Roma 12 novembre 2024 - Se da una parte Donald Trump vuole tagliare gli aiuti a Keiv, solo ieri il suo braccio destro alla guida mediatics del movimento Make America Great Again (Maga) Steve Bannon ha detto "Vogliamo tagliare al 100% i fondi per l'Ucraina alla Camera'', aggiungendo che d’ora in poi toccherà all'Europa pagare per la guerra, dall'altra il Financial Times sostiene che al neo presidente in realtà interessano due punti del piano della vittoria di Zelensky, cosa che potrebbe cambiare i piani Maga.
I due punti del piano di Zelensky per conquistare Trump
Il giornale economico ricorda l'incontro di Zelensky con Trump a settembre e di come il presidente ucraino abbia voluto inserire nel piano due proposte gradite al tycoon, sapendo che la sua vicinanza con Putin non è superiore alla suo senso per il business. I due punti riguarderebbero la possibilità di impiegare le truppe ucraine in Europa al termine della guerra, magari alleggerendo i compiti dei soldati americani nelle basi all'estero. Poi il punto più seducente, e liberamente ispirato alle idee del senatore repubblicano Lindsey Graham, fido del tycoon, che suggerisce di condividere le risorse naturali critiche dell'Ucraina con i partner occidentali.
Lasciare che Trump decida i partner del Paese
A sostegno dell'Ucraina pesa la volontà dell'Europa, ma anche quella di molti esponenti repubblicani che si sarebbero offerti di dare consigli a Trump su come trattare con Kiev, prediligendo una stretta cooperazione, che potrebbe tornare vantaggiosa per gli Usa, a un taglio agli aiuti. E qui sarebbero entrati in gioco anche gli uomini d'affari ucraini che starebbero valutando assieme al governo di concedere a Trump poteri di "screening degli investimenti", permettendo al presidente Usa di poter scegliere i partner commerciali dell'Ucraina.
ABC: anybody but China
Un funzionario ha rivelato che la base di partenza è di offrire a Trump "ABC: anybody but China" (Chiunque tranne la Cina), cosa che potrebbe conquistare i favori del neo inquilino della Casa Bianca. Infatti Trump sa bene che le industrie ucraine dipendono dalla tecnologia e dai materiali cinesi, e salvando Kiev otterrebbe un passaggio ai fornitori statunitensi e agli investimenti occidentali. Un voucher ai desideri di Trump ancora in fase di discussione, ma forse l'unica via di salvezza per l'Ucraina, che senza armi e dollari soccomberebbe alla Russia in poche settimane.