velocità francese. Seppur attuato in modo rudimentale (piazzando alcune bombe incendiarie), il sabotaggio ha colpito punti chiave che potevano, con il minimo sforzo, causare un enorme danno alla macchina organizzativa dei giochi olimpici, e non solo. Per questo si propende a pensare che ci possano essere stati appoggi interni di addetti di Sncf, la società di trasporti ferroviari francesi, a chiunque abbia poi pianificato e attuato i sabotaggi.