Roma, 13 dicembre 2021 - Elon Musk è la persona dell’anno per Time. Con questa motivazione: “L’uomo che aspira a salvare il Pianeta e a darcene un altro dove potremo abitare: clown, genio, bastian contrario, visionario, industriale, showman: un folle ibrido di Thomas Edison, P.T. Barnum, Andrew Carnegie e il Doctor Manhattan di ‘Watchmen’". Così la rivista americana ha definito il ceo di Tesla e Space X che ha conquistato la copertina che celebra la persona o il concetto più significativo dell’anno che sta per concludersi. Dall'auto con la guida autonoma - che controlla due terzi del mercato dei veicoli elettrici -, alle missioni nello spazio. Ma partiamo dalla sua fortuna.
Quest'anno il miliardario sudafricano naturalizzato statunitense è diventato l'uomo più ricco del mondo, prima di lui quel posto era di Jezz Bezos, l'uomo di Amazon. La descrizione è complessa come il personaggio: "Quest'uomo aspira a salvare il nostro pianeta e a procurarcene uno nuovo da abitare: pagliaccio, genio, visionario, showman.
Il fondatore di Tesla e SpaceX era stato intervistato dal periodico lo scorso 3 dicembre e aveva rifiutato l’etichetta di “uomo piu’ ricco del mondo”, sostenendo che uomini di potere come Vladimir Putin siano decisamente più facoltosi di lui. “Io non posso invadere Paesi e cose del genere”, si è schermito l’imprenditore sudafricano. A proposito della valutazione di mercato di Tesla, Musk ha spiegato di averla definita troppo elevata in passato “per frenare le aspettative”. “La valutazione attuale è piuttosto alta, il che suggerisce che il mercato abbia fiducia nel futuro della compagnia, perché non è certo basata sulla profittabilità, questo è sicuro”. Musk ha espresso preoccupazione per gli eccessi di ottimismo anche a proposito di SpaceX. “Se avessimo navicelle e propulsori ma non motori, perderemmo miliardi di dollari a trimestre. E se ciò continuasse, la bancaretta non sarebbe fuori questione”, ha spiegato, “mi sento come se avessimo avuto tanti anni di successi e molte persone nella compagnia non hanno mai visto un lancio fallire. Molte persone non hanno mai assistito a una recessione nella loro carriera”. “Se qualcuno è entrato nella forza lavoro dopo il 2009, gli è sembrato che le cose andassero sempre verso l’alto, ho temuto che ci potessimo adagiare”, ha aggiunto.