New York, 27 novembre 2023 - Il fondatore e ceo della casa automobilistica Tesla,
Elon Musk e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu si sono recati lunedì a Kfar Aza, una delle comunità israeliane attaccate da Hamas il 7 ottobre scorso, secondo l'ufficio del primo ministro.
Musk e Netanyahu hanno visitato le case bombardate e al capo di Tesla sono state mostrate le prove del coinvolgimento di Hamas nell'attacco. Una foto ha mostrato
Musk, in piedi e sotto la pioggia battente, mentre filmava le immagini della distruzione con il suo telefono. "È stato sconvolgente vedere la scena del massacro... o meglio una delle scene dei massacri", ha detto il ceo durante una chat live, mandata streaming sulla sua piattaforma di social media X.
A Musk è stato anche mostrato un filmato con le riprese degli attacchi. "Era preoccupante in quel filmato, vedere soprattutto la gioia provata dalle persone che stavano uccidendo civili innocenti, compresi bambini e neonati". Netanyahu ha spiegato dettagliatamente le modalità degli attacchi e ha definito Hamas un "culto di morte".
Starlink a Gaza con il permesso di Israele
Elon Musk, in visita in Israele, ha accettato che renderà disponibile il suo network di comunicazione mobile Starlink nella Striscia di Gaza solo con il permesso delle autorità israeliane. Lo ha annunciato il ministro della Comunicazione israeliano, Shlomo Karhi. "Come risultato di questo significativo accordo, le unità satellitari di Starlink potranno essere operate in Israele solo con l'approvazione del ministero della Comunicazione, anche per quanto riguarda la Striscia di Gaza", ha scritto Kharki in un post pubblicato su X. Alla fine di ottobre, Musk aveva detto che intendeva mettere a disposizione il sistema di comunicazione della sua società satellitare SpaceX per aiutare la ristabilire le comunicazioni delle organizzazioni umanitarie internazionali nella Striscia di Gaza, interrotte dai bombardamenti lanciati da Israele contro Gaza dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Un gesto che ricordava quanto fatto dal miliardario dopo l'invasione russa dell'Ucraina, quando il sistema di Starlink è diventato fondamentale per tutte le comunicazioni anche militari di Kiev dopo la distruzione delle infrastrutture di comunicazione nei bombardamenti russi.
L'offerta di Musk non era piaciuta ad Israele che aveva annunciato che avrebbe impedito con ogni mezzo la ripresa delle comunicazioni attraverso il sistema satellitare Starlink, sostenendo che Hamas l'avrebbe usato per propositi terroristici. Ora, durante la visita del miliardario, che nelle scorse settimane ha dovuto fronteggiare accuse di antisemitismo per aver approvato un post antisemita, è stato annunciato l'accordo che permetterà ad Israele di controllare l'utilizzo di Starlink nella Striscia di Gaza.