Brasile, 31 ottobre 2022 - La terza volta di Luiz Inacio Lula da Silva: ma il Brasile è spaccato e il leader del Partito dei Lavoratori – che torna al Planalto dopo dodici anni di cui due e mezzo passati in galera – dovrà conquistarsi la maggioranza in Parlamento volta per volta, provvedimento per provvedimento, visto che la sua coalizione ha meno seggi di quella che avrebbe sostenuto Jair Bolsonaro se fosse stato rieletto. L’elezione del nuovo Presidente del gigante sudamericano – il quinto al mondo per superficie e il settimo per popolazione coi suoi 216 milioni di abitanti - è avvenuta sul filo di lana, dopo un lungo testa a testa cominciato con Bolsonaro, presidente uscente e leader dei conservatori, avanti grazie allo scrutinio degli Stati del Sud e del Centro dove il Partito Liberale gode di un seguito maggiore dovuto ai ceti più abbienti, ai latifondisti, agli industriali e ai militari; Lula è sempre stato avanti nel Nordest, gli Stati poveri e meticci, ad esempio Bahia, dove la popolazione di colore è del 75 per cento circa e la povertà imperversa: il petista ha qui ottenuto più del 70% dei suffragi.
EsteriElezioni Brasile, Lula è il presidente per la terza volta. Vittoria in extremis nel Paese