Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Olanda, chi è il premier Mark Rutte

Soprannominato il 'maghetto', il capo del governo liberl-conservatore ha arginato l'ondata xenofoba e anti-Ue

Il primo ministro olandese Mark Rutte (Ansa)

L'Aja (Olanda), 15 marzo 2017 - Mark Rutte, capo del governo liberal-conservatore dell'Olanda, ha fatto la sua magia. Non per niente lo chiamano il 'maghetto' (per i suoi occhialetti tondi degli anni scorsi e alla pettinatura simile a quella di Harry Potter), anche se i vignettisti olandese lo paragonano di più al piccolo Hans, il giovane eroe di Haarlem che tenne il ditino infilato tutta la notte in una diga dei polder, arginando un'inondazione catastrofica, che avrebbe messo in ginocchio i Paesi Bassi. Mark come Hans: ha bloccato il flusso del populismo xenofobo pronto ad investire l'Europa con la sua ondata di euroscetticismo. In quattro anni di ripresa economica ha messo in campo le sue capacità politiche per mantenere unito uno scenario politico sempre più frammentato ed euroscettico, minacciato dal populismo. 

Nato all'Aja nel 1967, è diventato premier per la prima volta a ottobre del 2010, dopo le elezioni celebrate a giugno di quell'anno a seguito del crollo della coalizione fra liberali e democristiani nel tentativo di approvazione di un bilancio basato sull'austerità proprio nel mezzo della crisi economica. Dai toni pacati e dalle politiche ferme, in quell'occasione Rutte fece la storia, diventando il primo capo di governo liberale del Paese dalla fondazione del suo partito nel 1948, il Partito popolare per la libertà e la democrazia (Vvd).  

Da allora ha guidato una coalizione minoritaria di destre, il cui potere di legiferare dipendeva dagli appoggi del Partito per la libertà (Pvv) guidato dal populista anti-islam Geert Wilders. Il governo di Rutte è riuscito ad approvare un bilancio di austerità con l'appoggio di cinque partiti - cioè liberale, democristiano, Democratici 66 (D66), Verdi e Unione cristiana - ma successivamente non è riuscito ad approvare una serie di tagli alle spese a causa del mancato appoggio di Wilders. E' stato poi riscelto come primo ministro a seguito delle elezioni di ottobre del 2012, questa volta dopo una vittoria di misura alle urne, che gli ha permesso di guidare una coalizione con l'appoggio dei laburisti.  

Ex capo del personale della multinazionale olandese Unilever dal 1992 al 1997 e della sua sussidiaria Calvé dal 1997 al 2000, ha rianimato nel 2012 la campagna elettorale del Vvd, di cui continua a essere leader e nuovamente candidato premier. 

Rutte, difensore a oltranza delle leggi del mercato, ha dovuto imporre grandi tagli alla spesa, che gli sono costati una pioggia di critiche per le misure di austerità chieste da Bruxelles. Ha dovuto fare valere tutte le sue doti diplomatiche per superare una crisi fra L'Aja e Mosca, proprio quando i contatti diplomatici e commerciali compivano quattro secoli, a causa dell'arresto di un diplomatico russo in Olanda e dell'aggressione del diplomatico olandese a Mosca. Un altro momento di difficoltà ha dovuto affrontarlo il 17 luglio del 2014, con l'abbattimento dell'aereo di Malaysian Airlines sui cieli dell'Ucraina, probabilmente a causa di un missile terra-aria sparato dai separatisti filorussi. A bordo viaggiavano 298 passeggeri, 196 dei quali erano olandesi e gli altri di una decina di Paesi; non ci furono sopravvissuti.

Problemi gli ha dato anche l'accordo di associazione dell'Unione europea con l'Ucraina, respinto dal 60% degli olandesi in un referendum celebrato ad aprile del 2016. Rutte provò in ogni modo a ottenere l'appoggio del Parlamento per ratificare l'accordo con l'Ucraina, e questo gli è valso l'appellativo di "burattino" di Bruxelles da parte del rivale Geert Wilders.  Ammiratore dichiarato delle idee della ex premier britannica Margaret Thatcher in economia, Rutte si mostra sempre come un uomo semplice, affabile, modesto e insistente per portare a termine i suoi progetti politici.