Roma, 28 gennaio 2025 - Il virus "Ebola" prende il nome dalla valle dell'Ebola, proprio in Congo, dove si verificò nel 1976 la prima epidemia. Da allora il Paese è tra i più attivi nella ricerca, anche grazie a sponsorizzazioni internazionali. L'Istituto nazionale per la ricerca biomedica INRB, con base a Kinshasa.
Nel 1975 i primi passi
Nel 1975 la Commissione Nazionale, voluta dal prof. Ngwete (allora ministro della Sanità) e presieduta dal prof. Muyembe, elaborò il progetto per la creazione di un Centro di ricerca biomedica sul modello dell'Instituto Pasteur. L’INBR è un centro all'avanguardia nella ricerca, che lavora in sinergia con i centri di tutto il mondo per la lotta contro le malattie. Analisi, ricerca, sorveglianza e formazione sono le parole chiave.
Istituto INRB è nato nel 1984
L'Istituto INRB è nato nel 1984 in uno stabilimento di 70 000 m². Collabora con l'Organisazione Mondiale della Sanità dal 2018. È un istituto multidisciplinare e vanta più di dieci anni di esperienza nell’identificazione, nel trattamento e nella prevenzione delle malattie nella RDC. Tra le battaglie del laboratorio in cima c'è la lotta all'Ebola, scoperta per la prima volta proprio in Congo.
Diversi dipartimenti
INRB conta diversi dipartimenti che lavorano in intercollaborazione su più tematiche di ricerca. Ogni dipartimento dispone di personale qualificato e di un'infrastruttura di punta. I dipartimenti della capitale sono: il laboratorio di patologia, di biologia clinica, di virologia, di parassitologia, di microbiologia clinica, l'unità di immunologia, il centro dati e l'amministrazione.
La guerriglia di M23 a Goma mette tutto a rischio
A Goma, conquistata da i ribelli di M23, nel 2023 è stato fondato il Laboratorio Rodolphe Mérieux INRB-Goma, un laboratorio di sanità pubblica regionale con alto livello di biosicurezza. Il laboratorio a Goma aiuta l'INRB a seguire meglio le popolazioni locali, storicamente afflitte dall'Ebola per le sue apparizioni negli anni passati. Lo scopo è di sorvegliare e rispondere adeguatamente alle malattie endemiche della zona, nonché alla formazione di personale medico locale. È dotato di tecnologie all'avanguardia secondo i più elevati standard internazionali di qualità, biosicurezza e bioprotezione. Tra i campioni conservati nel laboratorio ci sono virus letali come l'Ebola, o il virus Marburg.
Attenzione ai laboratori-container BSL2 e BSL3
Nella succursale del IRNB di Goma vi sono laboratori-container BSL2 e BSL3, con cappe di biosicurezza a flusso laminare per la manipolazione degli agenti biologici e la protezione del personale in caso di produzione di aerosol durante il lavoro. C'è anche un contenitore di stoccaggio refrigerato, due unità di stoccaggio a freddo. Poi i laboratori di genomica dei patogeni, di immunologia-sierologia, di biologia clinica, di batteriologia e altri. Insomma una bomba pronta ad esplodere, che un proiettile o un raid di persone armate, molto probabilmente ignorando cosa si trovi nel laboratorio, potrebbero liberare i virus letali con "conseguenze inimmaginabili", ha sottolineato la Croce Rossa che ha lanciato l'allarme.
Ebola, aggressiva e dal decorso rapido: 90% dei decessi
L'Ebola è una malattia molto aggressiva che arriva a provocare la morte scatenando una febbre emorragica dal decorso rapido, che porta al decesso al 90% dei casi. E' un filovirus, come l'altro killer il virus "Marburg" (il nome della città tedesca dove provocò una grave epidemia). Nel 2009 è stato individuata l’origine dell'infezione in Africa occidentale, partita da un pipistrello della frutta che sarebbe il serbatoio, mentre è ancora buio per quello dell'Africa orientale.
Incubazione tra i 2 e i 21 giorni
La malattia si scatena dopo un periodo di incubazione tra i 2 e i 21 giorni. Inizia con una forte febbre accompagnata da dolori muscolari, cefalea e faringodinia. I sintomi si complicano nella seconda settimana con vomito, emorragia sottocutanea, emorragia mucosa o degli organi interni, quindi shock e insufficienza multi-organo.