Venerdì 29 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Ezio Gamba, il maestro di judo di Vladimir Putin lascia la Russia e si candida alla presidenza della federazione italiana

Leggenda della disciplina, vinse l’oro a Mosca 1980. Da tecnico ha ottenuto grandi risultati alla guida della nazionale russa: nel 2016 Putin gli consegnò il passaporto per meriti sportivi. Ora l’olimpionico è pronto per una nuova avventura: “Sono la persona giusta”

Roma, 26 agosto 2024 – L’ex maestro di judo di Vladimir Putin si candida alla presidenza della federazione italiana Fijlkam. Ezio Gamba, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca del 1980 e argento a Los Angeles 1984, si è appena dimesso dal ruolo di coordinatore tecnico delle nazionali russe, incarico per il quale aveva un contratto valido fino al 2028. Un legame a doppio filo quello di Gamba, bresciano di 65 anni, con la Russia, tanto che proprio Putin nel 2016 gli concesse la cittadinanza per meriti sportivi.

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L’oro a Mosca 1980

Leggenda del judo, Gamba ha difeso i colori italiani in quattro edizioni dei Giochi olimpici estivi: Montreal 1976, Mosca 1980, Los Angeles 1984 e Seul 1988. Nella prima si è classificato settimo. A causa del boicottaggio del blocco occidentale, Gamba per poter liberamente partecipare ai Giochi di Mosca chiese e ottenne il congedo dall'Arma dei Carabinieri: in Russia vinse l'oro nella categoria dei pesi leggeri (71 kg), battendo in finale il britannico Neil Adams; a Los Angeles, invece, salì sul secondo gradino del podio nella stessa categoria, sconfitto dal sudcoreano Ahn Byeong-Keun. Gamba vinse inoltre i Campionati europei a Rostock nel 1982 e ottenne due secondi posti ai Mondiali.

La carriera da allenatore: dall’Italia alla Russia

Dopo l'attività agonistica, terminata nel 1988, Gamba ha guidato la nazionale italiana di judo fino al 2004. Poi l’esperienza come responsabile tecnico della Federazione africana di Arti Marziali per circa un anno.

Nel 2009 lo sbarco in Russia, dove è diventato allenatore della nazionale di judo. Ezio Gamba negli anni ha raggiunto una grande popolarità nel Paese, coltivando anche un rapporto stretto con il presidente Putin. Tanto che l’8 gennaio 2016 – sotto la sua guida, infatti, ai Giochi di Londra sono arrivati i primi ori olimpici del judo russo –  il tecnico italiano ha ricevuto direttamente dalle mani del presidente il passaporto russo.

Putin consegna il passaporto russo a Ezio Gamba
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Maestro di judo di Putin

Putin ha rivelato che era stato lo stesso Gamba a esprimere il desiderio di diventare cittadino russo: non era un segreto nell'ambiente del judo il fatto che in più occasioni Gamba abbia allenato il leader russo, di cui è nota la passione per le arti marziali.

Gamba è stato anche segretario generale dell'European Judo Union: si era però dimesso nel marzo 2022, dopo l’invasione della Russia in Ucraina.

Gamba: “Pronto per una nuova avventura”

"Mi sento completamente rigenerato e pronto a una nuova avventura, insieme a tutti coloro che vorranno darmi fiducia”. Così Ezio Gambia ha presentato la sua candidatura alla guida della federazione italiana: “Chiedo a tutti coloro che in questi anni hanno pensato di volersi allontanare dal nostro mondo sportivo per vari motivi di condividere con me questa strada: sono certo di essere la persona giusta, capace di prendersi la responsabilità che la direzione e la gestione di una federazione così importante richiedono”, prosegue Gamba. L'olimpionico di Mosca ha parlato di “riavvicinamento all'Italia” dopo la malattia che lo ha colpito quattro anni fa (“la prova più difficile”), e si è detto “convinto che ciascuno dei nostri settori, judo, lotta, karate, insieme al ju jitsu e a tutte le discipline associate, già disponga di persone capaci, che consentano di prevedere almeno due cicli olimpici di lavoro: confido pertanto nel supporto di tutti coloro che pensano che sia il momento opportuno per intraprendere insieme a me questo percorso, con il contributo di nuove idee e competenze diversificate. Il judo e questa federazione mi hanno dato tanto e ora, insieme a voi, è giunto il momento di ricambiare”.