Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Elezioni Usa 2022, i democratici hanno la maggioranza in Senato

Il partito repubblicano perde la sfida in Nevada e Arizona: ora Biden può contare su 50 seggi più Kamala Harris: anche con la Georgia, il Gop si fermerebbe a 50

Il presidente Usa Joe Bidem con la vice presidente Kamala Harris (Ansa)

Washington, 13 novembre 2022 - Il Senato Usa è democratico: lo dicono le ultime proiezioni sulle elezioni di Midterm (di metà mandato), che di fatto accertano le vittorie cruciali di Catherine Cortez Masto in Nevada e di Mark Kelly in Arizona, due Stati in cui fino a oggi il numero dei voti conteggiati non consentiva di leggere un risultato chiaro. 

Il partito di Biden si prende così 50 seggi, il che significa la maggioranza nella Camera Alta, considerando il voto in più della vicepresidente Kamala Harris. I repubblicani restano fermi a 49 seggi quando ne resta uno da assegnare, quello in Georgia che sarò deciso al ballottaggio del 6 dicembre. 

"Abbiamo la maggioranza" in Senato, annuncia Joe Biden quando negli Stati Uniti è tarda sera. E "ora ci concentriamo sulla Georgia". "Questa è una vittoria e una rivincita per il partito. Gli elettori hanno respinto i repubblicani Maga", dice trionfante il senatore liberal Chuck Schumer, che manterrà la leadership dei democratici in Senato.

Il risultato nello stato chiave del Nevada - dove il partito del presidente ha vinto anche la corsa a segretario di stato con Cisco Aguilar - è un'ennesima doccia fredda per i repubblicani in queste elezioni di midterm, alle quali si sono affacciati ottimisti prevedendo un'onda rossa. Così non è stato: i democratici hanno mantenuto il controllo del Senato e alla Camera sono in corsa per perdere molti meno seggi delle attese.

Il controllo del Senato è un'importante vittoria per Biden, che esce rafforzato dalle elezioni di midterm andate per il partito ben oltre le aspettative e i precedenti storici. Il successo, è la provocazione di alcuni osservatori, potrebbe spingere Biden a ripensare a una sua eventuale candidatura al 2024. Fare un passo indietro gli consentirebbe infatti di lasciare avendo fatto la storia e all'apice del successo.

La pesante sconfitta del Grand old party in Nevada si somma a quelle in Arizona e Pennsylvania, e alimenta le polemiche interne al partito che appare sempre più spaccato. "È morto. È tempo di seppellirlo e costruire qualcosa di nuovo", ha twittato il senatore conservatore Josh Hawley. Da capire cosa farà Trump dopo che queste elezioni hanno segnato soprattutto la sconfitta dei candidati trumpiani. Tornerà davvero in corsa per il 2024 come ha lasciato intendere?