Londra, 4 luglio 2024 – Seggi aperti dalle 7 (le 8 italiane) nel Regno Unito per le ‘general elections’ (le elezioni politiche) che, salvo grosse sorprese, sanciranno la vittoria (larga) del partito labourista. Dopo 14 anni di governo Tory la guida del Paese andrà a Keir Starmer, avvocato 61enne, deputato dal 2015 e leader dell’opposizione dal 2020. A partire dalla Brexit, passando dalla gestione della pandemia Covid (con gli scandali dei festini che hanno investito l’allora premier Boris Johnson), fino al mandato lampo di Liz Truss: la popolarità dei conservatori è da tempo in caduta libera, una crisi che il primo ministro Rishi Sunak non è riuscito ad arginare. Il successo annunciato di Starmer non è che la conseguenza di questa parabola discendente. Ma torniamo alla cronaca di oggi: i cittadini britannici possono votare fino alle 22 (le 23 italiane). Poco dopo inizierà lo scrutinio che dirà quanto se quello del Labour sarà un trionfo o una semplice vittoria. Quando si sapranno i risultati?
Il sistema elettorale
Premessa d’obbligo: si vota per decidere i 650 parlamentari che sederanno alla Camera dei Comuni e quale partito avrà il mandato per formare il nuovo governo. La distribuzione di posti in parlamento nel Regno Unito si basa da secoli su un meccanismo uninominale maggioritario. Passa cioè il candidato che ha ottenuto più preferenze nel collegio. Un sistema evidentemente distorsivo rispetto ai consensi proporzionali ricevuti dal partito nell’intera nazione, ma che consente una stabilità dell’assetto istituzionale.
Quando sapremo i risultati
Scoccate le 23 italiane, le urne dei 650 collegi elettorali (corrispondenti ai 650 posti a Westminster) verranno trasferite nei centri di conteggio. Immediatamente inizierà lo spoglio. Basterà un’ora per sapere il risultato dei primi collegi. “Stimiamo che 20 risultati arriveranno prima delle 2 (le 3 italiane)”, fa sapere l’emittente BBC. Tra le 3 e le 4 italiani sono attesi quelli di 325 collegi, tra le 5 e le 7 altri 275. Gli ultimi risultati – fa sapere ancora la BBC – “arriveranno domani mattina”. Il nome del partito che avrà vinto le elezioni sarà noto nella notte, “probabilmente” dopo le 4 italiane. Dipende in ogni caso da quanto sarà consistente lo scarto tra il Labour e i Tory.
Come funzionano gli exit poll
Concluso il voto saranno diffusi dalle tre principali emittenti tv (BBC, ITV e SKY) gli exit poll, ovvero i sondaggi fatti all’uscita dei seggi, che consentiranno agli esperti di prevedere quanti seggi alla Camera dei comuni avrà preso ciascun partito (non ci saranno previsioni per il voto in Irlanda del Nord).
Il sistema statistico si basa su una comparazione con le ultime elezioni (2019). Gli exit poll britannici sono conosciuti per la loro affidabilità. Nel 2019 per esempio, c’è stato solo uno scarto di tre seggi tra il numero assegnato dai sondaggi al partito vincitore e quello effettivamente ottenuto. Questa volta però c’è un’incognita in più. Il calcolo dovrà tenere conto del cambiamento nei confini dei collegi: la geografia del voto è stata infatti ridisegnata recentemente. “Per calcolare se un singolo seggio è passato di mano o quanti seggi un partito ha guadagnato o perso alle elezioni, è importante avere un'idea di come le persone avrebbero votato se i nuovi confini fossero stati introdotti nel 2019”, spiega la BBC. I media britannici si serviranno di questi risultati fittizi per capire come sia andato il voto. E’ sicuramente un passaggio renderà più incerta la previsione.