Lunedì 24 Marzo 2025
REDAZIONE ESTERI

Emile Soleil e quelle vecchie accuse al nonno: dal passato ombre sulla famiglia modello

Arrestati i nonni e gli zii materni del bambino di due anni scomparso nel 2023 sulle Alpi francesi e trovato morto l’anno scorso. Philippe Vedovini e gli abusi in collegio: cosa sappiamo su di lui

Il nonno di Emile Soleil, Philippe Vedovini , al funerale del piccolo (Afp via Ansa)

Il nonno di Emile Soleil, Philippe Vedovini , al funerale del piccolo (Afp via Ansa)

Roma, 25 marzo 2025 – Dalla procura di Aix-en-provence arriva una svolta inaspettata nel caso dell’omicidio del piccolo Emile Soleil. Il bambino era sparito in un villaggio delle Alpi francesi nel 2023 mentre era in vacanza nella casa familiare a Haut-Vernet. Ma a due anni dalla scomparsa e a uno dal ritrovamento dei resti, un colpo di scena inaspettato ha scosso l’intera Francia: i nonni del bambino, AnnePhilippe Vedovini, e due dei loro figli, zii di Emile, sono stati arrestati: sono sospettati di omicidio e occultamento di cadavere.

La famiglia del piccolo aveva già fatto parlare di sé per il suo stile di vita estremamente rigoroso e discreto. Ma dietro la facciata dei cristiani modello si nascondono ombre. 

La famiglia Vedovini 

AnnePhilippe Vedovini sono originari di La Bouilladisse, un piccolo comune nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Insieme hanno avuto dieci figli, e la mamma del piccolo Emile, Marie, è la più grande. La loro è una famiglia “molto discreta, credente e che vive un po’ in autarchia” raccontava il sindaco del borgo francese, José Morales, ai tempi della scomparsa del bambino. 

Da 20 anni passavano insieme le vacanze estive nella residenza familiare a Haut-Vernet, minuscola frazione delle Alpi francesi che conta all’incirca 100 abitanti permanenti. Una villeggiatura tranquilla, in linea con lo stile di vita dei Vedovini, finché la tragedia di Emile non ha alzato un velo sulle ombre della famiglia.

I giornali francesi hanno a lungo insistito sulla figura di Philippe, nonno di Emile, 59 anni, descritto come un “patriarca autoritario” e conservatore. Non che la questione lo turbasse particolarmente: “Ovviamente passo per un prepotente che terrorizza tutti quanti… è tutto falso, ma non mi importa” aveva commentato, secondo Le Figaro, a un settimanale cristiano locale.

Con il tempo la curiosità verso famiglia del bambino è cresciuta e i Vedovini si sono ritirati a una vita quasi “da reclusi”, come l’ha definita un vicino di casa. Eppure, neanche la massima discrezione della famiglia è servita a tenerla lontana da ulteriori controversie. L’anno scorso il Canard enchaîné ha rivelato un vecchio scheletro nell’armadio della famiglia Vedovini: in passato Philippe è stato accusato di abusi fisici e sessuali su minori.

Emile Soleil, il bambino di due anni e mezzo scomparso nel 2023 in un villaggio delle Alpi francesi e del quale furono ritrovati dei resti alcuni mesi dopo. (x/gendarmerie, ansa)
Emile Soleil, il bambino di due anni e mezzo scomparso nel 2023 in un villaggio delle Alpi francesi e del quale furono ritrovati dei resti alcuni mesi dopo. (x/gendarmerie, ansa)

Le accuse di aggressione sessuale al nonno

Philippe Vedovini era già conosciuto dalla giustizia, ancora prima della morte del nipote. Il nonno di famiglia, fisioterapista di professione, ma che sognava di diventare prete, è stato accusato negli anni ‘90 di violenze sessuali dopo le denunce di alcuni studenti dell’istituto religioso Sainte-Croix di Riaumont. Il suo ruolo nel collegio era quello di insegnare e far rispettare la disciplina ai bambini. Punizioni “un po’ severe” quelle di ‘Fratello Philippe’, all’epoca 26enne, per sua stessa ammissione. “I calci, sì, li ho tirati. I pugni anche, un paio di volte, ma per esempio, alle spalle” avrebbe detto agli investigatori nel 2018, quando fu messo sotto custodia cautelare. Alla fine il nonno di Emile è stato citato in giudizio come testimone assistito (una via di mezzo tra testimone oculare e imputato) in un processo per aggressioni sessuali su un minore di 15 anni.