Domenica 2 Febbraio 2025
REDAZIONE ESTERI

Dopo il Maga arriva il Mega, Elon Musk punta all’Europa: “Unitevi al Movimento”

Post sibillino su X del multimiliardario che lancia lo slogan “Make America Great Again” in versione Vecchio Continente

Elon Musk lancia il Mega, "Make Europe Great Again" (Ansa)

Elon Musk lancia il Mega, "Make Europe Great Again" (Ansa)

Roma, 2 febbraio 2025 – Un nuovo progetto politico per Elon Musk? Potrebbe esserci questo dietro il sibillino messaggio scritto oggi dal multimiliardario sul suo social X: "Gente d'Europa: unitevi al Mega, Make Europa Great Again". Uno slogan che richiama il movimento politico di Donald Trump, Maga (Make America Great Again, fate l’America grande di nuovo), ma declinato per il Vecchio Continente. Il post – manco a dirlo – ha totalizzato oltre 57 milioni di visualizzazioni in appena 24 ore e centinaia di migliaia di ‘live’.

Il proprietario di Tesla e SpaceX non è certo nuovo a sortite politiche in Europa. Da tempo conduce una campagna social contro il primo ministro britannico laburista, Keir Starmer, oltre ad avere dichiarato apertamente il suo appoggio al partito di estrema destra Afd alle prossime elezioni in Germania.

Il post di Elon Musk su X in cui lancia il Mega
Il post di Elon Musk su X in cui lancia il Mega

Quali che siano le sue intenzioni, la disponibilità economica non gli manca. Secondo quanto reso noto dalla Cnn, i documenti federali mostrano che Musk ha speso un totale di oltre 290 milioni di dollari per le scorse elezioni presidenziali americane, rafforzando il presidente Donald Trump e i repubblicani in uno sforzo sbalorditivo che ha contribuito a garantirgli un accesso senza precedenti alla nuova amministrazione Usa.

Un’ulteriore riprova di questo arriva da quanto pubblica il New York Times: il segretario al Tesoro americano Scott Bessent ha concesso a lui e ad altri membri del cosiddetto Dipartimento per l'efficienza governativa pieno accesso al sistema di pagamento federale, consegnando così all'uomo più ricco del mondo “un potente strumento per monitorare e potenzialmente limitare la spesa pubblica”. La novità potrebbe dare all'amministrazione Trump "un altro meccanismo per tentare di limitare unilateralmente l'erogazione di denaro approvato per scopi specifici dal Congresso", scrive il quotidiano che riferisce di averne avuto notizia da tre fonti informate.