Martedì 4 Febbraio 2025
REDAZIONE ESTERI

Email sui missili ipersonici al Mali invece che al Pentagono: l’errore del ministero della Difesa britannico

Alla base del clamoroso scivolone uno sbaglio nell’indirizzo mail. Il Paese africano è alleato con la Russia e Putin, proprio in questi giorni, ha promesso invio gratis di grano

Rishi Sunak, primo ministro della Gran Bretagna

Roma, 28 luglio 2023 – Alcuni funzionari del ministero della Difesa britannico hanno per sbaglio inviato email con informazioni classificate e riservate al Mali, alleato stretto della Russia, anziché al Pentagono. Secondo quanto riportato dal Guardian e dal Times, l'errore si sarebbe generato a causa di un errore di battitura dell'indirizzo mail destinatario delle mail: una 'i' sarebbe stata omessa. I funzionari britannici hanno inviato le comunicazioni digitali a un indirizzo che terminava con il dominio '.ml', del Mali appunto, invece che al dominio giusto, '.mil', quello dell'esercito Usa. Alcune mail erano innocue, per esempio contenevano le informazioni relative alle ferie dei dipendenti, ma altre email erano più delicate, alcune addirittura con i nomi dei ricercatori britannici e statunitensi che lavorano ai missili ipersonici a Porton Down.

Sul caso il ministero della difesa di Londra ha avviato un'indagine, pur minimizzando l'accaduto: un portavoce della Difesa ha dichiarato che le mail spedite per errore "non contengono informazioni che possano compromettere la sicurezza operativa o dati tecnici". Il Mali è uno dei sei Paesi a cui proprio in queste ultime ore il presidente russo Vladimir Putin ha promesso forniture gratis di grano russo dopo che l'accordo sul Mar Nero per le esportazioni di grano ucraino è fallito. Sempre in Mali è operativo il Gruppo Wagner: la compagnia di merceria di Prigozhin è al fianco dell'esercito contro i jihadisti.

Email sbagliate al Mali: il precedente

La problematica delle email sbagliate inviate al Mail non è una novità. A inizio luglio scorso infatti anche gli Stati Uniti avevano commesso lo stesso errore, inviando un'enorme quantità di mail di contenuto militare al Paese africano. Più di 10 anni fa un imprenditore olandese, responsabile dal 2013 del contratto di gestione del dominio '.ml' del Mali, aveva individuato il problema. Johannes Zuurbier, questo il suo nome, riceveva migliaia di e-mail che avevano l'indirizzo errato. Dopo un alert del Pentagono, il numero di mail ricevute per sbaglio calò, pur rimanendo di un numero consistente. Zuurbier provò in tutti i modi a contattare il Pentagono per far presente la problematica, senza però successo. Prima che il suo contratto con il Bamako scadesse, riuscì a fornire una stima delle mail ricevute per sbaglio in alcuni mesi: più di 100mila.