Sabato 22 Febbraio 2025
REDAZIONE ESTERI

Trecentomila soldati, 1.400 carri armati, 2.000 veicoli da combattimento: cosa serve all’Europa per difendersi senza gli Usa

Un'analisi pubblicata oggi dal think tank Bruegel: all’Ue serve il 3,5% del Pil e 250 miliardi per tenere testa alla Russia

Roma, 21 febbraio 2025 – Le ultime dichiarazioni del presidente americano Donald Trump e il rinnovato dialogo tra Washington e Mosca sono stati accolti come un’inversione di marcia degli Stati Uniti rispetto al conflitto russo-ucraino, alimentando i timori di un progressivo disimpegno americano dalla sicurezza europea.

Per questo, interrogarsi su un’Ue militarmente indipendente dalla potenza statunitense è diventato un quesito legittimo, soprattutto con la minaccia russa che incombe sul futuro dei paesi europei. Un attacco a un paese dell’europeo non risulta, infatti, una prerogativa inverosimile e le valutazioni della Nato indicano che la Russia sarà pronta ad attaccare entro tre-dieci anni.

Ma difendersi senza il sostegno dagli Stati Uniti è possibile? Un'analisi pubblicata oggi dal think tank Bruegel, firmata da Guntram Wolff e Alexandr Burlikov, delinea scenari e numeri. E costi. 

Approfondisci:

“A Riad la Russia ha chiesto agli Usa il ritiro delle forze Nato dal fianco orientale”. Crescono i timori in Europa

“A Riad la Russia ha chiesto agli Usa il ritiro delle forze Nato dal fianco orientale”. Crescono i timori in Europa

All’Europa servono più soldati 

Per comprendere la perdita alla quale l’Unione Europea dovrebbe sopperire in caso di ritiro statunitense, bisogna prima sapere quali sono gli oneri, ad oggi, degli Stati Uniti: in caso di attacco russo in Europa, sarebbero in tutto 300mila le truppe americane inviate in aiuto agli europei, prevalentemente unità corazzate. L’Ue, per compensare l’eventuale perdita del supporto americano, dovrebbe quindi provvedere a un aumento della spesa per la difesa intorno al 3,5% del PIL, pari a circa 250 miliardi di euro in più rispetto al 2% attuale. 

Un soldato della RPD di controllo vicino a Avdiivka (Ansa)
Un soldato della RPD di controllo vicino a Avdiivka (Ansa)

Un finanziamento da 125 miliardi all’anno 

L’esito di una guerra non viene determinato solo dai soldati disponibili. Senza il supporto statunitense, l’Europa avrebbe bisogno di almeno 1.400 carri armati, 2.000 veicoli di fanteria e 700 pezzi di artiglieria. Si parla di numeri esorbitanti che superano le attuali capacità combinate di Francia, Germania, Regno Unito e Italia. Inoltre, la produzione europea di droni dovrebbe aumentare fino a circa 2.000 droni d'attacco a lungo raggio all'anno, per competere con la Russia.

Ma come far fronte a una spesa militare di tale portata? Una prima soluzione viene proposta da Alexandr Burilkov e Guntram B. Wolff, che affermano: “Tali aumenti di spesa dovrebbero essere finanziati attraverso il debito nel breve periodo”, aggiungendo che il finanziamento dovrà poi aumentare in modo permanente. Teorizzano, dunque, 125 miliardi di euro all’anno per sostenere i nuovi costi della difesa. Nel mentre, i paesi europei si dovrebbero impegnare gradualmente ad aumentare la loro quota di spesa finanziata, senza ricorrere al debito durante tale periodo. 

La guerra in Ucraina senza il sostegno Usa

Le ultime tensioni tra Washington e Kiev non promettono bene per l’Ucraina, che rischia di perdere il sostegno economico americano. In tal caso, provvedere al disimpegno statunitense toccherebbe all’Europa, schierata a fianco dell’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa cominciata il 24 febbraio 2022.

L’ultimo report indica che l’Ue, in tre anni, ha fornito circa 134 miliardi di euro per contrastare l’armata russa, una cifra che non vedrebbe un cambiamento sostanziale nel caso di un ritiro degli Stati Uniti: l’Unione Europea dovrebbe spendere solo un altro 0,12 percento del suo PIL, "una cifra fattibile” secondo gli esperti.