Venerdì 26 Luglio 2024

Elezioni in Russia, Mosca convoca l’ambasciatrice americana: “Interferenze nei nostri affari interni. Diplomatici sovversivi saranno espulsi”

Nel mirino il “sostegno” di Washington a tre ong. Sullo sfondo le presidenziali: “I tentativi di disinformazione nel contesto del voto saranno repressi con durezza”

Washington, 7 marzo 2024 – Sale la tensione tra Russia  e Stati Uniti. Mosca ha convocato oggi l'ambasciatrice statunitense Lynne Tracy lamentando “tentativi di interferenza” di Washington negli affari interni russi. Lo rende noto la Ria Novosti, aggiungendo che il ministero degli Esteri russo ha avvertito in una nota che ''saranno espulsi, come 'persona non grata', i diplomatici dell'ambasciata statunitense che si intromettano”. Il riferimento è al “sostegno” degli Usa nei confronti di tre ong americane presenti in Russia, e tacciate dal governo russo come “indesiderate”.

L'ambasciatrice Usa Lynne Tracy ai funerali di Navalny (Ansa)
L'ambasciatrice Usa Lynne Tracy ai funerali di Navalny (Ansa)

Si tratta di ‘Consigli americani per l'educazione internazionale’, ‘Prospettive culturali’ e l'’Istituto per l'educazione internazionale’.  A Tracy è stata formalizzata una nota di protesta in cui si chiede a Washington di "smettere di supportare le ong indesiderate". Mosca aggiunge anche che “i tentativi di ingerenza negli affari interni della Federazione Russa, comprese le azioni sovversive e la diffusione di disinformazione nel contesto delle elezioni e dell'operazione militare speciale, saranno repressi con durezza e decisione, fino all'espulsione come persona non grata dei dipendenti dell'ambasciata americana coinvolti in tali azioni". Sullo sfondo il voto per eleggere il nuovo presidente della Russia del 15-17 marzo, che in un contesto di repressione delle opposizioni e di censura della libera stampa, non avrà altro esito se non la rielezione di Putin. 

Ieri la vedova dell’ultimo dissidente russo, Alexei Navalny, ha lanciato un appello ai russi affinché boicottino il presidente alle urne, mentre emergono dettagli dell’ultimo pacchetto di sanzioni che l’Unione Europea prepara contro la Russia, dopo la morte dell’oppositore. Nel mirino dei 27, secondo quanto scrive Bloomberg, ci sono anche funzionari della colonia penale IK-3, la prigione dell'Artico dove è morto Alexei Navalny. 

Stamani la resistenza ucraina ha messo a segno un’altra operazione di sabotaggio nel territorio russo, spingendosi fino alla regione di Mosca dove è stata manomessa un centralina ferroviaria, vicino alla stazione di Golovkovo. Il movimento di resistenza in Crimea Atesh ha pubblicizzato l’azione che avrebbe danneggiato la linea dei treni usata per scopi militari dai russi.  "Il nostro obiettivo è fermare le forniture belliche del regime di Putin al fronte”. L'agenzia di stampa russa Ria Novosti ha fatto sapere invece che gli agenti del FSB hanno sparato e ucciso un bielorusso, identificato come Nikolai Alekseev , 49 anni, che secondo la ricostruzione russsa stava pianificando “un atto di terrorismo” per conto di Kiev. I servizi del Cremlino hanno dichiarato di aver "sequestrato armi e un ordigno esplosivo improvvisato" dopo la sparatoria. Viene riferito che l'uomo aveva intenzione di far saltare in aria un edificio amministrativo nella città di Olonets, a circa 250 chilometri dal confine finlandese.