Roma, 5 luglio 2023 - Erica Marsh - voce in apparenza liberal e virale sul web, dalla foto giovane bionda con candidi occhi azzurri, “ex volontaria per Obama e Biden”, come si è sempre presentata - potrebbe non essere mai esistita. La sua foto sarebbe stata inventata dall’intelligenza artificiale. Almeno questa, ad oggi, è la conclusione degli esperti, ad esempio John Scott-Railton, ricercatore senior al Citizen lab dell’Università di Toronto. Che ha sintetizzato: “Sospetto fortemente che questa persona non esista”.
“Erica Marsh non esiste“
I giornali Usa si sono impegnati a capire chi fosse questa giovane influencer che, per dirla in parole povere, le stesse usate da chi dubita di lei, fa fare ai liberal la figura degli idioti. Una delle punte massime si è raggiunta dopo la decisione della Corte Suprema Usa che a fine giugno ha dato uno stop storico: le università americane non potranno più usare la razza o l’etnia come fattore per ammettere gli studenti. “La decisione odierna della Corte Suprema è un attacco diretto ai neri. Nessuna persona di colore sarà in grado di avere successo in un sistema basato sul merito, motivo per cui erano necessari programmi basati sull’azione affermativa”, ha twittato ’Erica Marsh’, dall’alto dei suoi 130mila follower in 8 mesi. Apriti cielo. Gran polverone mediatico, con scambio di accuse di reciproco razzismo.
L’indagine del Washington Post
Il Washington Post ha deciso di vederci chiaro. E ha cominciato a cercare le tracce di Erica Marsh, ad esempio nei registri telefonici o elettorali. Niente. Dalle parti di Obama e di Biden pareva non essere mai esistita.
Account sospeso
Nel dubbio, Elon Musk, il padrone di Twitter, non è stato a pensarci su troppo. E domenica ha sospeso l’account, politica messa in pratica fin dall’inizio dell’avventura.
Più o meno nelle stesse ore il patron della Tesla aveva sorpreso un’altra volta i suoi ’clienti’ sulla piattaforma social, inserendo nuove regole e limitazioni. “Limiti temporanei” a Twitter per contrastare gli “elevati livelli di manipolazione del sistema e di data scraping”. L’annuncio del miliardario era arrivato in una giornata di difficoltà per Twitter, che aveva accusato per un breve periodo problemi a livello globale, inclusa l’Italia.