Roma, 23 febbraio 2025 – I primi exit poll in Germania confermano le previsioni. La Cdu/Csu ottiene un risultato di poco inferiore alle attese ma, sotto la guida di Friedrich Merz, ora lanciato verso la cancelleria, segna un notevole incremento rispetto al 24,1% del 2021. I nazionalisti di Afd ottengono il successo previsto e salgono dal 12% al 20%, diventando la seconda forza al Bundestag. L'Spd del cancelliere uscente, Olaf Scholz, rimedia una disfatta clamorosa, crollando dal 25,7% al 16,5%, il minimo mai toccato. I Verdi scendono dal 14,8% al 12%, un arretramento in linea con le attese. Cresce la Linke, che balza al 9% dal 4,9% del 2021. Sul filo della soglia di sbarramento, l'Fdp e il Bsw, dati sotto il 5% dagli exit poll di Ard. Se il Bsw, nato da una scissione della Linke, si era presentato alle urne per la prima volta, l'Fdp (11,5% nel 2021) incassa un colpo durissimo e viene punito dagli elettori per la responsabilità nella caduta del governo di Scholz. Esulta il segretario generale della Cdu Carsten Linnemann: "L'Unione ha vinto". Mentre l’Spd ammette: "Per noi sconfitta storica" e Alice Weidel di Afd parla di “Voti raddoppiati”.
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Le proiezioni delle 19.59 del primo canale tedesco Ard indicano ancora un parlamento con cinque gruppi parlamentari: Cdu-Csu (al 28,6%), Afd (20,4%), Spd (16,3%), Verdi (12,3%) e Linke (8,5%). Restano fuori sia i liberali che il gruppo di Sahra Wagenknecht (Bsw), di pochissimo sotto la soglia di sbarramento (5%), per cui occorrerà attendere i risultati definitivi. Da questo esito dipende anche la futura coalizione di governo: più partiti saranno rappresentati al Bundestag più complicata sarà la strada verso una coalizione tra due forze politiche. Le proiezioni del secondo canale tedesco danno invece il Bsw al 5% e la Fdp di poco sotto la soglia (4,7%).
"E' una grande giornata per la Germania, e per gli Stati Uniti sotto la leadership di Trump. Congratulazioni a tutti". Lo afferma lo stesso Donald Trump sul suo social Truth commentando l'esito delle elezioni in Germania.
"Combatteremo esattamente per le stesse questioni per cui abbiamo sostenuto la campagna elettorale: per un tetto agli affitti, per un programma di costruzione di alloggi sociali, per l'abolizione dell'Iva sui prodotti alimentari, per la ridistribuzione del sistema fiscale". Lo afferma la leader della 'Linke', Heidi Reichinnek, che, secondo gli exit poll, si aggira intorno al 9% dei voti. "La Sinistra presenterà mozioni al Parlamento su tutti questi temi. Ma soprattutto vogliamo lottare per le maggioranze sociali. In linea di principio, siamo disposti a collaborare con tutti i partiti democratici del Bundestag per garantire la stabilità politica in Germania", ha affermato Reichinnek. La Cdu e la Csu escludono categoricamente una cooperazione con la sinistra.
Una nuova grande coalizione tra Cdu/Csu e Spd avrebbe i numeri per costituire una maggioranza al Bundestag se l'Fdp e il Bsw restassero al di sotto della soglia di sbarramento. E' quanto risulta dalle proiezioni dell'emittente pubblica, Ard1 che, a differenza della Zdf ritiene che i liberali di Christian Lindner e i 'rossobruni' di Sahra Wagenknecht non riusciranno a raggiungere il 5%. Gli exit poll di Ard1 assegnano inoltre alla Cdu/Csu numeri leggermente migliori di quelli presenti nei sondaggi di Zdf, il che consentirebbe a conservatori (210 seggi) e socialisti (118 seggi) di ottenere una maggioranza di 328 seggi, a fronte dei 316 necessari.
"Abbiamo vinto le elezioni. Le abbiamo vinte perché ci siamo ben preparati per questo e per assumere la responsabilità di governo. Agli elettori, grazie per la fiducia che avete riposto in me e in tutto il partito. Comprendo la responsabilità e le dimensioni delle sfide che abbiamo davanti". Così il leader della Cdu-Csu Friedrich Merz rivolgendosi ai suoi sostenitori dopo i primi exit poll che indicano la formazione cristiano democratica assieme all'alleata Unione Cristiano Sociale bavarese prima con circa il 29% delle preferenze. "Voglio esprimere il mio rispetto per i nostri avversari politici: abbiamo condotto una dura campagna elettorale su politiche economiche, immigrazione, politica estera, sicurezza. Ma ora dobbiamo parlare l'un l'altro: vogliamo arrivare ad un governo capace di agire il più velocemente possibile con una maggioranza parlamentare perché il mondo là fuori non ci aspetta", ha aggiunto.
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La Cdu/Csu ottiene un risultato di poco inferiore alle attese ma, sotto la guida di Friedrich Merz, ora lanciato verso la cancelleria, segna un notevole incremento rispetto al 24,1% del 2021. I nazionalisti di Afd ottengono il successo previsto e salgono dal 12% al 20%, diventando la seconda forza al Bundestag. L'Spd del cancelliere uscente, Olaf Scholz, ottiene una disfatta clamorosa e crolla dal 25,7% al 16,5%, il minimo mai toccato nella lunga storia del partito, iniziata nel 1887. I Verdi scendono dal 14,8% al 12%, un arretramento in linea con le attese. Cresce ancora più del previsto la Linke, che balza al 9% dal 4,9% del 2021. Sul filo della soglia di sbarramento, l'Fdp e il Bsw, che vengono invece dati sotto il 5% dagli exit poll di Ard. Se il Bsw, nato da una scissione della Linke, si era presentato alle urne per la prima volta, l'Fdp incassa un colpo durissimo e viene punito dagli elettori, che nel 2021 gli avevano assegnato l'11,5% dei consensi, per la responsabilità nella caduta del governo di Scholz.
"E' un risultato amaro, una sconfitta". Con queste parole il leader Spd, Olaf Scholz, commenta gli exit poll sulle elezioni politiche in Germania. "Nessuna collaborazione con l'estrema destra".
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La Spd ammette "la sconfitta storica" al voto di oggi, dove, secondo i primi dati, avrebbe ottenuto tra il 16 ed il 16,5% dei consensi, il risultato più basso di sempre. Parlando dopo gli exit poll, il segretario generale dell'Spd, Matthias Miersch, si è congratulato con il candidato cancelliere dell'Unione, Friedrich Merz, che "ha chiaramente il mandato per governare".
Stando agli exit poll della tv Zdf, i liberali di Fdp e Bsw entrerebbero al Bundestag sul filo di lana con il 5% esatto di consensi, che corrisponde alla soglia di sbarramento. L'Unione (Cdu-Csu) avrebbe il 28,5%, i socialdemocratici il 16,5%, i Verdi il 12% e la Linke il 9. L'Afd raggiungerebbe il 20%.
L'ultradestra di Afd, guidata da Alice Weidel, che oggi secondo gli exit poll ha preso il 19,5% dei consensi, ha quasi raddoppiato rispetto alle ultime elezioni federali in Germania di quattro anni fa. Nata nel 2013, Alternative fuer Deutschland si presentò per la prima volta alle elezioni federali quello stesso anno, senza però riuscire a superare la soglia di sbarramento (5%): si fermò al 4,7%, fallendo l'ingresso al Bundestag. Obiettivo che invece raggiunse per la prima volta nel 2017, quando conquistò il 12,6%: con 94 parlamentari era il terzo gruppo parlamentare dopo conservatori e socialdemocratici. L'ascesa subì un primo stop nel 2021: l'Afd perse più di un milione di voti, fermandosi al 10,4% e 83 parlamentari, diventando il quinto gruppo in parlamento. Già nel 2014 il partito era comunque riuscito a entrare al parlamento europeo e in alcuni parlamenti territoriali, inizialmente nell'est della Germania, e nel 2015 arrivò anche nella città-Stato di Amburgo.
"Una sconfitta storica per la Spd". Lo ha affermato il segretario generale della Cdu Matthias Miersch alla Zdf in un primo commento agli exit poll elettorali. "Questa è una serata molto amara". Miersch si è congratulato con il leader della Cdu Friedrich Merz e con l'Unione per il loro mandato di governo. "La coalizione del semaforo è stata eliminata e, nonostante i nostri sforzi in tutto il Paese, poco è cambiato", ha detto.
Gli exit poll sulle elezioni politiche tedesche diffusi dalla Zdf assegnano 187 seggi al Bundestag alla Cdu/Csu, 131 ad Afd, 108 all'Spd, 79 ai Verdi, 59 alla Linke e 33 a Fdp e Bsw, qualora confermassero di aver raggiunto la soglia di sbarramento del 5%. In caso contrario, i voti dei due partiti verrebbero redistribuiti tra le altre forze politiche. In virtù del sistema elettorale misto in vigore in Germania è possibile mancare di poco la soglia di sbarramento ed entrare comunque in Parlamento, come avvenne alla Linke nel 2021.
La Bild titola sul trionfo di Merz e scrive "il leader della Cdu sarà il prossimo cancelliere". Secondo le previsioni dell'Ard, la sua Unione ammonta al 29%. Per il quotidiano tedesco è il "chiaro vincitore delle elezioni. Merz ha ottenuto guadagni significativi rispetto alle ultime elezioni del 2021 (24,1%). Anche la Cdu/Csu è molto più avanti dell’Afd, seconda in classifica".
Alice Weidel, co-leader di Afd, celebra la "vittoria storica" del suo partito alle elezioni in Germania, che gli exit poll danno come previsto al secondo posto, tra il 19 ed il 20% dei voti. "Abbiamo raddoppiato i voti. Siamo pronti ad assumerci la responsabilità del Paese", ha affermato Weidel.
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"I dati parlano chiaro. L'Unione ha vinto. Il semaforo è stato liquidato. E gli elettori vogliono che il cancelliere sia Friedrich Merz". Lo ha detto il segretario generale della Cdu Carsten Linnemann, commentando i primi exit poll con Ard in Germania
L'Unione Cdu/Csu di Friedrich Merz vince le elezioni in Germania con il 29%, secondo il primo exit poll della tv pubblica Ard. Seconda l'ultradestra di Afd con il 19,5%, la prima volta nella storia della Repubblica federale. Seguono l'Spd al 16%, i Verdi al 13,5%, la Linke all'8,5%. Rischiano di non entrare al Bundestag i liberali di Fdp con il 4,9% e Bsw con il 4,7%. La soglia di sbarramento è del 5%.
A urne chiuse (alle 18) arrivano i primi exit poll. Come previsto dagli ultimi sondaggi, la Cdu/Csu è al 28,5%; Spd al 16,5%, mentre Afd al 20%. I Verdi sarebbero al 12%, Linke al 9%, Fdp e Bsw al 5%.
Elon Musk fa pubblicità all'AfD fino alla fine, usando la piattaforma X per sostenere il partito di estrema destra. Alle 15:30 ora tedesca, informa la Bild, ha condiviso il seguente post di un utente: "Germania. Vai alle urne e vota per l'AfD. La tua vita dipende da questo". Il suo commento: "Sì".
Chiunque vinca alle elezioni federali tedesche più attese e incerte degli ultimi anni dovrà affrontare la sfida del rilancio economico della Germania, che ha smesso di essere la locomotiva d'Europa. Da due anni l'economia tedesca è in recessione e ora le cose potrebbero peggiorare ulteriormente con la prospettiva della guerra commerciale legata ai dazi annunciati dagli Usa. Nel 2024, il Pil è calato dello 0,2%, dopo che nel 2023 la contrazione era stata dello 0,3%. Vi è poi il tema dell'immigrazione e della sicurezza, percepite all'interno del Paese come sempre più fuori controllo.
In Germania alle 14 l'affluenza alle urne è stata del 52%: lo comunicano gli uffici della Bundeswahlleiterin Ruth Brand, che presiede al processo elettorale. Questo dato non contempla, però, il voto effettuato per posta. Nel 2021 alla stessa ora l'affluenza era stata del 36,5% ma in quell'occasione, causa pandemia, si registrò un record di voti effettuati per posta. L'affluenza complessiva alle scorse elezioni è stata del 76,4%. I seggi sono aperti fino alle 18