Parigi, 14 marzo 2020 - Tre donne per la conquista di Parigi: una di sinistra (Anne Hidalgo), una di destra (Rachida Dati) e un’altra (Agnès Buzyn) che esce dalla costola di Emmanuel Macron e non si sa bene cosa sia.
Anne Hidalgo
La prima, sindaco uscente, è una socialista pura e dura: 60 anni, spagnola naturalizzata francese, esponente di spicco del PS fin dagli anni Novanta, Anne Hidalgo è una combattente nata. Coriacea dietro i sorrisi ammalianti, è una veterana della Mairie, macchina elettorale con 50 mila dipendenti di cui conosce tutti i segreti. Ama la sfida, alla pari del figlio Arthur Germain (del quale è orgogliosissima), famoso in Francia per avere attraversato a nuoto il Canale della Manica a 16 anni.
Rachida Dati
Altrettanto ambiziosa e determinata è la sua rivale di destra Rachida Dati, 54 anni, ex portavoce di Sarkozy, ex ministro della Giustizia, per dieci anni eurodeputata, attualmente sindaco del settimo arrondissement, uno dei più chic di Parigi. Figlia di emigrati (padre muratore marocchino, madre casalinga algerina), ha fatto carriera a forza di glamour e volontà: spregiudicata, seducente, testarda, è stata la prima maghrebina ad accedere alle più alte cariche della Repubblica. Sponsorizzata da Nicolas Sarkozy, si presenta come capofila dei Républicains, il partito dell’ex destra gollista sconfitto alle presidenziali da Macron. Puntualmente presente nelle cronache mondane, Rachida Dati ha una figlia, Zohra, nata da una liaison con l’imprenditore Dominique Dessaigne (che aveva fatto di tutto per sottrarsi al test di paternità).
Agnès Buzin
Più sbiadita, ma solidissima per preparazione e competenza, la terza aspirante sindaco di Parigi, Agnès Buzin, 58 anni, 3 figli, medico specialista d’immunologia del tumore e dei trapianti. Esce da una famiglia di ebrei polacchi, suo padre è sopravvissuto ad Auschwitz, il suo primo marito è stato Pierre-François Veil, figlio di Simone Veil, più volte ministro e presidente del Parlamento Europeo. Chiamata nel 2017 a far parte del governo di Edouard Philippe come ministro della Sanità, Agnès Buzyn è stata catapultata nell’arena per ordine di Macron: ha preso il posto di Benjamin Griveaux, l’uomo scelto come capofila di LREM, travolto da uno scandalo a sfondo sessuale (i video a luci rosse inviati sul telefonino di un’amica) e costretto a gettare la spugna.
Date e sondaggi
La “battaglia delle tre Dame” sarà combattuta in due tempi: domenica prossima, primo turno, conosceremo le percentuali di consenso delle singole concorrenti. La domenica successiva, 22 marzo, il gioco delle alleanze proclamerà la vincitrice che per 6 anni siederà sulla poltrona di sindaco di Parigi, la più ambita di Francia.
Gli ultimi sondaggi sono contraddittori, in linea col clima plumbeo di questa capitale che per colpa del virus sta perdendo un pezzo dopo l’altro (chiuso il Louvre, chiusa a tempo indeterminato la Tour Eiffel).
Secondo OpinionWay si piazzerebbe al primo posto la leader di destra Rachida Dati (26%), seguita da Anne Hidalgo (22%) e Agnès Buzyn (20%). Un altro istituto demoscopico, CNews, vede invece prima la Hidalgo (26%), seconda la Dati (25%) e terza la Buzyn (24%). Grande favorita per il secondo turno resta la Hidalgo, ma non si possono escludere sorprese da parte della Buzy, che è medico e forse per questo favorita nell’epoca della guerra al virus.