Miami, 28 luglio 2023 – Tre vecchie valigie abbandonate. Comincia così il macabro giallo che sta impegnando gli investigatori della Florida. Siamo a Delray Beach, 54 miglia a nord di Miami: è il 21 luglio e la polizia dopo una segnalazione al 911 (il numero di emergenza negli Stati Uniti) raggiunge il punto indicato, dentro una proprietà privata. C’è un primo trolley che galleggia in un canale, dentro ci sono resti umani. Non lontano, nello stesso canale, vengono trovate altre due valigie: anch’esse contengono pezzi di un corpo umano. Lo stesso corpo.
“Chi ha messo quei resti là, non ha fatto molto sforzo per nasconderli, salvo il fatto di rinchiuderli nelle valigie”, ha commentato lo sceriffo Javier Salazar nella conferenza stampa che dava notizia del ritrovamento. Il cadavere era talmente straziato che gli investigatori hanno fatto fatica a capire se si trattasse di un maschio o di una femmina.
Il mistero del sesso è stato presto risolto, ma l’identità della vittima – una donna “di mezza età bianca o ispanica” – non è ancora stata svelata.
Ieri il Dipartimento di polizia di Delray Beach ha diffuso un identikit, ricostruito da un artista, che ha fatto un ritratto meticoloso (il rendering digitale sembra una foto vera) di come apparirebbe la vittima, a partire dai pochi dettagli fisici riconoscibili. La donna ha i capelli castani e corti, è alta circa 162 centimetri. Di certo si sa che indossava un top floreale della marca brasiliana “Betsabe” e sotto dei pantaloncini neri. Potrebbe avere le sopracciglia tatuate. “Se vi sembra familiare e se avete qualsiasi informazione su questa donna, chiamateci”, scrive il dipartimento di polizia nel post sui social in cui pubblica il ‘rendering’, insieme alle foto delle valigie, viola e verdi a pois.
Gli investigatori sono convinti che la vittima sia stata uccisa e fatta a pezzi tra il 17 e il 20 luglio e che i resti siano stati chiuse nelle valigie il 21 luglio, ovvero nel giorno stesso del ritrovamento.