Bucarest, 7 marzo 2024 – Il Partito popolare europeo ha scelto: sarà Ursula von
der Leyen la propria ‘lead candidate’ per la presidenza della Commissione Europea, ruolo che verrà rinnovato dopo le elezioni europee del prossimo giugno. La decisione, che punta alla riconferma, è arrivata dal congresso del partito che si è tenuto a Bucarest, anche se la stessa von der Leyen aveva già annunciato il mese scorso l'intenzione di candidarsi per un secondo mandato.
Su 499 voti espressi, spiega l'eurodeputata Esther de Lange, 10 sono invalidi o nulli; su 489 voti validi, i sì per von der Leyen sono stati "400", i no "89".
Soddisfatto della scelta il presidente del Partito popolare europeo, Manfred Weber, che su X esulta: “Leadership, esperienza, visione. Congratulazioni, Von der Leyen! Siamo pronti per i prossimi passi, con un avvio programmatico. Il PPE è la centrale elettrica dell'Europa. Insieme vinceremo le elezioni e rimarremo la principale forza politica in Europa”.
I punti del discorso
Tanti i punti toccati dalla presidente della Commissione uscente nel suo discorso di candidatura. In primis ha parlato della minaccia rappresentata dai populisti, di estrema destra o estrema sinistra, colpevoli a suo dire di favorire Putin, accusato dalla presidente della Commissione UE di essere responsabile della morte di Alexei Navalny. Dopo aver ribadito il sostegno all'Ucraina, von der Leyen ha sottolineato che il sogno che il popolo ucraino faccia parte dell'UE è ancora vivo. Inoltre, ha spronato a spendere di più e meglio per la difesa comune, specificando che dopo le elezioni verrà designato un commissario alla Difesa.
Inoltre, ha spronato a spendere di più e meglio per la difesa comune, specificando che dopo le elezioni verrà designato un commissario alla Difesa. Sul versante del Green Deal, invece, ha promesso un futuro di tecnologie industriali pulite per l'Europa, guidate da soluzioni pragmatiche e non ideologiche. Sugli agricoltori, infine, ha affermato che il PPE sarà al loro fianco. Quella che ha esposto è un'idea di Europa, che verrà messa alla prova dalle elezioni europee di giugno.