Beirut, 17 settembre 2024 - Almeno 11 morti e oltre 4mila feriti in Libano per l'esplosione dei cercapersone di membri Hezbollah in quello che le autorità libanesi ritengono un maxi attacco di Israele: al momento l’ufficio di Netanyahu ha preso le distanze mentre è in corso una riunione di emergenza del governo. Tra le vittime una bambina di 9 anni. Ferito l’ambasciatore iraniano. Esplosioni anche in Siria, dove al momento si contano 7 persone uccise.
In Libano le ricetrasmittenti sono esplose in varie regioni quasi simultaneamente: nella periferia sud di Beirut, roccaforte del partito libanese; nella valle della Bekaa, retrovia del movimento armato; e nel Sud, impegnato da un anno nella guerra di logoramento con Israele.
Una delle ipotesi è che un malware (un virus) abbia causato il surriscaldamento dei dispositivi, da poco in dotazione delle milizie sciite . Ma non è l’unica. Beirut punta il dito contro Israele che si prepara alla vendetta di Hezbollah.
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Il ministero della Salute libanese aggiorna il bilancio delle vittime delle esplosioni del cercapersone: adesso si contano 11 morti. Si registrano anche 4.000 feriti, di cui 400 in condizioni critiche, secondo i numeri del ministero citati dai media in lingua araba.
L'operazione, che prevedeva l'esplosione di centinaia di cercapersone in Libano, è stata approvata all'inizio di questa settimana durante le riunioni sulla sicurezza con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, i membri senior del suo gabinetto di guerra e i responsabili dei servizi di sicurezza, ha affermato una fonte informata dei fatti ad Axios. Oggi, Netanyahu e il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant hanno trascorso diverse ore al centro di comando delle IDF a Tel Aviv, ha affermato un funzionario israeliano. Il gabinetto di sicurezza israeliano aveva deciso lunedì sera di aggiornare gli obiettivi della guerra per includere il ritorno sicuro degli israeliani sfollati alle loro case al confine con il Libano: "Israele continuerà ad agire per attuare questo obiettivo", aveva affermato l'ufficio del premier.
L'obiettivo dell'operazione che ha portato all'esplosione dei cercapersone in Libano era minare la fiducia di Hezbollah e creare nei ranghi della milizia la sensazione di essere totalmente penetrata dai servizi segreti israeliani, ha affermato una fonte a conoscenza della vicenda ad Axios. I servizi segreti israeliani hanno valutato prima dell'operazione che Hezbollah avrebbe probabilmente reagito con un attacco importante contro Israele. I funzionari israeliani hanno affermato di essere consapevoli che è possibile una grave escalation al confine settentrionale dopo l'attacco e hanno affermato che le Forze di difesa israeliane sono in stato di massima allerta per una possibile risposta di Hezbollah.
La compagnia aerea francese Air France ha annunciato di aver cancellato tutti i voli da e per Tel Aviv programmati per domani, citando una possibile escalation della violenza nella regione. Le cancellazioni riguardano due voli, uno in ciascuna direzione.
Il primo ministro libanese Najib Mikati ha tenuto una riunione di gabinetto dopo le esplosioni simultanee che si sono verificate nel Paese. Il governo ha "condannato all'unanimità questa aggressione criminale israeliana, che viola palesemente la sovranità del Libano", ha reso noto l'ufficio stampa al termine della riunione. Intanto è salito a nove il numero dei
morti accertati, ha comunicato il ministro della Sanità Firass Abiad, aggiungendo che tra le vittime c'è una bambina di otto anni della Valle di Bekaa. I feriti sono 2.800, 200 in condizioni critiche.
Israele ha disposto l'innalzamento del livello di allerta in tutti i porti, compreso Eliat. Lo riferiscono i media locali dopo le esplosioni dei cercapersone in Libano e Siria e la minaccia di una "giusta punizione" da parte di Hezbollah.
Secondo una fonte di Hezbollah, il leader Hasa Nasrallah non è rimasto ferito nell'esplosione dei cercapersone, che evidentemente aveva pure lui. Lo riferisce Channel 12.
Hezbollah ritiene Israele "pienamente responsabile" per l'esplosione simultanea dei cercapersone in dotazione ai suoi membri in Libano e Siria e ha avvertito che lo Stato ebraico avrà la "giusta punizione".
Secondo Saberin News, media affiliato al Corpo delle guardie della rivoluzione islamica iraniano, sette membri di Hezbollah sono stati uccisi in Siria dall'esplosione coordinata dei cercapersone. Le vittime si trovavano nel quartiere di Seyedah Zeinab a Damasco, una roccaforte sciita.
Il portavoce del governo libanese ha affermato che il governo ritiene Israele responsabile dell'esplosione dei cercapersone e lo considera una violazione della sovranità libanese. Lo riferisce Axios.
I più alti responsabili della sicurezza israeliana sono stati convocati per un incontro d'emergenza con il governo. L'incontro è avvenuto dopo le esplosioni multiple in
Libano e a Damasco, in Siria. Lo riporta Haaretz. L'intelligence israeliana ha rilevato segnali insoliti di preparativi militari di Hezbollah nel Libano meridionale. L'apparato di sicurezza ritiene che le tempistiche attuali non consentiranno la nomina di Gideon Sa'ar a ministro della Difesa al posto di Yoav Gallant. Sàar tra l'altro non ha familiarità con i piani operativi dell'Idf per il Libano.
Secondo il ministero della sanità libanese sono almeno 8 i morti e oltre 2.800 i feriti nelle esplosioni dei cercapersone dei membri Hezbollah: 200 persone sarebbero "in condizioni critiche". Stando a quanto precisato dal ministro Firas Abiad, la maggior parte delle ferite riguarda mani, viso o addome, oltre a lesioni agli occhi.
Hezbollah ha reso noto che tre suoi esponenti sono rimasti uccisi nelle esplosioni simultanee dei cercapersone che si sono verificate a Beirut. Sono in corso delle indagini, ha aggiunto il movimento libanese. Tra le vittime anche una bimba di 9 anni, figlia di un membro dell'organizzazione terroristica sciita, e il figlio di un deputato Hezbollah.
Secondo il Times of Israel la bimba morta in una delle esplosioni dei cercapersone in Libano è Fatima Jaafar Abdullah, figlia di un membro di Hezbollah. Aveva 9 anni. Il quotidiano israeliano riporta anche il post con una foto.
La tv saudita al Hadath ha riferito che il figlio di un deputato libanese di Hezbollah, Ali Ammar, è stato ucciso da un'esplosione.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant sono riuniti nella 'fossa' della Kyria, il bunker del ministero della Difesa a Tele Aviv, dopo le esplosioni simultanee in Libano e a Damasco dei cercapersone di membri di Hezbollah. Lo riferisce Ynet. Finora non ci sono state dichiarazioni ufficiali da Israele sull'attacco.
Una bambina di 10 anni è stata uccisa in Libano dopo l'esplosione di un cercapersone: lo afferma una fonte vicina a Hezbollah.
Un esponente di Hezbollah ha precisato che le ricetrasmittenti esplose erano in dotazione a centinaia di operativi del gruppo, ipotizzando che un malware potrebbe aver causato il surriscaldamento e la loro esplosione. La stessa fonte di Hezbollah ha affermato che alcune persone hanno sentito i cercapersone riscaldarsi e se ne sono liberati prima che esplodessero.
Secondo fonti della sicurezza israeliana, i cercapersone esplosi in Libano e a Damasco erano l'ultimo modello usato dagli Hezbollah da pochi mesi. Lo riferisce Channel 12.
Anche l'ambasciatore iraniano in Libano Mojtaba Amani è rimasto ferito in una delle esplosioni dei cercapersone. Lo riporta Haartez. Secondo una fonte informata citata dall'agenzia di stampa iraniana Fars ha riportato "una ferita superficiale" ed è "attualmente sotto osservazione in ospedale".
Secondo fonti della sicurezza israeliana, i cercapersone esplosi in Libano e a Damasco erano l'ultimo modello usato dagli Hezbollah da pochi mesi. Lo riferisce Channel 12.
Anche l'ambasciatore iraniano in Libano Mojtaba Amani è rimasto ferito in una delle esplosioni dei cercapersone. Lo riporta Haartez.
L'ufficio del premier israeliano Benyamin Netanyahu prende le distanze da uno stretto collaboratore e portavoce storico del primo ministro che ha lasciato intendere sui social che ci sarebbe Israele dietro l'ampio attacco coordinato in cui i cercapersone di membri di Hezbollah sono esplosi contemporaneamente ferendo migliaia di persone.
I media israeliani riferiscono che martedì a mezzogiorno sono esplosi contemporaneamente a Beirut, nel sud del Libano e a Damasco, in Siria, i cercapersone di miliziani Hezbollah, ci sarebbero mille feriti. Secondo alcune fonti le esplosioni sarebbero state causate da un attacco alle reti di comunicazione interne di Hezbollah.
Sono centinaia i feriti in Libano a causa dell'esplosione dei cercapersone utilizzati dai miliziani di Hezbollah per comunicare. Lo ha affermato il ministro della Salute libanese.
Sono centinaia, e non decine come in precedenza riportato, i feriti causati dalle esplosioni di cercapersone di membri di Hezbollah. Lo riferiscono i media libanesi che citano fonti sanitarie nelle varie regioni del paese colpite: la periferia sud di Beirut, roccaforte del partito libanese; la valle della Bekaa, retrovia del movimento armato; e il sud del
Libano, impegnato da un anno nella guerra di logo
ramento con Israele.
Hezbollah ha invitato i suoi membri, seguaci e familiari delle vittime dell'attacco israeliano odierno a non diffondere pubblicamente immagini dei feriti negli ospedali del
Libano. Lo riferiscono media locali, riferendosi al timore del partito armato libanese che Israele possa identificare le vittime e nuovi potenziali obiettivi.
Decine di membri di Hezbollah sono rimasti gravemente feriti nel sud del Libano e nella periferia sud di Beirut a causa dell'esplosione delle ricetrasmittenti utilizzate per comunicare. Lo hanno riferito fonti della sicurezza. Un'altra fonte ha sostenuto che si è trattato di una "violazione israeliana" delle comunicazioni. Secondo l'emittente tv saudita Al-Hadth, sono oltre 70 i feriti nel quartiere Dahiyeh di Beirut, roccaforte di Hezbollah. E' stato lanciato un appello agli abitanti a recarsi negli ospedali per donare il sangue.