Giovedì 21 Novembre 2024
ERIKA PONTINI
Esteri

“Fauda”, la fiction diventa realtà. L’orrore della guerra in Medio Oriente travolge la serie Netflix

Le riprese della quinta stagione fermate dal conflitto e dalla decisione di molti attori del cast di tornare in servizio attivo, alcuni come riservisti, altri come volontari

A sinistra Idan Amedi con la divisa; a destra soldati israeliani

A sinistra Idan Amedi con la divisa; a destra soldati israeliani

Roma, 15 ottobre 2023 – L’ultima voce che esce dalla dimensione della fiction per sbattere in faccia ai fan l’orrore del conflitto in medioriente, quello reale, è del capitano Ayubh interpretato da Itzik Cohen, il superiore di Lior Raz-Doron, nella serie Fauda, caos in arabo, in onda dal 2016 in Italia sulla piattaforma Netflix.

Un successo Made in Israel che racconta senza filtri ma umanizzando i personaggi, le imprese di agenti di una unità antiterrorismo dello Shin Bet che opera infiltrandosi in territori palestinesi di Gaza e in Cisgiordania per catturare terroristi di Hamas, e dei tentativi dell’Isis di infiltrarsi all’interno del movimento palestinese.

Adesso però la storia del conflitto israelo-palestinese è divenuto tragicamente d’attualità: nella pagina ufficiale della serie su Instagram il capitano Ayub, che nella serie viene rapito e barbaramente torturato dai militanti di Hamas e poi ‘rivenduto’ all’Iran, parla delle fake news diffuse dal 7 ottobre giorno dell’attacco. “Questa è realtà, non credete alle false notizie, sono morti tanti uomini e donne al festival della musica, oltre cento cittadini rapiti nella Striscia di Gaza inclusi donne, bambini e anziani. Quelli di Hamas non sono combattenti per la libertà, sono terroristi con l’obiettivo di distruggere Israele. Queste atrocità sembrano false ma è tutto vero. Tutto questo terrore ha lo stesso indirizzo: Hamas è Isis”.

Ayub-Gabi è solo l’ultimo a intervenire fuori dalla fiction. Il primo è stato Lion Raz-Doron, attore e sceneggiatore israeliano, già soldato delle forze speciali, prima di diventare attore e sceneggiatore, è tornato sul campo per aiutare la sua popolazione colpita dall'attacco terroristico: in un video pubblicato su Instagram aveva annunciato di essersi unito a centinaia di volontari per andare ad aiutare le famiglie colpite dai bombardamenti a Sderot, una delle zone più colpite. "Io, Johanan Plessnar e Avi Ishkarof (co-autore della serie) siamo scesi a sud e ci siamo uniti all'organizzazione Brothers in Arms. Con centinaia di volontari siamo stati assegnanti a diversi incarichi per aiutare i residenti del sud. L'importante è non aver paura per niente”. Nella fiction, come nella realtà, Lion Raz di paura ne dimostra poco.

Lo stesso vale per il cantante e attore israeliano, Idan Amedi, che nella fiction interpreta Sagi, un agente che compare nella seconda serie al fianco della squadra: ha girato un video in cui si mostra con la divisa "in servizio attivo". "Come potete vedere, sono vestito in modo diverso oggi. Questa non è una scena di Fauda, questa è la vita reale", racconta. "Il nostro esercito ci ha richiamato sabato mattina dopo che sono iniziati gli eventi nel sud d'Israele e voglio dirvi che accanto ai terrificanti attacchi, dove i nostri amici e i nostri cari sono stati assassinati, il nostro morale resta alto". "Siamo qui per proteggere i nostri figli, le nostre famiglie, le nostre case", continua Amedi, "vi prometto che non ci arrenderemo fino alla vittoria”. Il conflitto ha già fatto le prime vittime tra il gruppo di Fauda: Lior Waitzman, un montatore del suono che ha lavorato per Fauda e Tehran è stato ucciso nell’attacco di Hamas, come ha confermato Ted Sarandos, co-Ceo di Netflix.

La serie, giunta alla quarta stagione, doveva proseguire ma le riprese della quinta sono state fermate proprio a causa del conflitto e della decisione di molti attori del cast di tornare in servizio attivo, alcuni come riservisti, altri come volontari. Stavolta a combattere sul serio i terroristi di Hamas, senza fiction.