Roma, 5 luglio 2024 – “Mai abbassare la testa, mai abbassare lo sguardo, mai abbassare le braccia". Per chi ancora non la conosceva, è bastato ascoltarla alla manifestazione del Nuovo Fronte popolare in Place de la République a Parigi domenica sera, dopo il primo turno elettorale, per capire che il nemico numero uno di Jordan Bardella (e Marine Le Pen) è lei, Marine Tondelier, leader degli Ecologisti.
La giacca verde d’ordinanza, la camicia bianca e i jeans (su X il suo fan club si chiama ’L’abito verde di Marine Tondelier’), a 37 anni è il catalizzatore della sinistra francese e un incubo per Rn.
Tosta oltre misura, determinata, combattiva, Bardella ha rifiutato mercoledì sera il dibattito tv con lei. Voleva che a rappresentare il Fronte popolare ci fosse Jean Luc Mélenchon, leader di La France Insoumise, ex socialista oggi fastidioso anche per la sinistra più governativa. Ma lei non si è fatta intimidire: tocca a me. Bardella si è ritirato e la Bfmtv ha sostituito il dibattito con tre interviste: al candidato premier lepenista, al primo ministro Gabriel Attal e ovviamente a lei. "Bardella ha paura di noi? Dell’ecologia? Delle donne?" ha attaccato la verde.
In Francia tutti gli occhi sono puntati su questa giovane politica. È stata Tondelier che ha cucito il Nuovo Fronte popolare convincendo i socialisti a fare l’accordo con Mélenchon, con i comunisti e gli ecologisti. Mica facile, ma lei non abbassa le braccia e ora tiene a bada i capricciosi della coalizione.
Primo fra tutti Mélenchon, che sogna di essere il numero uno ma così mette a rischio la compattezza del fronte anti Rn. "Lui non è il leader del Fronte popolare e non sarà neppure il primo ministro", ha avvisato Tondelier, parando così Bardella che descrive la sfida del secondo turno di domenica come un duello tra lui e la sinistra estrema. Bardella ieri ha battuto su questo punto: "Mélenchon ha detto che si candida come premier, devono uscire dall’ambiguità. La maggior parte dei candidati di sinistra sono suoi. Io tendo la mano a tutti gli elettori, anche a quelli di sinistra che non vogliono Mélenchon".
Rn punta proprio a cercare di polarizzare il voto. Il sasso nell’ingranaggio è però Marine Tondelier. Anche perché questa pasionaria verde è l’unica che domani può tessere un accordo fra i centristi di Macron e la sinistra. Tondelier si è allenata politicamente per dieci anni. Originaria di Hénin-Beumont, la città feudo di Marine Le Pen, ha iniziato nel consiglio municipale dove si è esercitata a tenere testa al Front National. "Conosco i loro modi di fare, so come mettono mano su una città. Ma io so che non bisogna mai abbassare lo sguardo", ammonisce. Come una Marianna moderna. A supportare la sua battaglia anti-lepenisti ancora una volta il capitano della Francia Kylian Mbappe: "È urgente votare contro Rn. Non possiamo lasciare il nostro Paese nelle mani di queste persone".