Mercoledì 18 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Mosca accusa: “Fosforo bianco nei droni ucraini, abbiamo le prove”. Kiev nega, ma i UAV ‘dragon’ sono sospetti

Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo: “Usato a settembre, abbiamo le prove”. Kiev: “Mosca scarica la colpa delle proprie azioni”

Roma, 18 dicembre 2024 - Mosca ha accusato Kiev, che ha subito respinto al mittente, l'utilizzo armi al fosforo bianco nei droni militari. Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, ha affermato che il Cremlino è pronto a presentare "prove inconfutabili che l'Ucraina ha usato il fosforo bianco a settembre".

"Il fosforo bianco sganciato dai droni”

La Zakharova, durante un briefing informativo raccontato dalla Tass ha dichiarato: "Le nostre forze dell'ordine, che lavorano a fianco del ministero della Difesa russo, hanno raccolto prove innegabili che dimostrano che le forze armate ucraine hanno utilizzato il fosforo bianco come munizione auto-incendiante per i droni". Aggiungendo: "Queste prove indicano che l'Ucraina possiede armi chimiche non conformi alle norme internazionali e che ha la capacità di sintetizzare sostanze altamente tossiche contenenti fosforo bianco.

A destra esempio di munizioni con fosforo bianco, a sinistra il drone drago che dovrebbe usare la termite
A destra esempio di munizioni con fosforo bianco, a sinistra il drone drago che dovrebbe usare la termite

Crimine solo se coinvolge civili

Un'accusa pesante che potrebbe delineare un crimine di guerra se vedesse coinvolti i civili, infatti le munizioni al fosforo bianco sono state usate in vari teatri di guerra perché non sono considerate propriamente armi chimiche, ma comunque definite illegali dal III Protocollo della 'Convenzione su certe armi convenzionali' adottata nel 1980. Nel documento si proibisce o limita l'utilizzo di armi convenzionali considerate particolarmente dannose, suscettibili di provocare effetti indiscriminati sulla popolazione civile. In altre parole è utilizzabile contro obiettivi militari ma non contro i civili.

I dragon drones sono sospetti

Kiev ha negato che i suoi droni abbiano mai sganciato fosforo bianco sui russi, aggiungendo che il suo esercito rispetta gli obblighi internazionali in materia di controllo degli armamenti. "Siamo certi che, muovendo accuse così false, Mosca voglia scaricare la colpa delle proprie azioni e ingannare il pubblico straniero", è stata la risposta del ministero degli Esteri ucraino attraverso il suo portavoce Heorhii Tykhyi, ripreso dalla Reuters. Ma proprio a settembre hanno fatto la loro comparsa al fronte i famosi dragon drone ucraini, immortalati in vari video sui social, alcuni postati anche dal ministero della Difesa di Kiev, che mostravano la micidiale pioggia di fuoco scagliata dall'alto contro postazioni russe nascoste tra la vegetazione.

I droni drago

I droni drago dovrebbero essere equipaggiati con munizioni alla termite, una miscela pirotecnica costituita da un metallo in polvere, che funge da combustibile, e da un ossido metallico che funge da ossidante. Quando la miscela viene sottoposta a un opportuno e notevole apporto di calore, si innesca una reazione di ossido-riduzione fortemente esotermica. Da qui il sospetto dei russi che questi droni potrebbero anche essere stati caricati con proiettili al fosforo bianco, visto gli effetti simili.

Le accuse a Mosca 

Ma Mosca per prima dovrebbe chiarire precedenti accuse lanciate proprio da Kiev sull’utilizzo di queste armi letali. Infatti da quando è iniziata la guerra più volte il ministero della Difesa ucraino ha denunciato le munizioni russe al fosforo bianco piovute sui campi di battaglia e sulle città martoriate da Mariupol a Bakhmut, con prove e video.