Giovedì 21 Novembre 2024
MARTA OTTAVIANI
Esteri

Usa, come cambia la campagna elettorale dopo l’attentato. “Trump punta agli indecisi ma i suoi fan attaccheranno”

L’analista Spannaus: “Donald aveva già deciso di lasciare la scena al rivale. Il capo della Casa Bianca deve rinunciare alla retorica dei buoni contro i cattivi"

Roma, 16 luglio 2024 – Un candidato presidente che per il momento ha cambiato strategia di comunicazione e una campagna elettorale ancora lunga, in cui i democratici, dopo quello che è successo due giorni fa in Pennsylvania, dovranno fare ancora più attenzione a come si muovono. Andrew Spannaus, analista, autore del podcast That’s America, spiega cosa aspetta all’America, ma non solo, nei prossimi mesi.

Spannaus, gli Stati Uniti hanno passato ore terribili. Donald Trump è uscito per fortuna solo leggermente ferito dall’attentato che lo ha visto vittima e adesso, dopo che Biden ha chiamato all’unità nazionale, sembra aver mitigato la sua comunicazione. Possiamo essere ottimisti?

Una manifestazione degli anti-Trump a Milwaukee, dove si svolge la convention repubblicana
Una manifestazione degli anti-Trump a Milwaukee, dove si svolge la convention repubblicana

"Mi pare che anche Trump stia cambiando la sua strategia su una comunicazione meno incendiaria e più ecumenica. Ma non da adesso. Già dalle ultime settimane prima di questo attentato Trump aveva scelto di tenersi un po’ in disparte. Aveva scelto questa tattica non a caso. Aveva deciso di lasciare a Biden e ai democratici la scena, anche perché, a partire dal confronto in tv, si è parlato solo dei problemi in casa democratica e se sostituire Biden o meno. I democratici si stavano facendo male da soli, insomma, perché togliere loro visibilità?".

Quindi adesso abbiamo un Trump ‘buono’.

"Sì, ma non è una novità. Già in passato Trump ha dimostrato di sapersi presentare come conciliatore e istituzionale. Lo sta facendo anche ora, ma bisogna vedere quanto dura. E soprattutto dobbiamo vedere come decideranno di comportarsi i suoi collaboratori e i suoi sostenitori. Purtroppo, da parte loro ci possiamo aspettare che utilizzeranno questo fatto per rafforzare la linea d’attacco normale di Trump, affermando cioè che il sistema lo vuole uccidere in un modo o nell’altro. Quindi insomma un doppio binario, con Trump istituzionale e i suoi che attaccano".

E i democratici? Come possono cavarsela in un contesto del genere?

" Dovranno usare molta prudenza. Lo scontro politico è molto forte. Dovranno stare attenti a non utilizzare un linguaggio eccessivo. Non potranno utilizzare gli stessi toni di prima se non vogliono essere attaccati. La ragione d’essere della campagna di Biden è salvare gli Stati Uniti da Trump e non si può più utilizzare questo binario nello stesso modo di prima. In un certo senso è utile perché dovranno concentrarsi sulle questioni più dirette per le persone e parlare di più dell’economia, sviluppare delle argomentazioni che non siano buoni contro cattivi, ma il loro progetto per il Paese. Questo è ciò che dovrebbero fare i democratici e se sperano di vincere è molto probabile che dovranno sostituire Joe Biden".

Per Trump, insomma è fatta.

" Trump ora si sente forte, ma deve fare attenzione. Se infatti dovesse riprendere a utilizzare toni meno istituzionali di quelli mostrati finora, potrebbe perdere consensi. Se vuole guadagnare i voti degli indecisi del centro, dopo quello che è successo l’altro giorno, un tono istituzionale è la scelta migliore".

Come vede la campagna elettorale da qui a novembre? Possiamo aspettarci un dibattito, se non sereno, almeno con il freno a mano tirato?

"Purtroppo non mi aspetto una riduzione della polemica e della conflittualità in generale. Possiamo solo sperare che ci sia nelle alte sfere, a livello istituzionale".