Roma, 18 maggio 2022 - Gli ambasciatori di Finlandia e Svezia, Klaus Korhonen e Axel Wernhoff, oggi hanno formalmente presentato le richieste dei due Paesi di adesione alla Nato. Le domande per entrare a far parte dell'Alleanza atlantica sono state consegnate al segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, presso il quartier generale a Bruxelles.
Ma l'ingresso dei due Paesi nel Patto Atlantico continua a non andar giù a Erdogan. Il presidente turco va all'attaco di Finlandia e Svezia e mette in ostaggio il sostegno della Turchia alla richiesta di adesione alla Nato alla restituzione di alcuni sospetti terroristi. "Abbiamo chiesto loro di estradare 30 terroristi, ma si sono rifiutati di farlo - incalza Erdogan -. Non ci rimandate i terroristi e poi ci chiedete il nostro sostegno per la vostra adesione alla Nato... Non possiamo dire sì per far sì che questa organizzazione di sicurezza sia priva di sicurezza".
E il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu a New York al segretario di stato Antony Blinken rincara la dose, esprimendo le "legittime preoccupazioni di sicurezza" di Ankara che Svezia e Finlandia "sostengano organizzazioni terroristiche". Un riferimento ai curdi del PKK, organizzazione che la Turchia, gli Usa e la Ue considerano terroristica. "Ci sono inoltre anche restrizioni all'export su prodotti della difesa", aggiunge. Tensioni evidenti che, tuttavia, il presidente americano Joe Biden minimizza: "Non andrò in Turchia, ma penso che andrà tutto bene".
Stoltenberg
"Oggi è un buon giorno in un momento cruciale per la nostra sicurezza. Grazie molte per aver presentato la richiesta di adesione per Finlandia e Svezia. Ogni Nazione ha il diritto di scegliere il proprio percorso", questa la dichiarazione di Stoltenberg ricevendo la richiesta formale di adesione di Finlandia e Svezia. "Entrambi aveva fatto la vostra scelta, seguendo un percorso democratico. E io accolgo calorosamente la richiesta di adesione da parte di Finlandia e Svezia", ha aggiunto Stoltenberg.
Guerra nucleare? Russia: non saremo i primi a lanciare un attacco
"Voi siete i nostri partner e la vostra adesso alla Nato aumenterà la nostra sicurezza comune. Le richieste che avete presentato oggi sono un passo storico, gli alleati valuteranno ora i prossimi passaggi di questo cammino verso la Nato", ha continuato Stoltenberg. "Gli interessi della sicurezza di tutti gli alleati devono essere presi in considerazione e siamo determinati di affrontare tutte le questioni e giungere a rapide conclusioni - ha assicurato Stoltenberg - Tutti gli alleati sono d'accordo sull'importanza dell'allargamento della Nato, che dobbiamo stare insieme e siamo tutti d'accordo che questo e' un momento storico".
Draghi incontra Sanna Marin
Incontro a Palazzo Chigi fra il premier Mario Draghi e e la prima ministra finlandese Sanna Marin. "Questo è un momento storico per l'Europa e per la Finlandia. La richiesta di adesione alla Nato è una chiara risposta all'invasione russa dell'Ucraina e alla minaccia che rappresenta per la pace in Europa, per la nostra sicurezza collettiva. L'Italia appoggia con convinzione la decisione della Finlandia, così come quella della Svezia. Siamo d'accordo per rendere le procedure per le adesioni più celeri: dobbiamo sostenere i Paesi nel periodo di transizione", ha detto Draghi.
"La risposta dell'Ue" contro la Russia è stata "forte e unita ma dobbiamo fare di più. La Finlandia è pronta a considerare nuove misure congiunte per diminuire le entrate russe derivanti dalle esportazioni energetiche", ha dichiarato Marin. "Finlandia e Svezia daranno un gran contributo alla sicurezza. Abbiamo un esercito forte e moderno e già collaboriamo con la Nato. Sono molto grato al premier Draghi al sostegno dell'Italia. La Finlandia sarà un partner affidabile della Nato e contribuirà alla sicurezza globale".
Svezia nella Nato: la reazione della Russia
La Svezia ha il "diritto sovrano" di aderire alla Nato, ma la reazione e le contromisure della Russia a tale decisione dipenderanno "dalle conseguenze reali dell'integrazione del Paese nell'Alleanza atlentica". Questa la posizione di Mosca, attraverso il ministero della Difesa, sulla decisione della Svezia di entrare a far parte della Nato.