Roma, 18 febbraio 2025 – I cittadini tedeschi saranno chiamati alle urne domenica 23 febbraio per eleggere il nuovo Bundestag e il nuovo Cancelliere. Un voto decisivo che arriva in un momento particolarmente delicato per la potenza tedesca.
Da sempre motore economico dell’Europa, la Germania oggi fatica a mantenere la sua posizione di semi egemonia all’interno dell’Unione Europea, indebolita da un’economia stagnante, un export in forte crisi e un malcontento popolare senza precedenti.
Il paese è, infatti, in recessione per il secondo anno consecutivo e rischia di restarci nel 2025.
Nel 2024, il PIL è calato dello 0,2%, dopo una contrazione dello 0,3% nel 2023, conseguenza diretta del crollo del settore manifatturiero. Emblematico è il caso dell’industria automobilistica, con Volkswagen che ha annunciato il taglio di 35mila posti di lavoro entro il 2030.
Preoccupante anche la posizione della Germania sullo scenario internazionale, che appare oggi indebolita. L’esclusione dell’Europa dal tavolo dei negoziati per la pace in l’Ucraina è un duro colpo per la potenza tedesca, storicamente considerata un pilastro della stabilità europea, che vede ora il proprio peso geopolitico ridimensionato.
Di fronte a questa situazione, i candidati alla Cancelleria cercano di rassicurare gli elettori con piani anti-crisi e promesse di rilancio economico. A meno di una settimana dal voto, i sondaggi mostrano un quadro incerto, ma le preferenze della popolazione iniziano a delinearsi: cristiano-conservatori di Merz attorno al 30%, AfD di Weidel sopra il 20%, l’Spd al 16% e i verdi di poco sotto il 13%. Chiudono il 7% della Linke e il 5% del Partito Liberale di Lindner.
Sono, quindi, Friedrich Merz, Alice Weidel e Olaf Scholz i tre principali leader candidati alla carica.
![Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, Friedrich Merz, Alice Weidel (Ansa)](https://www.quotidiano.net/image-service/view/acePublic/alias/contentid/M2EzNDEyMzgtYmE4YS00/0/il-cancelliere-tedesco-olaf-scholz-friedrich-merz-alice-weidel-ansa.webp?f=3%3A2&q=1&w=1280)
Friedrich Merz, virata a destra per la Cdu
Friedrich Merz, leader della Cdu, è considerato il più probabile successore di Olaf Scholz. Eterno rivale di Angela Merkel, la sua elezione come presidente del partito nel 2022 è stata interpretata come una svolta a destra rispetto alle posizioni centriste dell’ex cancelliera.
Questo cambio di rotta è stato evidenziato con l’adozione di una nuova politica migratoria. Forti critiche per la risoluzione non vincolante sul diritto d’asilo con i voti dell’Afd, cooperazione inedita con l’estrema destra che ha infranto apertamente il tacito divieto di collaborazione con i partiti ultraconservatori.
Il programma politico proposto dal favorito di questa tornata elettorale si riassume nei seguenti punti: ‘tenere sotto controllo la burocrazia’, abbassare la tassa sull’elettricità e delle tariffe di rete e istituire controlli permanenti alle frontiere, oltre a introdurre la detenzione amministrativa per gli autori di reati in attesa di espulsione.
Alice Weidel e la lotta all’immigrazione
Alice Weidel è la candidata cancelliera del partito di estrema destra Alternative fur Deutschland, il partito per antonomasia della ‘lotta all’immigrazione incontrollata’.
Una nomea che non viene smentita dalla co-presidente del partito, che promette, se eletta, una chiusura rigida delle frontiere tedesche e rimpatri su larga scala (e sostiene di farlo entro i primi 100 giorni in carica).
Battuta d’arresto anche per i diritti delle persone Lgbtq+, di cui Alice Weidel è una delle più grandi oppositrici nonostante il matrimonio con una donna con la quale cresce due figli.
Controverse anche le posizioni politiche sulla questione energetica: auspica a un ritiro dall’Accordo di Parigi, rifiutando ogni tassa alla ‘presunta protezione del clima'.
Infine, in materia economica, la leader di AfD si professa liberista, puntando su un taglio delle tasse e una ‘super-sburocratizzazione’.
Olaf Scholz, il cancelliere uscente
Olaf Scholz, leader dei socialdemocratici, punta a riconquistare la Cancelleria dopo la sfiducia del Bundestag. L’Spd, però, è in calo di consensi, situazione aggravata dall’impopolarità record del cancelliere uscente. La strategia di Scholz per riacquistare terreno è, dunque, uno spostamento ancora più a sinistra del partito.
Tra le priorità, figura l’aumento del salario minimo, ma sottolinea anche l’importanza di una riduzione dell’IVA sui prodotti alimentari al 5% e una migliore tutela per gli inquilini.
Scholz si è anche scagliato contro Friedrich Merz, criticando la collaborazione con l’AfD sulla legge sull’immigrazione. Il leader socialdemocratico si propone, quindi, come alternativa moderata tra gli avversari.