Mosca, 8 dicembre 2023 – Vladimir Putin ha rotto gli indugi e annunciato oggi – via Tass, l’agenzia stampa controllata dal Cremlino – la sua candidatura ufficiale alle nuove elezioni presidenziali in Russia che si svolgeranno a marzo 2024. La corsa dello zar, 71 anni, non era in dubbio: dal 2000 Putin è a capo del Cremlino, dal 1999 ricopre un ruolo ai vertici della Federazione russa. L’ultima riforma costituzionale, costruita ad hoc per garantirgli di restare al potere, gli consente altri due mandati di 6 anni. E un passo indietro non era tra gli scenari possibili. Non sono attese del resto sorprese dalle urne, in un contesto politico di controllo dei mezzi di comunicazione da parte del Cremlino, con le opposizioni messe a tacere e l’assenza di leader antagonisti. Si stima siano circa un milione i russi emigrati all'estero, tra cui molti oppositori e giornalisti indipendenti. Con queste premesse, agli occhi dei russi la guerra in Ucraina, sta andando bene. La prima linea dell'esercito di Mosca ha in gran parte respinto la controffensiva ucraina e il Paese sta reindirizzando la propria economia per affrontare una lunga guerra, riassestandosi dopo la botta delle sanzioni.
La rielezione di Putin è scontata dunque, salvo imprevisti: questo vuol dire che lo zar resterà al potere almeno fino al 2030 con la possibilità di ricandidarsi fino al 2036. Secondo i sondaggi, Putin ha un indice di gradimento superiore all'80 per cento. Le elezioni di marzo 2024 si svolgeranno nell’arco di tre giorni, dal 15 al 17. Per l’establishment, il voto allungato, introdotto in era Covid per garantire il distanziamento, è ormai “una tradizione”. Per i critici pone problemi di trasparenza.
“Mi ricandido, non ho scelta”
Apparentemente l'annuncio della candidatura è stato casuale, come ha raccontato alla stampa il portavoce del presidente, Dmitri Peskov. Dopo aver conferito decorazioni ad alcuni soldati che hanno combattuto nella guerra in Ucraina, il tenente colonnello di Donetsk, Artyom Zhoga, gli ha chiesto se si sarebbe ricandidato. Un video diffuso poi dal Cremlino mostra il momento del dialogo tra i due: "Al fronte tutti sono preoccupati e si chiedono se si ricandiderà", gli dice Zhoga. "Capisco che oggi è impossibile fare diversamente. Mi candiderò alle elezioni presidenziali in Russia", gli risponde Putin.
Vasto attacco a Kiev
La comunicazione della ricandidatura di Putin arriva in un giorno di escalation nella guerra in Ucraina. “Dopo una pausa di 79 giorni, il nemico ha ripreso gli attacchi con missili da crociera Tu-95MS” nella regione della capitale Kiev. “In precedenza, circa 10 bombardieri avevano lanciato missili da crociera del tipo X-101/555/55 da Engels sull'Ucraina, ha fatto sapere il capo militare di Kiev Sergy Popko, citato da Unian. La contraerea ha risposto evitando vittime. I raid russi però sono riusciti a penetrare nell’area di Dnipropetrovsk: qui una persona è morta e quattro sono rimaste ferite.
500 località ucraine al buio e al gelo
Per il secondo giorno consecutivo, la società elettrica ucraina sta ricorrendo all'aiuto di emergenza di Romania e Polonia per evitare blackout nel Paese dopo che una delle centrali termiche della regione orientale è stata nuovamente danneggiata dai bombardamenti russi. Il ministero dell'Energia intanto ha riferito che i servizi di alimentazione elettrica sono stati interrotti in 492 località nelle regioni di Zaporizhzhia, Donetsk, Kharkiv, Chernikiv, Kherson, Sumy, Dnipropetrovsk e Mykolaiv. Il consumo dovuto al gelo e alle basse temperature di questi giorni in
Ucraina è al livello più alto della stagione per il riscaldamento.