Bruxelles, 4 febbraio 2016 - L’EUROPA a due velocità – una per i tedeschi e i loro amici, una per gli altri – cede alle lobby e corre in soccorso del gruppo Volkswagen e di altri produttori auto. Mentre le città italiane soffocano per lo smog, il parlamento europeo boccia la risoluzione della commissione ambiente che raccomandava di porre il veto al progetto della Commissione europea che istituisce la procedura per i test sulle emissioni degli autoveicoli in condizioni reali di guida, ma lo fa in una versione soft . La proposta è stata respinta con 323 voti contrari, 317 in favore (socialisti e verdi) e 61 astensioni.
Il merito è il seguente. Il regolamento europeo 715 del 2007 aveva stabilito che per i veicoli euro 6 il limite di emissione per gli ossidi di azoto (NOx) fosse di 80 milligrammi. Ma la lobby dell’auto riteneva la soglia troppo rigida. Il voto del Parlamento ha così fatto passare la formulazione ‘morbida’ della norma sui test, che era stata riformulata dalla Commissione a fine ottobre. Adesso i produttori automobilistici dovranno in una prima fase (entro settembre 2017 per i nuovi modelli e entro settembre 2019 per tutte le nuove immatricolazioni) ridurre il divario a un «fattore di conformità» di massimo 2,1 (110%) per i nuovi modelli. Nella seconda fase (entro gennaio 2020 per tutti i nuovi modelli ed entro gennaio 2021 per tutte le nuove immatricolazioni) il divario dovrebbe essere ridotto fino a un fattore di 1,5 (50%). Il che significa che fino al 2018 i nuovi modelli potranno allegramente emettere 168 mg di NOx invece di 80. Volkswagen e molte altre case ringraziano.
«Quello che è avvenuto a Strasburgo – dice Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente – è veramente assurdo e grave, è una scelta che va deliberatamente contro l’ambiente e la salute dei cittadini ed è solo a favore delle lobby automobilistiche. Mentre gli Stati Uniti diffidano e comminano multe alle case automobilistiche che non rispettano le regole, l’Europa invece dimostra di non aver imparato nulla dalle lezione Dieselgate-Volkswagen e di non vedere l’emergenza smog che attanaglia tante città europee, autorizzando il raddoppio dei limiti delle emissioni dei veicoli».
Di parere completamente opposto, ovviamente, sono i costruttori. Per l’ European automobile manufacturers association , che rappresenta i produttori auto europei , mantenere l’accordo tecnico di fine ottobre «era necessario anche per dare certezza alla produzione». E pazienza per i polmoni.