Martedì 24 Dicembre 2024
LORENZO BIANCHI
Esteri

Guerra Israele-Hamas, la strategia dell’Egitto. Apre il valico di Rafah, aiuti col contagocce. “Ma niente rifugiati”

Via libera a venti camion umanitari al giorno contro i 100 chiesti dall’Onu. Asse di Al-Sisi con la Giordania sui profughi. Domani il vertice di pace al Cairo

Rafah, i convogli con gli aiuti umanitari attendono di varcare il confine con la Striscia di Gaza (Ansa)

Roma, 20 ottobre 2023 – Una prima goccia in un mare di necessità. L’Egitto riaprirà oggi il valico di Rafah con la Striscia di Gaza, ma farà passare per ora solo venti camion di aiuti umanitari invece dei 100 al giorno che invoca Martin Griffiths, responsabile delle Nazioni Unite per gli aiuti di emergenza. Il Cairo ha già inviato le macchine necessarie per riparare le strade e una pensilina danneggiati dai bombardamenti israeliani. Duecento camion e circa tremila tonnellate di materiali sono in attesa sul lato egiziano di Rafah. La Russia ha annunciato che contribuirà con 27 tonnellate di farina, di zucchero, di riso e di pasta. Un aereo da trasporto Ilyushin Il-76 è decollato da Ramenskoye, un aeroporto vicino a Mosca. Consegnerà le derrate alla Mezzaluna Rossa egiziana.

Rafah, i convogli con gli aiuti umanitari attendono di varcare il confine con la Striscia di Gaza (Ansa)
Rafah, i convogli con gli aiuti umanitari attendono di varcare il confine con la Striscia di Gaza (Ansa)

La gente in Egitto – spiega Neliana Tersigni, per molti anni corrispondente della Rai dal Cairo – è favorevole ai palestinesi. Dal 10 al 12 dicembre si voterà per la presidenza della Repubblica. È probabile che il capo dello stato Abdel Fattah al–Sisi venga rieletto. Ma quelli di Hamas sono ancora a Gaza e al-Sisi non vuole assolutamente che arrivino nel suo Paese. Ha detto che ospita già 9 milioni di rifugiati? Io non sono se quella cifra sia esatta. Di sicuro ci sono tantissimi siriani e anche tanti sudanesi”. “Al-Sisi merita un vero elogio perché è stato molto accomodante, onesto e collaborativo”, ha commentato Joe Biden parlando ai giornalisti sul volo che lo stava riportando negli Usa dopo l’incontro con il presidente egiziano. Il presidente americano ha avvertito però che “se Hamas confisca i soccorsi, finirà l’apertura del valico”.

Al–Sisi, 68anni, eletto nel 2014 e nel 2018 con percentuali che hanno superato il 90 per cento dei suffragi, nel 2019 ha fatto approvare emendamenti alla Costituzione che hanno allungato la durata dei mandati del capo dello stato da quattro a sei anni. L’annuncio della sua terza candidatura è stato a dir poco singolare. "Andate alle urne – ha esortato –, scegliete chi volete e sarò soddisfatto dei risultati, lo giuro". Il capo dello stato egiziano ha comandato le Forze armate del suo Paese dal 12 agosto del 2012 al 26 marzo 2014. Il 3 luglio del 2013 ha guidato il golpe militare che ha deposto Mohammed Morsi, un dirigente dei Fratelli Musulmani eletto un anno prima. Ieri il presidente egiziano ha incontrato il re della Giordania Abd Allah II. I due capi di stato hanno chiesto all’unisono la fine "immediata" delle ostilità, ma hanno anche respinto "ogni tentativo di sfollamento forzato degli abitanti della Striscia verso la Giordania o l’Egitto". Secondo loro questa iniziativa farebbe "precipitare il Medio Oriente nella catastrofe". Né l’Egitto né la Giordania ora hanno la minima intenzione di aprire i confini ai palestinesi che dal 2007 Israele ha rinchiuso a Gaza.

Per domani al Cairo è in calendario un ’Vertice Internazionale per la Pace’ al quale hanno già aderito Qatar, Turchia, Italia, Grecia, Palestina, Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Kuwait, Arabia Saudita, Iraq, Cipro e il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. L’ambasciatore d’Egitto a Roma Bassam Rady ha rivelato che il presidente Sisi ha invitato la premier Giorgia Meloni a partecipare. Fonti di Palazzo Chigi esprimono viva gratitudine, ma non si sbilanciano. "Stiamo verificando – dicono - in questo delicato momento internazionale".

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