Roma, 6 giugno 2024 – Ottanta anni fa, nel giugno 1944 due semplici bollettini meteo indirizzarono il corso della storia. Furono inviati da una giovane coppia di fidanzati, Ted Sweeney e Maureen Flavin, custodi di un piccolo faro situato a Blacksod, sulla costa atlantica dell’Irlanda, al comando delle forze alleate, nel sud dell’Inghilterra. Ad attendere con ansia questi rapporti c’era il generale Eisenhower che li usò per decidere in quale giorno dare il via all’operazione Overlord, lo sbarco in Normandia.
L’Operazione Overlord
Nei primi giorni di giugno del 1944 150mila soldati, francesi, inglesi, statunitensi e canadesi, migliaia di navi e 12mila aerei attendevano il via libera per lanciare la più grande operazione di sbarco della storia e invadere la Francia occupata dai tedeschi dal 1940. Tuttavia, l’operazione Overlord richiedeva il verificarsi di una serie di condizioni molto specifiche: gli sbarchi sulle coste della Normandia dovevano svolgersi poco prima dell’alba, con la marea crescente e preferibilmente in una notte di luna piena. Queste precondizioni limitavano le date disponibili al 21-23 maggio, 5-7 giugno, 18-20 giugno e 3-5 luglio 1944.
Il dilemma del meteo
Oltre a queste condizioni molto particolari gli alleati dovevano tenere in considerazione le condizioni meteo nel canale della Manica. Le date disponibili nel mese di maggio, che fu decisamente bello e soleggiato, erano state scartate a causa di problemi logistici e il mese seguente era iniziato con cattivo tempo: vento forte, pioggia e mare mosso sferzavano le coste del Nord della Francia. Nella prima settimana del giugno 1944 Eisenhower, che sperava in una apertura del cielo nuvoloso e in una finestra di bel tempo, doveva decidere se far iniziare l’invasione nella notte fra il 4 e il 5, in quella fra il 5 e il 6, oppure se posticipare di un mese ancora la tanto attesa liberazione della Francia. Non era una decisione facile: esporre la forza d’attacco al mare mosso e al vento forte poteva causare seri problemi logistici e mettere in pericolo gli uomini sui mezzi da sbarco, mentre aspettare il bel tempo allungava i tempi e aumentava il rischio che i comandi tedeschi potessero venire a conoscenza dei piani d’invasione. Furono i rapporti sul meteo inviati da Maureen e Ted a indirizzare la scelta di Eisenhower.
Le previsioni meteo dall’Irlanda
L’Irlanda era rimasta neutrale e non aveva preso parte alla Seconda Guerra Mondiale. Il suo servizio meteo, però, forniva quotidianamente rapporti agli alleati. Quelle previsioni erano inviate da dieci stazioni meteorologiche, tra le quali c’era quella della baia di Blacksod. Nella notte fra il 2 e il 3 giugno, mentre la forza d’invasione attendeva nervosamente, Maureen Flavin riportò le seguenti condizioni meteo: bassa pressione e vento forza sei. Il suo resoconto fu trasmesso al comando generale delle forze alleate dove fu letto dall’ufficiale meteorologo James Stagg che consigliò Eisenhower di rinviare l’operazione. Sabato 3 giugno il futuro presidente degli Stati Uniti diede ordine di posporre il D-Day.
Una piccola finestra di bel tempo
Alle forze alleate rimanevano però appena due giorni, nella prima settimana di giugno, per poter scatenare l’invasione della Normandia. Passati il 5 e il 6 si sarebbe dovuto spostare l’intera operazione di una decina di giorni ed eventualmente di un mese. James Stagg riteneva che di lì a poche ore ci sarebbe stata una apertura nel cielo, una finestra di bel tempo, che avrebbe permesso di condurre gli sbarchi. Fu il faro di Blacksod a confermare la teoria dell’ufficiale americano: “visibilità molto ampia sul mare e sulla terra, piogge scomparse”, scrisse Ted Sweeney nel suo rapporto. Era la schiarita che le forze di invasione aspettavano con ansia da giorni. La mattina del 5 giugno, alle 04,15, Eisenhower diede l’ordine di iniziare l’operazione Overlord.
La coppia
Dopo la fine della guerra Maureen e Ted si sposarono. Per dodici anni non seppero, però, di essere stati parte di un momento storico di enorme importanza. I loro bollettini meteo, infatti, venivano trasmessi agli alleati in segreto. I due scoprirono del ruolo che avevano avuto solo nel 1956 quando la loro stazione venne chiusa, spostata in città e automatizzata. Il segreto fu reso noto pubblicamente solo nel 2004 con l'inaugurazione di una targa presso il faro e nel 2020 Maureen Flavin Sweeney, all'epoca 98enne, ricevette un'onorificenza speciale dagli Stati Uniti. La donna si è spenta il 17 dicembre 2023.